Nuova pubblicazione dal mondo di Shining Hearts, proposta da Kotobukiya nella linea di scale 1/8 con la bellissima e angelica figure in PVC di Rufina.
Uscita a fine Marzo 2012, Rufina è l’ottava figure di questa collezione (presentata con gli abiti “standard”), dopo la pubblicazione di Lorna il mese scorso.

Il box segue come sempre la linea della collezione proposta dalla ditta nipponica, con sfondo bianco, ampia finestra frontale e illustrazioni di Tony Taka (designer della serie) ai lati.
Le dimensioni del box sono notevoli per contenere la figure ma soprattutto le 2 grandi ali bianche.
Come per quasi tutte le statue Kotobukiya, il peso finale della figure è molto alto (660 gr) poichè, oltre al fatto delle dimensioni del box, la figure è realizzata in PVC prevalentemente pieno.

Dopo averla sfilata delicatamente dal blister e rimosso le plastiche protettive applicate sopra, Rufina si presenta già vincolata alla base tramite vite (caratteristica molto diffusa nei prodotti Kotobukiya) e basta infilare le 2 ali nelle sagome sulla schiena.
Si può notare come la figure occupi così una grande superficie, grazie appunto all’apertura alare, ma si sviluppa molto pure in altezza vista la posa slanciata e il braccio col libro in mano sopra la sua testa.
Rufina è scolpita da Migizou, noto scultore per la collana Kotobukiya “Dead or Alive Xtreme 2 – Venus on the Beach” e le ultime Rei e Asuka in plug suit.

Stupenda la realizzazione del libro, colorato con un rosso scuro che dà un tocco di antichità, con decorazioni in oro sulla copertina e le scritte abbozzate al suo interno.
Il libro purtroppo non è removibile e arriva dunque già fissato alla mano della figure.
L’abito, che gioca principalmente su 2 colori, è composto da tonalità tenui che donano ulteriore candore alla statua.
Tra le tonalità calde del rosa e del giallo e la purezza del bianco, spicca il medaglione di un blu intenso sul petto della fanciulla, che accenna alla colorazione degli occhi.
Particolare e attenta la scelta della rifinitura lucida-perlata per dar il senso di una pietra preziosa.
La scultura dell’abito è molto precisa e piena di particolari, a cominciare dalla mantellina dove corre un merletto bianco lungo tutto il bordo.
L’abito è praticamente suddiviso in due parti, col bustino rosa e bianco con rifiniture in oro, dove son presenti attenti merletti, e la maestosa gonna bianca che arriva fino ai piedi tutta scolpita con pieghe che rendono l’abito ancora più etereo.
Sotto la gonna spunta una piccola sottogonna sempre bianca, con numerose pieghe che rendono l’effetto di un tessuto ancora più leggero, mentre le gambe sono coperte da lunghe calze rosacee fino a metà coscia, dove concludono con un grazioso merletto bianco che richiama la decorazione dell’abito.
Medesima manufattura anche per i 2 “manicotti” di Rufina, che riprendono lo stesso colore e il principio di merletti bianchi.
Gli stivaletti in stile fantasy, sono tutti bianchi con decorazioni in oro, e anche qui i dettagli non mancano, riprendendo lo stile dell’abito.

La particolarità di questa figure è sicuramente data dalle 2 ali bianche, realizzate in PVC duro e leggero, sapientemente scolpite e rifinite con una colorazione bianca perlata, con qualche leggera sfumatura rosata.
L’aggancio alla schiena è semplicissimo, visto come son realizzate le 2 sagome per ospitar i perni, e anche per rimuoverle non è necessario nessuno sforzo, ma solo un minimo di attenzione visto il materiale con cui sono state costruite.
La figure può benissimo esser esposta anche senza ali, in quanto le conche sono poste sulla schiena e comunque in gran parte coperte dalla mantellina.
Altra parte che può esser rimossa è il sottogonna bianco, particolarità che accade spesso con le figure dalle saghe di “Shining” quando v’è possibile.
Togliendo il lungo abito, si può così scoprire un semplice slip bianco che potrà rimanere in mostra nella parte anteriore se si riattacca il busto alla parte inferiore.
Qui l’aggancio delle due parti risulta un po’ più difficoltoso e meno preciso delle ali, ma comunque la figure rimane ben salda, a parte qualche lieve oscillazione del busto (ma è una cosa abbastanza comune per altre figure, come Maxima).


Scultura meno precisa purtroppo sulla parte dei capelli, dove qualche ciocca non è rifinita bene e vi sono le classiche giunture degli stampi.
Se la scultura qui pecca, la colorazione invece risulta molto curata, con un biondo bello corposo con moltissime sfumature più scure.
A parte le imprecisioni, la chioma alla fine è un buon punto di forza della figure, grazie alla colorazione e al senso di leggero movimento con qualche ciocca sospesa.
Particolari che vengono esaltati dall’espressione di Rufina, con una bocca leggermente socchiusa e uno sguardo perso ma al tempo stesso penetrante, dove spiccano i due grandi occhi azzurri rifiniti con pittura lucida, dove vi è riprodotto fedelmente il design di Tony Taka.
Un altro particolare non molto curato è la coroncina, decorata con poca precisione ma soprattutto non ben appoggiata alla testa che, se si guarda la figure dal basso, questo dettaglio è molto evidente e anche un po’ surreale visto che dovrebbe poggiare delicatamente sui soffici capelli.
Alla fine questo piccolo difetto passa in secondo piano se la si guarda da altre angolazioni, ma soprattutto è “oscurato” dalla magnificenza del volto, uno dei migliori realizzati tra tutte le Shining Hearts by Kotobukiya, probabilmente grazie anche a una buona base data dall’illustrazione originale e dall’accostamento di colori scelto per realizzare il personaggio.

La figure di Rufina prodotta da Kotobukiya è un prodotto che salta subito all’occhio per via della scultura e della cromia dai toni tenui che la contraddistingue.
Probabilmente una delle migliori di questa collana, anche se la realizzazione finale non è alla pari dell’illustrazione che l’ha ispirata e del prototipo presentato.
I piccoli problemi son comunque evidenti e numerosi, e non c’è un buon rapporto tra scultura e colorazione.
Se nell’abito la scultura è molto buona, la colorazione presenta sbavature di colore e poche sfumature; mentre nei capelli anche se la scultura di base è buona, ci son difetti di produzione evidenti, soprattutto in una zona delicata come quella che è vicino al volto.
Non scendendo nel dettaglio, Rufina rimane un buon pezzo da collezione anche per i non amanti della serie, perchè è oggettivamente una figure dal grande impatto visivo per la posa eterea data anche dalle magnifiche ali, per la colorazione dai toni delicati e soprattutto per lo splendido volto.

Nome: Rufina
Produzione: Kotobukiya (Japan)
Scala: 1/8
Anno di pubblicazione: 2012 (26 Marzo)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 8190 Yen

Pro:
– riproduzione fedele dal disegno originale;
– colorazione compatta;
– rifinitura ricercata per la pittura dei particolari.

Contro:
– evidenti giunture degli stampi;
– colorazione in alcuni punti approsimativa, con sbavature.

Voto Finale: 7½/10