art-zone-mauro-pietro-gandini-pt2slide

A Lucca Comics 2013 abbiamo incontrato Mauro Pietro Gandini, in arte Porpisio, scultore principale di Infinite Statue e autore di molte statue di rilievo. Le ultime pubblicate e che hanno fatto il giro del web sono quelle di Rat-man e Cinzia, che abbiamo visto in anteprima proprio a Lucca allo stand dell’azienda, mentre ora sta completando Diabolik, già allo stato finale.

Abbiamo così deciso di proporvi un’intervista dettagliata che ci aiuta a capire le meccaniche e lo sviluppo dietro ogni singolo progetto, scoprendo tutti i passaggi per arrivare al prodotto finito, anche grazie al materiale fotografico del tutto inedito. Inoltre ci ha anticipato alcune informazioni riguardo le nuove statue di Rat-man e le altre in lavorazione…da non perdere!

Questa è la seconda ed ultima parte dello speciale Art-Zone su Mauro e vi invitiamo a leggere anche la prima, dove si è discusso della sua formazione, le tecniche di lavorazione e le sue abilità. Riprendiamo quindi l’intervista da dove l’avevamo lasciata…buona lettura!

INTERVISTA A MAURO PIETRO GANDINI – PORPISIO

itakon: Sappiamo che hai lavorato tra gli altri per Disney Italia e ora per Infinite Statue. Con quali altre ditte hai collaborato, se ce ne sono state?

Mauro: Nel tempo ho avuto collaborazioni sia continuative che one shot con diverse realtà produttive.

Diciamo che quelle più continuative sono quelle che mi hanno dato la possibilità di sperimentare i diversi mezzi, i materiali, le tecniche di produzione. Per Disney ad esempio ho potuto lavorare per il merchandising (dal progetto alla prototipazione finale) ed anche alla realizzazione di numerose statue ispirate ai classici Disney italiani che sono tutt’ora in esposizione presso i loro uffici.

Ricordo che ai tempi della nascita di PK (serie di albi dedicati a Paperinik nda) ho lavorato sui prototipi degli Evroniani (razza extraterrestre del fumetto nda) tratti da PK 1 che servivano per quello che era stato il pilota di un progetto d’animazione realizzato dall’Accademia Disney. Ho realizzato soggetti anche per Warner, Hanna&Barbera, per il gruppo Panini ed altri ancora.

In seguito ho voluto provare a sviluppare un mio segno personale, formale e stilistico. All’inizio ho trovato un editore di statue da collezione in Francia: si chiamava “Les editions du cafè”. L’avventura è durata circa 4 anni e in quel tempo siamo riusciti a fare dei pezzi davvero indimenticabili come la trilogia delle statue di Sky Doll di Barbucci/Canepa o ancora le eroine della serie Megalex di Beltran. La qualità dei pezzi finiti era davvero alta e l’esperienza mi ha fatto incontrare amici veri e mi ha dato una buona nomea.

Una volta via da lì ho lavorato ancora in Francia per Ankama Group, che edita fumetti e videogiochi ed ha una linea di merchandising dei loro prodotti. Ho realizzato due statue per  loro e nel mentre ho incontrato la realtà nascente di Infinite Statue. Ho apprezzato lo spirito pioneristico del fondatore e le sue idee coraggiose e sono entrato nel team di lavoro. Attualmente sono il loro scultore principale.

itakon: Prima abbiamo parlato dell’opportunità di collaborare con gli autori dei personaggi che crei, ad esempio hai lavorato tra gli altri con Vittorio Giardino e Leo Ortolani.  Ci puoi dire di più a riguardo?

Mauro: Dunque, in principio c’è il rapporto diretto con l’autore che mi fa avere la sua idea e su quella ragioniamo. Mi arrivano quindi disegni, schizzi e viste del turnaround quando possibile, dopo di che ci confrontiamo sugli eventuali dubbi relativi alla fattibilità della statua e dei suoi particolari in vista della produzione vera e propria, pensando a quelle che possono essere le difficoltà di realizzazione, come ad esempio parti troppo sottili e troppo fragili. In base ai miei dubbi propongo soluzioni alternative sino a che non troviamo una via definitiva.

itakon: Cose che magari un autore inizialmente non valuta.

Mauro: Si, esatto: la sua esperienza è legata al disegno… A volte invece propongo io stesso di fare qualcosa di più azzardato perché mi accorgo che magari era l’autore troppo attento a non esagerare. Tendenzialmente mi piace mettermi alla prova con pose dinamiche, il che se vogliamo è un paradosso per una scultura di per sè inerte. Tuttavia la ricerca del dinamismo in un soggetto statico è una cosa che mi stimola molto e cerco quindi di vincere i miei limiti ogni volta che posso.

Ma torniamo alla nostra scultura: una volta capito come procedere mi ritiro da bravo “uomo delle caverne” chiudendomi nel mio studio e per un buon periodo non rivedo la luce del sole. Sono giornate in cui mi pongo di fronte alle mie capacità (e incapacità) e in cui devo risolvere tridimensionalmente il character di turno. Quando comincio ad esserne soddisfatto mando le prime fotografie all’autore e allora torno a confrontarmi con le eventuali correzioni.

