Ecco di seguito la recensione dedicata ad una perla degli ultimi anni nel mondo delle figure giapponesi, che molti appassionati vorrebbero possedere, tentando di trovarne un esemplare a un prezzo abbordabile (da ricordare comunque il prezzo iniziale che è di 8190 yen) , visto che ormai è esaurita da quand’è stata rilasciata nel Luglio 2010.

Questa splendida figure, grazie alla qualità  ALTER e alla scultura eccezionale di Fukumoto Noritaka, ha fatto sì che vincesse il BeFA 2011 (Best Figure Awards), concorso che si è celebrato online (e si celebra ogni anno) grazie alle votazioni dei vari collezionisti, la cui scelta era limitata in un elenco ben definito tra figures delle varie ditte di maggior importanza nel mondo delle figure.

La bellissima Momohime, protagonista femminile tratta dal videogioco Oboro Muramasa (Muramasa – The Demon Blade) per la console Wii, ha riscosso un enorme successo nel mondo dei collezionisti; nella sua semplicità è comunque una figure di altissimo livello di realizzazione e le varie parti intercambiabili arricchiscono la scelta di esposizione della statua.
Ed inoltre, nonostante la sua delicatezza, presenta alcuni particolari molto sensuali dovuti sia agli indumenti che alla posa, che di certo non passano inosservati agli occhi più acuti.

Momohime è ritratta in movimento, come in un salto leggiadro pronta a colpire con la sua katana, movimento enfatizzato soprattutto dal kimono accentuando pieghe e dinamismo sulle maniche e sulla parte inferiore dell’abito.
Anche i capelli, scolpiti minuziosamente e separati in 2 corte code, seguono l’andamento dell’aria creato dal moto del soggetto, dove si trova spazio per classici elementi di decoro e bellezza della tradizione giapponese, quali i fermagli coi fiori di ciliegio e un grazioso pettine rosso che adorna la testa di Momohime come una coroncina.

La cintura (obi) è di un acceso verde acqua con decorazioni di fiori gialli che spicca sul kimono rosa pesca, spezzando la cromia generale della figure che varia nelle tonalità del rosa-viola.
Il kimono corto e semplicissimo, presenta come unica decorazione dei fiori di ciliegio sulle estremità  delle maniche le quali sfumano dal rosa in un giallo delicato.
Le calze, che sono la parte che preferisco per com’è realizzata, hanno un effetto molto realistico della stoffa e sono dipinte con questo viola chiaro e caldo con ombreggiature più scure, che riprende lo stesso colore dei lacci che si trovano nell’armatura, creata quasi picchettando il PVC creando un effetto realistico del metallo, grazie anche alla colorazione appunto metallizzata e lucente.

Anche i sandali sono attentamente realizzati, con lacci bianchi e la suola che produce perfettamente l’effetto paglia… un altro particolare degno di nota!

Katana e fodero presentano la medesima qualità; il fodero nero, con qualche sfumatura, ha legato il classico cordone e verso la fine è presente una decorazione dorata in rilievo.
La katana col manico in cordone marrone, ha la lama che sembra quasi vera, e pure il medaglione che separa lama e manico è realizzato con una colorazione quasi da metallo ossidato (richiamando il colore dell’armatura) che dona ulteriormente un aspetto realistico all’arma.

Passiamo al dolcissimo viso di Momohime, che presenta perfettamente il design Vanillaware, con un’espressione attenta ma delicata allo stesso tempo, con un pizzico di rossore sulle guance del candido volto e una velatura di trucco scuro sugli occhi, che a primo impatto non si nota.

La base è un mini-diorama roccioso, con dell’acqua che trova spazio per sgorgare tra le varie rocce; il perno che sostiene la figure in questo caso parte dal piede e non dalla base, ed è un cubetto in PVC che si incastra nella sagoma della base, dando stabilità alla figure anche se poggia solo su quella gamba.

Ma ricordiamo le parti opzionali incluse nella figure:
2 maniche differenti del braccio sinistro… una che va più verso l’interno per esporla con la katana nel fodero e un’altra che dà  più verso l’esterno, lasciando la katana fuori;
2 mani destre, una col fodero già attaccato e una invece libera;
passando quindi al braccio sinistro che si stacca per attaccarlo alle 2 maniche differenti e ovviamente la katana.
La figure può essere quindi esposta:
– con katana nel fodero;
– con katana libera dal fodero e l’altra mano senza nulla;
– con katana in mano e fodero nell’altra.

Personalmente preferisco tenerla esposta con la spada nel fodero, in quanto intendo la posa come se fosse “catturata” qualche secondo prima dell’attacco, quindi nel momento massimo di tensione.
Il “problema” è che esponendola così, si nasconde la bellissima lama della katana.

Particolare menzione anche al box, che presenta una decorazione di petali di ciliegio su sfondo scuro, molto elegante e delicato e soprattutto con qualche scritta in giapponese, che dona al box lo spirito tradizionale della cultura nipponica.

 

Scultura: 9/10
Decorazione: 9/10
Posa: 9/10
Base: 9/10
Fedeltà col personaggio originale: 9/10
Confezione: 9/10

Valutazione finale: 9/10