Lo scorso 27 agosto arriva sugli scaffali una doppia pubblicazione tra le più attese dell’estate: Maria Takayama e Kobato Hasegawa prodotte in scala 1/7 da Max Factory, direttamente dalla serie di successo “Boku wa Tomodachi ga Sukunai“, presentate per la prima volta durante l’edizione invernale del Wonder Festival 2012 Winter:

Commercializzate singolarmente, Kobato e Maria arrivano confezionate in due graziosi box variopinti di dimensioni pari a 22 x 22 x 17 cm, decisamente ampi per la dimensione delle due statiche. Tale scelta è dettata molto probabilmente dalla presenza della base circolare, che misura circa 18 cm di diametro, nonchè dalla necessità di proteggere a dovere queste due fantastiche riproduzioni, le quali arrivano pronte per essere esposte senza la necessità di particolari operazioni di assemblaggio:

Kobato e Maria sono liberamente ispirate ad una illustrazione originale che le ritrae nella stessa posa e veste proposta da Max Factory (allegata nella seguente galleria).
Inizialmente si pensava che sarebbero state proposte in una unica confezione e commercializzate in coppia, data la posa componibile nonchè la presentazione di Max Factory, che le ha esposte per la prima volta su di una unica base comune.
Al contrario, la ditta giapponese ha deciso di proporre i due personaggi separatamente, ciascuno corredato della propria base, differente l’una dall’altra ma di pari dimensioni, permettendo così a chi decidesse di acquistarle entrambe di poterle esporre su di uno qualsiasi dei due supporti:

Kobato Hasegawa

Scolpita magistralmente da YOSHI, storico artista e collaboratore con la ditta nipponica, Kobato Hasegawa vanta una qualità nella lavorazione tale da non temere confronti.
La chioma, realizzata con un materiale semi-trasparente, è divinamente riprodotta ciocca per ciocca, e l’effetto del materiale dona luminosità e profondità alla già convincente lavorazione del materiale, finemente modellato e intarsiato.
Il volto ripropone esattamente i lineamenti della fanciulla così come appare sulla tavola alla quale è ispirata, e i vuoti e i pieni che caratterizzano guance e bocca ricalcano egregiamente la fisionomia e il character design originale.
Superlativa poi la riproduzione degli occhi, maniacalmente attenta e fedele a quelli di Kobato sulle tavole ufficiali, tant’è che stupisce quanto possa essere somigliante nel complesso il suo volto.
Dando uno sguardo ad altri dettagli come il corpo, scolpito con grande maestria, o le gambe, altrettanto ben modellate, ci si rende conto del livello qualitativo che contraddistingue questa riproduzione, alla quale si affianca una eccellente decorazione, priva di sbavature ed errori, compatta sul corpetto e meno densa sulle gambe, al fine di emulare l’effetto delle calze.

L’abbigliamento, unito alla posa, rende Kobato estremamente sexy, e la scollatura che mette in evidenza il delicato seno, affiancato alla mano posta in modo assai provocante sulla coscia, rende la presente riproduzione della fanciulla decisamente ammiccante, riuscendo in pieno nelle intenzioni alla base della tavola originale.
Nonostante la semplicità di base, il classico nekomimi aggiunge poi quel sapore inconfondibile alla sensualità dell’abbigliamento, rendendo il tutto ancora più affascinante.
Si noti la finitura lucida del nero che ricopre il corpetto, il distacco sulle punte rispetto al seno (dettaglio considerevole) nonchè l’intarsio delle cuciture che vanno a simulare la pelle, per non parlare poi delle timide ma notevoli forme femminili che la posa di Kobato tende a mettere in evidenza.
Infine poi troviamo l’inseparabile peluche della fanciulla, riprodotto con un’attenzione decisamente superiore alla media per un accessorio, sposandosi egregiamente con la qualità globale e inserendosi più che bene nella base circolare, in questo caso caratterizzata da una fitta serie di setole morbide:

