Nel lontano 1987, periodo di pieno successo della prima console Nintendo chiamata NES (Nintendo Entertainment System), usciva il primo videogioco in cui la priorità non era affrontare il nemico faccia a faccia, ma raggirarlo, evitarlo o coglierlo alle spalle come una vera spia, introducendo per la prima volta delle meccaniche di gioco denominate stealth, rivoluzionarie e tutt’ora utilizzate dai giochi di nuova generazione. Era Metal Gear, primo episodio di una saga cult del mondo dei videogames, uscito prima per MSX poi, visto il grande successo del titolo, anche per NES. Protagonista di questo innovativo gioco era una giovane recluta chiamata Solid Snake, che si trovava ad affrontare un’intera nazione mercenaria chiamata Outer Haven, con a capo un leggendario combattente del XX secolo: Big Boss, in arte Naked Snake. Quest’ultimo personaggio è uno dei più importanti dell’intero universo della saga, essendo presente praticamente in tutti i titoli usciti successivamente, con parti più o meno di rilievo, ma sempre determinanti per lo sviluppo della trama. Ma è in Metal Gear Solid 3: Snake Eater (terzo seguito della seconda saga chiamata Metal Gear Solid) che andiamo a sviscerare il personaggio di John (vero nome di Naked Snake/Big Boss) e a conoscerlo a fondo, poichè l’apprezzato produttore e creatore della serie Hideo Kojima decide di dedicargli un intero videogame, che funge da prequel di tutta la storia, andando a conoscere le origini del personaggio, lo sviluppo dei suoi forti ideali e la nascita della sua fama di guerriero leggendario. Ha le stesse sembianze del giovane Solid Snake, essendo quest’ultimo uno dei suoi cloni creati in provetta nel progetto Les Enfants Terribles durante le vicende di MGS1.

Nei primi mesi del 2011 Hot Toys ha annunciato l’acquisto della licenza del terzo capitolo e dopo aver visto le prime foto ad Aprile 2012 e i diversi slittamenti e ritardi, abbiamo finalmente in mano il primo lavoro da loro pubblicato dedicato alla fantastica serie, che esce in concomitanza con il 25esimo anniversario della saga.

Dopo aver aperto il brown box, sfiliamo la scatola all’interno di colore verde chiaro, con un riferimento ai boschi e alle foreste in cui il nostro protagonista si trova per la maggior parte del gioco. Simpatica aggiunta della confezione è l’abilità camaleontica di cambiare in parte colore a seconda del calore, chicca apprezzata soprattutto conoscendo le origini stealth della saga. Inoltre troviamo diverse stampe che raffigurano il protagonista. Sul fronte abbiamo il solito sportello agganciato sul lato grazie ad una calamita, che possiamo aprire e che ci permette di vedere la confezione all’interno, grazie all’ampia finestra trasparente. Ulteriore citazione divertente, quasi a simulare gli scherzi e gli easter egg che Kojima mette solitamente nei suoi videogames, sono le linguette della scatola nell’apertura superiore in cui troviamo stampati due bei punti esclamativi, simboli senz’altro riconoscibili da chi ha giocato ad almeno un MGS.

Procedendo con l’apertura e sfilando la plastica di contenimento dall’alto, notiamo subito i diversi livelli della scatola. Nel primo, quello a vista, abbiamo naturalmente l’Action Doll e le mani intercambiabili. Invece sul livello sottostante, completamente indipendente dalla parte principale, troviamo tutto l’arsenale e gli oggetti allegati. Inoltre sul retro troviamo una busta con dentro le istruzioni e un gadget da montare, che analizzeremo successivamente. Ovviamente presente la solita base con supporto, ormai marchio di fabbrica di Hot Toys.

Prendendo in mano la Doll, si è subito soddisfatti del lavoro, riuscendo a catturare subito l’attenzione per la minuziosità della creazione della tuta, degli accessori e sopratutto del viso. Tutto sembra abbastanza solido e compatto, dando una buona idea di stabilità.

E’ innegabile che la prima cosa che un appassionato di Action Doll va a studiare è lo sculpt facciale, anche perchè è ciò che determina la buona riuscita e il successo della realizzazione, essendo un tratto decisamente fondamentale per un prodotto di questo genere. In questo caso, per fortuna, gli scultori della ditta di Hong Kong non hanno sbagliato, realizzando un viso assolutamente incredibile e somigliante sotto ogni punto di vista, superando ogni aspettativa. La scultura riesce a rappresentare con esattezza il viso di Big Boss in tutte le sue angolazioni, supportato dalla buona realizzazione dei capelli e della barba, dell’immancabile bandana e della benda, che rendono il lavoro ancora più convincente. La pelle risulta porosa e il realismo è davvero altissimo: in alcune foto in primo piano, con un po’ d’immaginazione, si stenta a capire se abbiamo di fronte una persona reale o meno. L’unico occhio scoperto è vivo e lucente e il risultato della lavorazione totale dona al personaggio un’espressione seriosa, attenta e fiera. Tutte caratteristiche che impersonano perfettamente lo spirito di Naked Snake. Sul retro della testa abbiamo i lacci della bandana che possono essere staccati o girati a seconda della posa.

