E’ accaduto in Giappone, la madre patria delle note statiche prodotte da MegaHouse appartenenti alla collana Portrait of Pirates (P.O.P.), ormai tra gli articoli piů gettonati dai bootleggers: uno studente di 21 anni, di origini cinesi e residente nel paese del Sol Levante, ha accumulato una piccola fortuna pari a 63.000,00 Dollari Americani (circa 50.000,00 Euro) nel periodo compreso tra Febbraio 2011 e Luglio 2012 vendendo un quantitativo di falsi delle ormai note figures prodotte da MegaHouse ispirate al manga e serie animata “One Piece“, fenomeno tra i piů noti e importanti in tutto il mondo.
Con un quantitativo pari a circa 1300 esemplari, importati dalla Cina e venduti poi su Yahoo Auction Japan (il sito di aste-online piů importante e famoso del Giappone), il giovane ha destato le attenzioni della polizia, tanto da esser stato etichettato come il caso piů importante, che fa impallidire i precedenti arresti compiuti dalle forze dell’ordine per lo stesso motivo.
Nell’abitazione del ragazzo sono stati rinvenuti piů di 80 esemplari falsificati delle note figures appartenenti alla linea P.O.P., pronte per essere inserite nel mercato giapponese truffando i futuri acquirenti.

La giustificazione? Il ragazzo utilizza la classica motivazione del “quei soldi mi servono per vivere” per trovare una scusa a quello che, senza alcuno sconto sulla definizione, č una vera e propria truffa ai danni dei consumatori, del fisco e a favore della produzione di materiale illegale e dei guadagni in nero.

Questo caso, insieme ad altri che sono stati meno eclatanti e quindi non soggetti a un’attenzione tale da superare i confini locali, dimostra come l’attivitŕ illegale e la compravendita di materiale contraffatto sia solamente uno specchietto per le allodole, poichč a tempo debito ogni nodo viene al pettine, ogni venditore smascherato e, si spera molto presto, ogni attivitŕ collegata stroncata con gravi ripercussioni su cose e persone.

Acquistate sempre prodotti originali, assicuratevi dell’affidabilitŕ del negoziante (ed esigete lo scontrino fiscale o regolare fattura) o del venditore privato e prendete tutte le precauzioni del caso, perchč i bootleg sono la rovina di questo bellissimo hobby, dietro al quale centinaia e centinaia di persone lavorano onestamente per regalare a noi appassionati dei piccoli pezzi d’arte che non meritano di venire falsificati e spacciati per originali al mero scopo di riempire le tasche di coloro che non hanno altro interesse oltre al denaro.