Vittorio (Giardino) ad esempio mi ha sottoposto parecchie revisioni: avendo lui un’anima ingegneristica è molto attento al discorso dei pesi e dell’anatomia, è stato quindi davvero arricchente il rapporto personale e lo scambio di idee. E’ una persona speciale e con il suo atteggiamento paterno sa dispensare sempre una parola di sprono ma anche di eventuale rimprovero rispetto a quella che era la sua visione iniziale. Abbiamo realizzato insieme due Little Ego sinora ed è stato schietto con me che ritengo fondamentale riuscire a rispettare il personaggio come lo conosciamo nelle tavole del fumetto.

A volte la magia accade e mi capita di riuscire a coglierne lo spirito sin da subito. Per cui capita di sentirti rispondere “buona la prima”. Questo da molta soddisfazione, così come vedere che il pubblico in seguito comprende ed apprezza il prodotto finale. E’ quello che è successo con Little Ego, appunto, ma anche con il lavoro fatto con Leo Ortolani con il quale abbiamo portato alla tridimensionalità Ratman e Cinzia. Un’ulteriore piacere è per me cimentarmi da sempre nella scultura di figure sia realistiche che cartoon: questo consente alla mia mano di imparare nuovi gesti e nuove forme.

itakon: E quando invece non hai possibilità di rapportarti con gli autori?

Mauro: Già: come dicevo prima con realtà come Bonelli non ho la possibilità di lavorare con gli autori, ma abbiamo piuttosto dei referenti in redazione che visionano il nostro lavoro e che lo dovranno approvare. In questo caso mi carico io della responsabilità di portare in vita quella che per me è “l’idea” del personaggio.

Mi spiego meglio: se il personaggio è disegnato da più artisti che lo interpretano con variazioni di segno e di raffigurazione che lasciano un’impronta stilistica, io mi ritrovo dal mio canto senza un’indicazione precisa ed univoca ma piuttosto con un’infinità di informazioni tra le quali districarmi. Diventa allora necessario fare una media dei diversi autori e provare a portare in tre dimensioni quella che per me è l’idea universale del personaggio. E’ a sua volta un’interpretazione ed in questi casi mi sento più autore, dovendo prendere decisioni di stile. E’ la mia scommessa.

itakon: Riesci a darci qualche anticipazione sui prossimi lavori?

Mauro: Come avete visto qui in fiera abbiamo annunciato l’arrivo del nostro Diabolik. Sono davvero felice di poterlo interpretare, è un personaggio carico di storia e “sento” quanto sia amato dal pubblico. Posso dirvi che sono ad uno stadio avanzato della lavorazione quindi presto avrete un’anteprima della statua (abbiamo già visto le prime foto del prototipo). Nel nuovo anno arriveranno anche due nuove statue della serie Ratman.

itakon: Puoi anticiparci le loro tempistiche di uscita?

Mauro: Credo nella prima metà del 2014, ma non te lo so dire con certezza…sto facendo i conti senza considerare il mio editore e la produzione, un passaggio molto importante e delicato. Comunque sia Leo Ortolani ha non-ufficialmente dichiarato che i nuovi soggetti saranno Janus Valker e Star Rats. Sarà vero? E’ un’abile depistaggio? Lo scopriremo insieme, io non sto nella pelle!

Itakon: Per finire: qual’è la statua a cui sei affezionato maggiormente?

Mauro: Senza alcun dubbio il diorama di Altai & Jonson, tratto dalla saga di Giorgio Cavazzano e Tiziano Sclavi. Sono un appassionato lettore di fumetti e tra i miei preferiti metto sicuramente Altai e Jonson. Lì dentro c’e’ tutto: azione ed avventure strampalate condite da un meraviglioso umorismo. Da ragazzo, quando li ho scoperti, li ho subito adorati. Adoro il segno di Cavazzano ed ho imparato molto dal suo modo di gestire la recitazione dei personaggi; ne consiglio a tutti la lettura!

Rispetto alle altre statue il progetto del diorama in questione ha una storia completamente differente: l’ho realizzato alcuni anni orsono partendo da una delle cover dei volumi con l’unico intento di omaggiare gli autori. Ho lavorato così in completa autonomia solo per il piacere di realizzarlo e quando poi ho avuto l’occasione di incontrare Giorgio per mostrargli la mia opera ho scoperto la sua gentilezza e sincera amicizia. Un paio di anni fa Fabio Berruti, fondatore di Infinite Statue, ha voluto che il diorama fosse prodotto e così l’opera ha trovato i colori che conosciamo e l’approvazione di Tiziano e Giorgio. Ed il cerchio si è chiuso.

itakon: Grazie mille Mauro, sei stato gentilissimo!

Mauro: Grazie a voi amici di itakon!

Un caldo ringraziamento a Mauro per la disponibilità! Un’intervista molto interessante che avrà sollevato in voi qualche riflessione su quanto lavoro c’è dietro ogni singolo pezzo; andrebbe sempre riconosciuto e rispettato l’impegno e la passione di chi lavora dietro le quinte della realizzazione di statue, ed è questo che vogliamo trasmettere a voi lettori di itakon.

Vi ricordiamo di vedere le sue opere sul suo sito ufficiale porpisio.com e su quello di Infinite Statue. A presto con nuovi speciali Art-Zone!