Ispirata al titolo di successo “Motto To Love-ru“, seconda serie animata tratta dal manga di Saki Hasemi e Kentaro Yabuki (recentemente pubblicato in Italia da Star Comics), lo scorso 8 Giugno il colosso nipponico Alter pubblica una delle sue statiche più attese per l’inizio dell’estate: Momo Belia Deviluke in scala 1/8:

Confezionata in un grazioso box  con dimensioni pari a 24 x 16 x 15 cm di colore beige e verde, decorato col logo della serie ed altri elementi grafici, Momo arriva protetta dal suo bel blister, pronta per essere esposta grazie alle poche operazioni di assemblaggio necessarie per essere fissata alla base e corredata dell’immancabile telefono cellulare:

Una volta posizionato il tutto, la sorellina minore di Lala Satalin Deviluke è pronta per essere esposta ed ammirata da ogni angolazione, grazie alla buona quantità di dettagli e alla bella posa che rende giustizia la design originale del personaggio:

Sapientemente scolpita da Tanaka Senu, veterano delle produzioni Alter e già autore di un altro personaggio di questa celebre serie, Yami di Alpha x Omega (già recensita su itakon.it), Momo Belia Deviluke è un trionfo di dolcezza capace di celare la piccante personalità del personaggio.
La statica, nella sua semplicità, vanta una convincente lavorazione sul profilo scultoreo, grazie ad un’attenta modellazione degli abiti, ricchi di dettagli e intarsi, una precisa e puntuale riproduzione dei vari dettagli quali colletto, maniche, pizzi e intimo dallo stile retrò, nonchè una convincente riproduzione della corta e folta chioma che caratterizza il personaggio, senza trascurare i tipici riccioli che la contraddistinguono.
La posa nella quale è stata scolpita questa Momo risulta essere piuttosto semplice, eppure capace di trasmettere una piacevole sensazione di dolcezza fanciullesca. Tale sapore è favorito dalla mano sinistra, che la ragazza porta alla bocca, mentre con la destra tiene in mano l’immancabile telefono cellulare.
Altro dettaglio di grande interesse è il volto, dove troviamo spiccare in particolar modo la bocca, scolpita in modo da risultare molto convincente sia come realizzazione che come espressione.
Molto bella anche la realizzazione delle gambe, semplici e longilinee ma ben modellate, e menzione speciale alla caratteristica coda, che partendo dalla schiena avvolge parzialmente la figure portando la sua tipica punta in primo piano.
Nell’osservare a distanza ravvicinata la piccola Momo si notano molti altri elementi degni di nota, come l’attenta riproduzione delle orecchie, il gioiello che porta al collo o l’attenta riproduzione della fascia posta ad ornamento subito sopra al seno.
Contrariamente a quanto ci si aspetti da Alter, si notano però anche alcuni elementi di disturbo, risultato di un processo di stampa non eccessivamente accurato. Basterà infatti puntare lo sguardo sulla mano sinistra della ragazza per notare una fastidiosa linea che mostra il punto in cui le due matrici si toccavano nel momento della colata del PVC:

Attenta e puntuale come sempre, Alter non delude per quanto concerne la decorazione di questa statica, la quale gode di una giusta ed equilibrata dose di sfumature che vanno a donare luce alla colorazione densa e pastosa della figure.
La chioma è sicuramente l’elemento che maggiormente dimostra le due fasi del processo di verniciatura, poichè caratterizzata da una colorazione rosa molto compatta sopra alla quale spiccano lievi aerografie che donano luminosità ai capelli.
Più compatta la rifinitura del busto, color verde pastello in due tonalità che vanno a contrapporsi creando un bell’effetto molto convincente.
Il nero della gonna gode anch’esso di leggere sfumature che mettono in risalto le numerose pieghe della gonna, così come interessante e soddisfacente è l’alternarsi dei due colori predominanti in corrispondenza delle lunghe calze, tipicamente a bande alternate.
La finitura lucida dei mocassini crea infine un piacevole contrasto rispetto alle tonalità opache dell’abbigliamento, insieme all’effetto semi-lucido dato dalla verniciatura della tipica coda.
Nel dettaglio poi si apprezza la decorazione del volto, priva d’imperfezioni, e di altre piccole ricercatezze come il bordo bianco delineato sul colletto o la tonalità leggermente più scura di verde in corrispondenza delle pieghe che caratterizzano il pizzo posto sopra il seno:

In conclusione Momo Belia Deviluke da “Motto To Love-ru” prodotta da Alter in scala 1/8 è una figure decisamente semplice ma indubbiamente meritevole d’attenzione. Scultura e decorazione rendono più che soddisfacente il risultato finale, dove il processo di verniciatura risulta essere leggermente più preciso rispetto quello di stampa. Si notano infatti quà e là lievi imperfezioni o impurità, che nella maggior parte dei casi però non disturbano, neanche durante l’osservazione ravvicinata.
Molto buona l’attenzione nei confronti dei dettagli e del telefono cellulare, simpatico accessorio che andrà semplicemente poggiato nella mano della fanciulla per essere impugnato.
Prima pubblicazione di Alter dedicata a questo titolo (le due precedenti, Lala e Yami, erano frutto della sua collaborazione con MegaHouse: Alpha x Omega), Momo lascia sperare che nei prossimi mesi anche l’altra sorellina, Nana Astar Deviluke, venga annunciata dal colosso nipponico, così come una gradita nuova versione delle due fanciulle già pubblicate e ormai fuori catalogo.

Nome: Momo Belia Deviluke
Produzione: Alter (Japan)
Scala: 1/8
Anno di pubblicazione: 2012 (Giugno)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 8190 Yen

Pro:
– volto molto somigliante col personaggio originale;
– scultura convincente;
– decorazione e realizzazione dei particolari.

Contro:
– lievi imperfezioni e impurità nella colata di stampa.

Voto Finale: 8/10