Tra le armi a disposizione dei personaggi di Metal Gear, la principale è sempre stata la tuta da combattimento, meglio chiamata Sneaking Suit, spesso dotata di qualità mimetiche sopra alla norma (basti pensare a quella di Metal Gears Solid 4: Guns of the Patriots). La ditta produttrice ha scelto di riprodurre l’uniforme da guerra usata da Snake durante MGS3 e sviluppata dall’Unione Sovietica, ottenibile frugando negli armadietti della base dove viene costruito lo Shagohod. La scelta di questa tuta è stata ampiamente discussa in rete, essendo non propriamente la più caratteristica del personaggio. Inoltre è la croce e delizia di questa Action Doll. Vediamo perchè.

Qualitativamente ci troviamo di fronte ad una lavorazione certosina, che stupisce fin da subito per la quantità di cuciture assolutamente precise, poco evidenti e in molti casi così piccole da sembrare in perfetta scala con la doll, come dovrebbero essere. Le spalline sono di un tessuto lucido e morbido, seppur abbastanza spesso, e vi passano sopra dei fili neri elastici, riproducendo la tuta del videogame. Subito sotto possiamo leggere la scritta CCCP e alcune scritte in russo. Sugli avambracci invece troviamo una parte in similpelle nera, mentre sul gomito una zona in grigio, che richiama il colore e il tessuto delle spalline. A coprire l’addome, il ventre e la schiena, abbiamo un’armatura in plastica rigida nera, seppur parzialmente flessibile, che passa fin sotto al linguine del personaggio, dotandolo quindi di un body difensivo totale. Ad agganciare la parte frontale della corazza con quella posteriore, vi sono degli elastici neri incrociati sotto le braccia, con grande effetto estetico. Sul corpo, sotto l’armatura, si lascia intravedere una tuta aderente in tessuto, che unisce tutti gli arti del corpo in un’unico pezzo.

Sul bacino troviamo una cintura tattica per agganciare le classiche borse militari da dove, dal retro, partono due bretelle che si agganciano sul fronte nel basso ventre, grazie a due ganci in metallo. Su di esse abbiamo una fondina per il coltello e una riproduzione di un componente della radio, dal quale parte l’auricolare che Snake ha nell’orecchio sinistro. Sia la cintura che le bretelle possono essere sganciate, pur essendo costretti dai cavi della radio, che non sono staccabili, a rimanere accanto all’armatura e al personaggio.

Le mani intercambiabili vengono precedute da due sezioni di tessuto arancione, intervallate dai soliti elastici neri. Abbiamo in tutto 6 mani: 2 destre e ben 4 sinistre (scelta discutibile), praticamente simili con la sola differenza della posizione delle dita e dell’ampiezza della morsa. Un set di queste è dedicato ai pugni chiusi, per simulare un combattimento a mani nude. Stilisticamente seguono il design della tuta e, grazie anche ad una colorazione discretamente buona, si uniformano bene al resto.

Anche le gambe riprendono il design della parte superiore, con i gambali che coprono le cosce in grigio come le spalle e le ginocchia in similpelle nera come i gomiti. Qui sopra troviamo due pezzi di plastica rotondi attaccati proprio sopra al ginocchio. Poco sotto invece torna il tessuto arancione con gli elastici, richiamando quelli delle braccia, per poi passare agli stivali, completamente neri e in plastica rigida, come quella dell’armatura. La colorazione scura è spezzata solamente dalla scritta CCCP sullo stivale sinistro e dalla fondina del coltello su quello destro.

La tuta è senz’altro eccellente sotto ogni punto di vista, per lo meno sotto l’aspetto estetico, ma va a cozzare con un aspetto fondamentale: la posabilità. Probabilmente l’unico vero neo dell’Action Doll è proprio la difficoltà nel posizionare il nostro amato personaggio in pose meno statiche e più d’azione. Essendo un militare specializzato nella mimetizzazione, sappiamo che sarebbe stato bello poterlo inginocchiare, inchinare o muovere con facilità per simulare una delle tante posizioni d’attacco silenzioso. Per creare la tuta esteticamente ottima, hanno fatto un uso di materiali per lo più spessi e difficili da piegare, sopratutto nelle attaccature degli arti quali le spalle e le gambe, che limitano molto i movimenti. Gli snodi sui gomiti e sulle ginocchia invece, sono abbastanza buoni e si riesce a muoverli discretamente. L’armatura rigida non permette di piegare il bacino come vorremmo, limitando di molto la possibilità di piegarlo in avanti, cosa fondamentale per un personaggio come Snake. Anche gli scarponi, essendo rigidi, escludono ulteriormente la possibilità di pose particolari, poichè sarebbe la stabilità a compromettersi, con il rischio di far cadere il prodotto o costringendoci ad usare la base.

