In recensione la proposta di ALTER per la protagonista della commovente serie Ano Hi Mita Hana no Namae wo Bokutachi wa Mada Shiranai che ritrae la dolce Meiko Honma (Menma) in scala 1/8 che poggia su una base molto particolare.
Uscita a fine Ottobre in madrepatria rispettando i tempi di pubblicazione previsti, Menma di Alter ha sicuramente fatto breccia nei cuori dei fan donando una statica “completa” che con figure e base riassume e racconta la storia della serie dalla quale è tratta.

Nonostante le piccole dimensioni della figure del personaggio, il box è abbastanza ampio per lasciar spazio alla base molto alta e sicuramente uno (ma non l’unico) punto di forza dell’intera opera.
Il design e la cromia del box riprendono perfettamente lo stile della serie con un tocco di eleganza e sobrietà, donando così alla confezione un tocco di classe, tipico della ditta nipponica.
Sfilato il blister dalla confezione di carta, si può infatti notare che le dimensioni della confezione sono più che giustificate; Menma non poggia sulla base, ma è sollevata e separata da essa tramite un ulteriore pezzo di plastica trasparente.
A sinistra, in apposite sagome, sono inseriti i 2 oggetti da esporre con la figure, resi più sicuri di evitare movimenti grazie a un piccolo gancetto.

Sfilata dal blister e tolte le varie plastiche protettive, Menma non ha bisogno di alcun particolare montaggio, se non disporre i 2 oggetti e la figure sulla base.
Nonostante la posa seduta, la scultura offre una grande dinamicità alla piccola fanciulla che, grazie al movimento delle gambe, rende la gonna soffice e leggera, come del resto i capelli che seguono un andamento fluido e dolce.
La scultura di tale gioiello è affidata a Inagaki Hiroshi, autore di numerose statiche Alter, tra cui Ryoko di Zegapain e la famosa Mercedes di Odin Sphere.
Un’ottima esecuzione anche a livello di design della serie, dove la fisionomia è molto somigliante alla serie, anche se (a mio parere) un po’ influenzata dallo stile dello scultore.
Degna di nota anche la colorazione, precisa e impeccabile, con sapienti sfumature a primo impatto non così evidenti realizzate su una base comunque coprente e corposa.

La base-diorama su cui poggia Menma non è altro che una riproduzione fedele di una porzione della base segreta dove i protagonisti trascorrevano e tutt’ora trascorrono gran parte del loro tempo immersi in piacevoli ricordi.
Un particolare infatti simbolo di questo concetto è la scritta (in kanji) posta sulla trave di legno che hanno inciso i ragazzi quando erano bambini; vi è scritto “Super Peace Busters”, il nome che avevano dato anni fa al loro gruppo di amici.
Da notare anche la cura nella realizzazione della scritta, che non è solamente dipinta, ma anche incisa sul legno per dare un maggior effetto realistico.
Scendendo dalla scaletta, si arriva ad una piccola zona “relax” con un materasso coperto da una stoffa a quadri panna e marrone dove la lamiera fa da muro per appoggiare degli oggetti, come un arazzo decorativo e una borsa azzurra.
Il muro composto appunto da un susseguirsi di lamiere ricorda l’aspetto “baracca” diroccata della loro base e Alter sa realizzare bene quest’aspetto, sia con la scultura ben definita dei vari pezzi posti con non molta precisione e sia dalla colorazione molto realistica.
Il materasso è posizionato su una porzione di legno più scuro e ben colorato, per renderlo più vicino al materiale originale a cui si ispira, e così mantenendo alta la decorazione in linea con gli altri elementi di diverse consistenze.
Il tutto poggia su un cubo bianco pallido dove trovano spazio delle ruote impilate tra di loro, che si possono rimuovere dalla base grazie ai due perni in plastica; una volta rimosse è possibile scoprire un’altra piccola incisione sul legno.
Altro particolare che richiama fortemente la serie è il fiore a 5 petali applicato su questa porzione bianca, realizzato con una colorazione rosa chiara molto delicata che va intensificandosi verso il centro.
Su questo cubetto è realizzata anche una piccola conca che servirà poi per appoggiare la punta dell’ombrello incluso nella confezione, per non farlo scivolare.
Immancabile anche il diario di Menma, indispensabile per lei, di un bel colore azzurro intenso, con un simpatico disegno posto sulla copertina, extra che sicuramente i fan hanno apprezzato più di ogni altra cosa.

Ma la vera protagonista dell’opera è sicuramente la dolce Menma che è caratterizzata da una scultura morbida, sinuosa e leggera e da una tavolozza principalmente composta da colori tenui, dove spicca l’azzurro degli occhi e del fiocco dell’abito.
L’abito totalmente bianco è ben realizzato, soprattutto la gonna che è suddivisa in più strati, ma tutti rigorosamente scolpiti con grande maestria.
Anche la parte superiore è ben decorata coi vari merletti, e di sicuro le numerose ma lievi pieghe, enfatizzano la leggerezza dell’indumento.
Tale leggerezza è sottolineata dalla colorazione bianca che, con una buona quantità di luce, rende la figure eterea e angelica.
Le ombreggiature come detto sono lievemente accennate ma non assenti, mentre altre vengono realisticamente create dalla sapiente scultura.
Il dinamismo della gonna, che è sicuramente un punto che attira l’attenzione, è ripreso poi dai capelli che ondeggiano seguendo il movimento oscillatorio delle gambe, accompagnato da un dolce sorriso sul volto della ragazza.
Il corpo fanciullesco di Menma spunta così esile da questa nuvola bianca, con una carnagione chiara e unghie finemente decorate con rifinitura lucida senza esagerare, lasciando appunto trasparire una colorazione naturale.

