L’eterna saga Saint Seiya, opera del genio Kurumada, permette a Bandai di regalarci l’ennesimo myth cloth appartenente alla linea classica di pregevole fattura che riproduce il cavaliere d’argento June del camaleonte.

Nella serie si tratta di un’amica di infanzia di Shun (il cavaliere di bronzo della costellazione di Andromeda), con cui aveva preso parte ai durissimi addestramenti per l’ottenimento dell’armatura sacra. Sembra che la ragazza ne sia palesemente innamorata e, quando viene a sapere che egli si recherà al cospetto dei cavalieri d’oro, lo ostacola nel tentativo di salvarlo da una possibile fine prematura, temendo che non sarà in grado di affrontarli. La morte del suo maestro ad opera proprio di uno dei cavalieri d’oro (Aphrodite dei pesci) rafforza le sue motivazioni. Ma sarà tutto vano: Shun, come ben sappiamo, proseguirà per la sua strada. In nessun’altro capitolo della serie si ha notizia del personaggio.

Ma vediamo come Bandai ne ha riprodotto le caratteristiche fisiche e l’armatura.

La confezione è ancora una volta la classica scatola elegante, in cui è possibile ammirare il personaggio nella facciata principale e le varie foto nella parte opposta.

Estratto il personaggio, non possiamo che deliziarci delle sue grazie: gli snodi non infastidiscono l’armonia del corpo femminile e le sue curve possono essere ammirate in tutto il loro splendore. Un volto dolce ed espressivo fa si che si abbia tra le mani un vero e proprio modello di alto livello.

Posabilità eccelsa, come sempre, e ottima stabilità. Già così com’è, senza armatura, offre ottimi spunti espositivi. I capelli ostacolano un pò il movimento del collo ma resta comunque abbastanza facile trovare pose dinamiche e realistiche.

Il totem, ancora una volta, è un concentrato di ingegneria! Il camaleonte sta appollaiato su un ramo e i pezzi dell’armatura si distribuiscono su tutta la struttura, compreso il piedistallo. La coda, che altro non è che la frusta del personaggio, è un tocco di classe: realizzata in metallo flessibile, può essere disposta a piacimento avvolta sul ramo o semplicemente penzolante, come meglio ci aggrada, grazie anche alla lunghezza non indifferente.

Il montaggio è abbastanza complesso e difficilmente si avrà voglia di ricorrere a frequenti monta e smonta, come del resto un po’ tutti i totem di tutti i cavalieri dello zodiaco (rare eccezioni).

Le dimensioni non sono generose, ma rispettano un pò tutto il complesso di questo modello, in generale piuttosto piccolo: per fare un paragone, messa accanto a Castalia della stessa linea, è più bassa, e non di poco! In ogni caso non ci sono sproporzioni esagerate e il personaggio può essere tranquillamente esposto insieme a tutti gli altri senza minimamente sfigurare.

Il montaggio dell’armatura risulta invece molto semplice, immediato e tutti i pezzi si inseriscono con estrema facilità. Nota di demerito per la quantità di metallo, piuttosto ridotta, in contro-tendenza con i “fratelli maggiori” della linea EX; spalline in primis, che sarebbero state più gradite se realizzate in metallo e ancora le ginocchiere.

Le due versioni (con e senza l’armatura laterale alla vita, in plastica) appaiono entrambe sinuose e armoniose e l’unica limitazione alla posabilità viene posta proprio dalla versione più integrale che blocca le articolazioni del busto. Per il resto non c’è alcun compromesso: come sempre il personaggio riesce ad assumere un numero praticamente indefinito di pose senza che l’armatura stessa sia d’ostacolo.

Il verde metallico e l’accoppiamento con le zone cromate conferiscono un aspetto regale alla corazza, quasi fin troppo elegante, ma nell’insieme, tenuto conto anche della tuta rosso-viola, la resa generale è ottimale.

Infine, come già accennato, l’arma in dotazione: la frusta, interamente in metallo snodabile, è una vera chicca e dona dinamicità e personalità al personaggio, lasciando molto spazio alla fantasia sulle pose stesse.

La presenza di tre volti (due con espressioni diverse e una mascherata), più una maschera aggiuntiva che può essere tenuta in mano da June, aggiungono ulteriori spunti espositivi.

La dotazione delle mani è come sempre abbondante, tra pugni chiusi, mani aperte, mani che tengono la frusta, ecc…

Infine la stabilità, che nonostante la presenza dei tacchi, è accettabile, comunque migliore rispetto alle precedenti uscite femminili simili (Eagle Marin e Ophiuchus Shaina).

In conclusione, una realizzazione ancora una volta pregevole di casa Bandai, che ha forse il solo difetto di essere leggermente piccola ma, lo ripetiamo, comunque perfettamente proporzionata con tutta la linea; per gli appassionati un pezzo immancabile, da affiancare alla schiera dei cavalieri d’argento o semplicemente alla squadra delle donne corazzate!

 

Nome: Chameleon June - Myth Cloth
Produzione: Bandai
Scala: non in scala
Anno di pubblicazione: 2013 (maggio)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 5775 Yen

Pro:
– posabilità eccelsa come da tradizione;
– fedeltà al personaggio originale rispettata;
– colori brillanti;

Contro:
– poco parti metalliche;
– più piccola rispetto alle media

Voto Finale: 7.5/10