Maria Takayama

Anche Maria Takayama è scolpita da YOSHI, e le parole spese per Kobato trovano ragion d’essere anche per la riproduzione di questa seconda figure.
La scultura dei capelli è particolarmente compatta, meno complessa rispetto a quella della sua compagna ma ugualmente convincente. Anche qui il materiale semi-trasparente svolge un ruolo di grande rilievo, e incornicia magnificamente il volto della fanciulla, il quale è caratterizzato da una espressione più ironica rispetto a Kobato.
Ancora una volta stupisce la qualità nella lavorazione del viso, dove l’intarsio della bocca e la riproduzione degli occhi lo rendono praticamente identico all’illustrazione ufficiale.
Più raccolta, e quindi meno complessa, anche la posa che del corpo, tant’è che nell’insieme Maria appare più compatta nel suo poggiare sulle ginocchia e in posizione eretta. Tale scelta mette in evidenza le forme femminili in modo ancora più accentuato e, trattandosi di un personaggio ancora acerbo e in tenera età, si apprezza una modellazione della corporatura tale da risultare assai plausibile (tutt’altro che forzata o esagerata), soprattutto per quanto riguarda il busto e i fianchi:

Grazie all’abbigliamento, al nekomimi e alla coda, anche Maria risulta essere particolarmente sexy, sebbene la sua espressione in viso tenda a smorzare quell’aria provocante dettata dal contesto e dagli abiti indossati.
Delicato e appena visibile il seno che si scorge dietro al bel bustino, questa volta decorato di un azzurro molto pastoso, che va a contrastare il marrone diluito che, come per Kobato, emula le calze che la fanciulla indossa sulle gambe.
Decisamente sopra le righe è la riproduzione di queste ultime, specie dove i piedi vanno a sostenere con i talloni il bacino della fanciulla, mentre le punte si piegano sotto il suo peso creando una posa assai realistica e plausibile. In tale situazione si apprezza inoltre la differenza della finitura tra le scarpe e i collant indossati sulle gambe, e la luminosità della superficie lucida della base aggiunge al tutto un aspetto ancora più piacevole e realistico, tant’è che la scelta del pavimento a scacchiera dona un sapore elegante e raffinato all’ironica sensualità che regna sovrana:

Tirando le somme Kobato Hasegawa e Maria Takayama prodotte da Max Factory in scala 1/7, ispirate alla serie di successo “Boku wa Tomodachi ga Sukunai“, sono dei veri e propri capolavori.
Raramente si ha la possibilità di trovarsi davanti a dei prodotti così ben realizzati, scolpiti e decorati senza il minimo errore e, dettaglio di maggior rilevanza, assolutamente identici ai prototipi presentati nel corso degli eventi e in fase di preordine tramite le foto ufficiali della ditta.
Il fatto che un prodotto finale sia, nella maggior parte dei casi, leggermente differente rispetto a quello mostrato nel corso dei mesi precedenti alla sua pubblicazione è cosa ormai nota, anzi, si direbbe una consuetudine che spesso si accetta senza troppo entusiasmo, specie quando le differenze compromettono l’aspetto della statica quanto basta per renderla differente rispetto a quanto atteso.
Kobato e Maria sono fedeli ai prototipi ufficiali, e nulla è stato alterato o risulta essere differente rispetto alle promesse. Se poi si affianca tutto ciò ad una decorazione impeccabile, una scultura che non presenta errori e una stampa che, nonostante si tratti di prodotti fabbricati in serie, non mostra minimamente i punti di giunzione tra le matrici per la colata del PVC, beh, non è difficile capire che ci si trova davanti ad un prodotto, anzi, una coppia di prodotti, che meritano solamente il massimo della valutazione, incentivando già l’alta considerazione che si nutre nei confronti del colosso nipponico Max Factory.

Nome: Kobato Hasegawa / Maria Takayama
Produzione: Max Factory (Japan)
Scala: 1/7
Anno di pubblicazione: 2012 (Agosto)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 6800 Yen (cadauna – vendute separatamente)

Pro:
– prodotti finali identici ai prototipi mostrati nelle foto ufficiali della ditta;
– scultura e decorazione esente da errori, sbavature o imperfezioni nella stampa;
– somiglianza con i personaggi originali e fedeltà rispetto alla tavola alla quale sono ispirate le figures in oggetto.

Contro:
– dimensione leggermente maggiore rispetto alla scala dichiarata (se considerabile difetto).

Voto Finale: 10/10