Nel prototipo della figure era stato realizzato un perno sulla base, che in fase di lavorazione è saggiamente sparito, scegliendo così di non usare quel tipo di aggancio, e di sostituirlo con una calamita.
La gonna di Menma è sagomata a “L” per far sì che si adagi sulla base di legno; vi è anche una scanalatura in modo da farla aderire il più possibile al supporto.
Nelle 2 parti combacianti è stato introdotto un metodo a calamita, non di grossa potenza, ma comunque sufficiente abbastanza per garantire la stabilità della figure.
Sicuramente un metodo ingegnoso che così non rovina nè la figure nè la base, che rimane un perfetto diorama in scala per altri prodotti del mondo delle figure nipponiche.


In contrasto con la colorazione leggera globale, soprattutto dell’abito, la chioma si presenta con una colorazione corposa e sfumata sulle punte con tonalità fredde che virano all’azzurro.
La scultura è ben delineata, anche se ogni tanto si vede qualche piccola giuntura degli stampi e qualche crosticina di colore in eccesso.
Nulla di così “grave”, specie tenendo conto della qualità complessiva dell’opera, anche se solitamente Alter ci “coccola” con prodotti pressochè perfetti e quindi senza i classici difetti presenti in numerose ditte, anche tra le più quotate come GSC.
E’ comunque da notare che le ciocche più movimentate sono frutto di un unico stampo e quindi non vi è nessuna giuntura che parte dalla base, rendendo pertanto i capelli sinuosi e morbidi senza linee spezzate.
Il grazioso volto è sicuramente uno dei migliori realizzati per Menma, anche se l’impronta dello scultore si fa lievemente strada, ma non è comunque troppo invasiva.
L’apparente semplicità  della realizzazione viene subito smentita, in quanto ci son numerose parti scolpite sia in rilievo che incavate; le sopracciglia infatti non sono solo dipinte ma leggermente sporgenti e pure le palpebre sono leggermente modellate, come anche la bocca composta da due segnetti rossi in prossimità della lieve scultura, e lo stesso vale per i grandi occhi azzurri-blu.
Occhi che presentano una grande cura nella colorazione e sono ricoperti da una finissima rifinitura lucida, in modo da renderli quasi vivi ma senza esagerare, che poi la visuale sarebbe disturbata per i molti riflessi di luce.
Per sottolineare la dolce espressione del volto, Alter decide di velare le guance di un delicato rossore, discostandosi dalla scelta della versione Kotobukiya che ha usato dei segneti verticali (probabilmente più in sintonia con l’espressione e la posa), ma “seguendo l’esempio” della versione swimsuit di Max Factory.

La versione Alter di Menma è la quinta statica in PVC (non prize) ad uscire nel mercato dove solamente Wave e Max Factory hanno proposto la protagonista in costume da bagno.
Difficile quindi scegliere tra le varie opzioni con l’abito classico chi è la più meritevole, anche se per i più veterani, sicuramente appoggiarsi ad Alter è la scelta che spesso porta più sul sicuro.
E la scelta per alcuni può essere giustificata o comunque aiutata per la base ricca che presenta questa versione, ma sicuramente non è l’unica cosa che porta all’acquisto di Menma di Alter.
Solitamente infatti i prodotti con un diorama così particolareggiato, spesso poi va a discapito della figure stessa, ma questo di sicuro non è il caso perchè entrambe le parti risultano scolpite e realizzate perfettamente.
Anche se, come già citato, Menma presenta qualche lieve difetto che gli acquirenti di Alter non sono abituati a vedere.
Ma parliamo comunque di altissimi livelli e se non è perfetta come sempre, è quasi perfetta.
Mantenere questo controllo qualità in una produzione di massa non è cosa comune e sicuramente chi possiede questa versione di Menma ne rimarrà piacevolmente colpito, sia per scultura, che per colorazione, ma soprattuto per l’impatto visivo globale.
Una figure in grado di raccontare una storia, ricca di momenti dolci e tristi, il tutto racchiuso nell’opera di una delle più importanti ditte del mondo di figure nipponiche.

Nome: Honma Meiko (Menma)
Produzione: ALTER (Japan)
Scala: 1/8
Anno di pubblicazione: 2012 (24 Ottobre)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 9240 Yen

Pro:
– riproduzione fedele del personaggio, sia nella posa che nel design;
– scultura dinamica e priva di evidenti imperfezioni;
– colorazione ben realizzata in ogni singola parte, delineando i diversi materiali;
– colorazione coprente, corposa e precisa.


Contro:
– scultura con qualche imprecisione (crosticine, segni di stampi).

Voto Finale: 9½/10

Attenzione!!! Rischio SPOILER (e lacrimoni!)

http://www.youtube.com/watch?v=0XsmBbWo3L0&feature=related