Nel 1986, a distanza di 7 anni dal capostipite ALIEN di Ridley Scott, esce ALIENS, seguito ufficiale diretto da James Cameron già autore di un altro classico della fantascienza “The Terminator”.

Il film continua l’epopea di Ellen Ripley, che scampata al disastro della Nostromo si ritrova, convinta dalla “Compagnia”, a tornare sul pianeta Acheron rinominato LV-426.

Sul pianeta, oltre a riscoprire un assopito istinto materno verso la piccola Newt, trova un vero inferno. Gli alieni grazie alle uova all’astronave abbandonata ed ai coloni sono proliferanti, generando una nuova classe di alieni denominati Warrior, destinata a difendere il nido e la loro Regina aliena.

Queste creature, a differenza di quella viste nel primo film che sono alieni colonizzatori, sono più corazzate e pronte allo scontro, un po come le formiche; si muovono in gruppo e preferibilmente a quattro zampe, nonostante possano camminare anche con due, per scivolare meglio nei condotti e nei luoghi angusti.

Kotobukiya realizza una copia molto dettagliata della creatura in scala 1/10 per la linea ArtFX+, inaugurando con questo essere la linea dedicata al franchise di Alien.

Aperto il box molto voluminoso, realizzato interamente in cartone chiaramente a tema alieno, estraiamo il blister che protegge il prodotto.

Una volta estratto dalla confezione troviamo la creatura divisa in 6 parti: il corpo, la testa, i quattro tubi della schiena, una luce viola a LED ed un altro imballo in cartone che andremo a vedere in seguito.

Dopo un breve e semplice assemblaggio guidato da un foglio illustrativo per la disposizione dei tubi della schiena, la creatura si presenta solida e compatta; lo snodo della testa permette piccoli movimenti laterali.

Escono fuori dalle fottute pareti…

Nella scultura i lineamenti ed i dettagli della creatura di Giger sono stati rispettati in maniera ottimale. Sono stati però omessi gli speroni che si allungano dalla dal braccio fino al polso, forse per una maggiore libertà nei movimenti.
Le gambe posteriori infatti sono fisse per una maggiore stabilità mentre le due braccia anteriori sono mobili con uno snodo sulla spalla che ne permette una rotazione quasi completa sull’asse.
Le fauci della creatura si possono aprire mostrando al suo interno la lingua dentata, che purtroppo non può essere estratta.
La coda realizzata in gomma morbida può essere allungata e piegata a nostro piacimento.
Come ogni action figure di questa linea anche l’Alien Warrior ha sotto tre zampe una potente calamita che serve a garantire una maggiore stabilità con la base e gli accessori espositivi in dotazione che vedremo in seguito.

Purtroppo nessun prodotto è perfetto ed anche in questo caso sono presenti dei piccoli difetti, come alcune sbavature e righe degli stampi che sfortunatamente si notano abbastanza, soprattutto sulla testa, ma naturalmente niente eccessivamente penalizzante.

Nella pellicola, la colorazione di queste creature è stata create di due tipi diversi, alcune con una pigmentazione del costume tendente al blu ed altre con striature marroni. Questa versione realizzata da Kotobukiya mescola entrambe le creature: il colore di fondo infatti è tendente ad un blu notte mentre i riflessi sono realizzati con una tonalità senape.
Nonostante non sia complicato colorare un alien, la ditta è riuscita a dosare perfettamente il colore non eccedendo e dando alla creatura la giusta dose di riflessi, senza particolari sbavature e, anche nei punti più piccoli e particolareggiati, come denti e lingua, è riuscita ad ottenere un buon dettaglio.

 

Ora è il momento di andare a vedere il secondo cartoncino contenuto nella confezione che abbiamo lasciato in sospeso prima.

Al suo interno troviamo un set di sei griglie realizzate in plastica che richiamano la trama delle grate del pavimento dell’insediamento di coloni sul pianeta LV-426, che serviranno per creare un set diorama per la nostra creatura.

Insieme alle grate ci vengono forniti tre diversi tipi di giunti per assemblare il diorama a nostro piacimento; possono essere creati pavimenti, muri e condotti dove far muovere la creatura.


Come abbiamo già accennato la creatura ha posti sotto le zampe tre magneti, ma visto che le grate sono in plastica per far aderire l’alieno alla superficie ci vengono forniti tre sostegni in plastica con un perno in metallo che posizionato tra i fori della grata permettono alla creatura di restare appeso per la forza magnetica.

In ultimo, nel box troviamo una piccola luce a led che può essere attaccata alle grate così da creare un effetto di luce soffusa con riflessi blu come visto nella pellicola.

 

Concludendo, questa prima creatura che la Kotobukiya dedica all’alieno di Giger è sicuramente riuscita: a parte qualche lieve imprecisione, il design è abbastanza curato e gli snodi anche se limitati offrono una buona posabilità. La colorazione è decisamente riuscita, inoltre il set diorama comprensivo di luce offre davvero un tocco in più al prodotto.
Ricordiamo che la ditta ha in lavorazione anche le altre creature tratte dalle diverse pellicole e che ognuna di esse verrà distribuita insieme allo stesso set diorama, che naturalmente sarà compatibile con quello che vi abbiamo descritto qui.

 

Nome: Alien Warrior
Produzione: Kotobukiya
Scala: 1/10
Anno di pubblicazione: 2016 Aprile
Tiratura: Standard
Prezzo di listino:  8424 Yen 

Pro:
– Prodotto tecnicamente riuscito;
– Buona la colorazione generale;
– Abbastanza Fedele alla creatura pensata da Giger;
– Il diorama è un valore aggiunto

Contro:
– Mancano gli speroni sulle braccia dellacreatura;
– Alcuni segni dello stampo.

Voto Finale: 8 su 10