Siamo riusciti a riprodurre delle pose più attive; tuttavia ci siamo visti costretti a forzare leggermente le parti in alcune occasioni, rischiando di rovinare il pezzo. Inoltre, se si decidesse di lasciarlo in pose più dinamiche ma sotto sforzo per parecchio tempo, si andrebbe  sicuramente a tirare i tessuti, andandoli ad allentare e creando inestetismi e pieghe che lo svaluterebbero. Insomma, siamo costretti ad usare pose abbastanza statiche…un peccato, considerando la natura del personaggio.

Hot Toys ci fornisce una buona quantità di accessori, tutti utilizzati nei videogame della saga. Oltre alle già citate mani intercambiabili e la base, abbiamo l’immancabile razione, oggetto in grado di rigenerare l’energia e il binocolo, meno tecnologico del solito visto che MGS3 è ambientato negli anni ’60. Anche due snodi di ricambio, sempre molto utili visto la fragilità di certe parti, sono stati aggiunti alla confezione. La cintura raggiunge un livello di dettaglio davvero eccellente, sopratutto negli agganci delle singole borsette, perfettamente riprodotti come i reali. Muniti di buona pazienza, è possibile aprire le borsette slegandole e dentro vi troveremo dei pezzi di plastica morbida per renderle gonfie. Ovviamente possiamo sostituirli con le armi in dotazione. Abbiamo anche una fondina nella quale inserire la pistola. In uno dei tasconi sul retro, è inserita la ricetrasmittente, che si collega con un filo in plastica sul componente della bretella, che a sua volta va sull’auricolare dell’orecchio, come già spiegato sopra. E’ estraibile e possiamo farla impugnare Big Boss.

Un buon soldato deve possedere sempre delle buone armi. Big Boss non è da meno. Infatti troviamo un buon arsenale a corredo del personaggio, che ci renderà difficile la scelta di ciò che vogliamo fargli usare. Un coltello più grande da infilare nella fodera dello scarpone, uno più piccolo per le tecniche di CQC (Close Quarters Combat, tecnica di combattimento per la corta distanza specializzata nel disarmo e nello stordire l’avversario, creata da The Boss, mentore e maestro di Naked Snake, secondo personaggio di MGS3 che Hot Toys lancerà nel mercato) da mettere nella fodera sulla bretella, la pistola M1911 con silenziatore (che è possile staccare), un fucile XM16E1, una mitragliatrice con caricatore estraibile, la pistola EZ per i tranquillanti, due granate e una mina di prossimità. Di certo Snake non è indifeso.

Per finire, una chicca per gli appassionati. Come anticipato all’inizio, nella busta in cui troviamo le istruzioni di montaggio, troviamo uno scatolone e degli adesivi per allestire il nostro box per nasconderci e mimetizzarci nell’ambiente circostante (ma attenti a dove vi trovate…se non siete coerenti con l’ambiente, verrete scoperti!). Questo è un elemento presente in tutti i maggiori capitoli della saga e più volte ha salvato il videogiocatore dall’essere scovato. Spesso tale elemento è stato usato dallo stesso Kojima per promuovere i nuovi giochi, sapendo che è un elemento tanto utile quanto esilarante in certe occasioni, tanto da farne il logo ufficiale del 25esimo anniversario.

Il prodotto che Hot Toys ci presenta è senz’altro di una qualità eccezionale e di ottima fattura, purtroppo limitato dalla difficile posabilità. Tuttavia la lavorazione del viso e la resa estetica totale, ci lascia comunque impressionati e soddisfatti di fronte ad un personaggio carismatico ricreato ottimamente sotto ogni punto di vista.

Nome: Naked Snake (Sneaking Suit Version) – Metal Gear Solid 3
Linea: Videogame Masterpiece 
Produzione: Hot Toys (Hong Kong)
Distribuzione: Hot Toys (Asia), Sideshow Collectibles (Resto del mondo)
Scala: 1/6
Anno di pubblicazione: 2012 (Novembre)
Prezzo di listino: $214.99

Pro:
– Sculpt facciale e colorazione impeccabile;
- Buona quantità di accessori;
– Sneaking Suit qualitativamente eccellente…

Contro:
– …ma causa di una limitata posabilità;
– L’armatura scelta come prima uscita è discutibile.

Voto finale: 8.5/10