Due degli alieni più famosi della storia del cinema tornano a scontrarsi in questa nuova e strepitosa Action Doll Hot Toys, che ci porta a conoscere una versione inedita del cacciatore di taglie spaziale nelle sue vesti da samurai.

Alien e Predator sono sicuramente due dei mostri fantascientifici più famosi e vantano una notevole schiera di fans, sin dalla nascita delle due creature, Alien nel 1979 e Predator nel 1987. In molti desideravano farli incontrare/scontrare e questa richiesta è stata accolta in alcuni albi di fumetti e in un paio di videogiochi, ma nel 2004 finalmente arrivano al cinema in una pellicola diretta da Paul W. S. Anderson. sulla dubbia qualità del film possiamo al momento soprassedere, ma ciò che ci importa è che da questo film è iniziata a nascere una nuova linea di giocattoli, statue e action dolls, con numerose varianti più o meno riuscite.

Oggi andiamo a vedere insieme una di quelle riuscite: AVP Samurai Predator.

Il Box di questa Doll è veramente un prodotto curato ed elegante, costruito per sembrare una di quelle scatole giapponesi in legno con il coperchio in alto, con kanji, disegni e schizzi dell’alieno che richiamano in tutto e per tutto lo stile grafico del paese del Sol Levante, disegnati su una base che ricorda una vecchia pergamena usurata dal tempo.

Nella parte posteriore troviamo una bella didascalia in oro su sfondo marrone di tutti gli artisti che hanno lavorato a questo progetto; sul coperchio l’ormai immancabile simbolo degli alieni che si scontrano e che contraddistingue la serie AVP, riprodotto in oro.

Tolto il coperchio, troviamo all’interno altre due confezioni in formato visual box, con finestra sul davanti che lascia vedere il prodotto all’interno, uno contenente la base e uno il predator e i suoi accessori. Anche in questo caso lo stile decorativo delle confezioni richiama il box esterno, con due bellissimi artworks del predator in posizioni diverse.

VISUAL BOX CON LA BASE

Per prima cosa andiamo ad aprire la confezione della base, di forma circolare e di colore nero. Sopra di essa troviamo dei sedimenti di roccia e il tronco di un Alien, realizzato in pvc trasparente di colore viola. La conformazione dell’alieno è riprodotta con vera cura, prendendo come base l’alien del primo film, disegnato da H.R.GIGER e scolpito perfettamente in tutti i suoi particolari: la testa a forma di fallo maschile umano, il  cranio che si intravede sotto la calotta, il design delle mani a sei dita e lo sperone dietro la nuca. La base richiede un piccolo assemblaggio. Iniziamo a montare la testa con estrema facilità facendo una leggera pressione sul collo e inserendo il perno nel foro. Testa che troviamo tagliata a metà come richiede il soggetto. Sotto la calotta è possibile vedere dettagliatamente la conformazione del cranio in ogni particolare, dalle scaglie al volto umanoide. Dal taglio fuoriesce acido verde realizzato anch’esso con materiale trasparente che si riversa a terra, con piccoli accumuli sulla base.

I pezzi restanti, 4 tubi e lo sperone, sono assemblati con facilità grazie a dei perni in pvc, nello stile delle ARTFX della Kotobukiya.

Anche il volto dell’alieno è preso da disegni di Giger, quindi niente denti aguzzi animaleschi, ma una conformazione della bocca più vicina alla dentatura umana. La lingua dentata è completamente estratta, colorata con un grigio sporco con i piccoli dentini all’estremità  in oro, invece che argentati come nello xenomorfo originale. La parte del taglio e la carne del mostro mescolata all’acido è molto convincente, visto che poco conosciamo cosa si nasconda dentro la corazza della creatura, realizzata in pvc trasparente con diverse sfumature e tonalità di verde e giallo.

Una spada di Damocle pende su questa Doll, cioè alcune copie presentano un errore di produzione. La testa dell’Alien tagliata nella parte superiore, quella che comprende il volto e la lingua, da far tenere in mano al Predator come trofeo, in alcune confezioni non è stata verniciata correttamente, visto che non è stata data l’ultima mano di viola per renderlo così in tinta con il resto del corpo decapitato, che troviamo come già detto a terra sulla base. Al momento poche informazioni sono state rilasciate a riguardo e non si sa nemmeno l’esatto numero di pezzi.

Nella parte posteriore, alle spalle dell’Alien, c’è un piccolo foro dove è possibile fissare l’asta in plastica trasparente per il morsetto, per tenere stabile la doll. Una base veramente superlativa, la migliore che Hot Toys abbia mai realizzato, per un prodotto che sicuramente rimarrà un pezzo di prestigio nel catalogo della casa di Hong Kong e nelle nostre collezioni.

VISUAL BOX CON IL PREDATOR

Togliamo subito tutti i cellophane che proteggono il nostro Predator ed estraiamolo dalla sua protezione di plastica nera, il corpo dell’alieno si presenta subito molto rigido nelle giunture (ottima cosa), massiccio nella corporatura e pesante.

Si resta senza fiato dinnanzi a questa meraviglia curata in ogni particolare, la maestria degli scultori Hot Toys è qui esaltata in ogni dettaglio. L’armatura da samurai riprodotta perfettamente in tutte le sue parti, è colorata con precisione senza nessuna sbavatura ed arricchita da un effetto sporco/usura per rendere più reale e credibile il tutto. Ad arricchire la corazza troviamo elementi mobili, come anelli incastonati ed i classici artigli retrattili che per l’occasione sono tre e possono essere ripiegati lungo il braccio, a proteggerlo. Come se non bastasse troviamo anche dei componenti in stoffa sul bacino e sulle spalle, strappati e consumati dalle numerose battaglie.

Il corpo sottostante all’armatura è poco visibile, ma non certo poco curato. Infatti nelle parti nude possiamo vedere come la colorazione sia comunque di alto livello, la muscolatura, le macchie e il corpo del mostro sono colorate con impressionante realismo, soprattutto nella parte superiore del capo dove le diverse tonalità creano un connubio molto bello alla vista. L’armatura possente e la stoffa impiegata aiutano a nascondere le già ottime giunture. Solo nella parte del collo si intravedono le fessure della testa e siccome questo Predator non è dotato del collare in gomma caratteristico della razza, è difficile coprirlo.

Il volto può essere posizionato in diversi modi. La dotazione ci offre infatti la possibilità si scegliere tra tre soluzioni: la testa semplice con mascelle chiuse, con mascelle aperte o di coprire il tutto con la classica maschera da guerra della razza. Questa volta è divisa in due pezzi, di cui uno copre la bocca ma lascia intravedere i denti e l’altro il capo (prestate attenzione ad assemblare la parte del casco e seguite bene le istruzioni, bisogna forzare un po e c’è il rischio di danneggiarlo). Una volta posizionati con cura, il nostro Predator ricorda un demone delle leggende giapponesi, in un perfetto connubio.

Sotto al casco fuoriescono i “capelli “realizzati in gomma morbida bicolore. Infatti alla radice sono verdi e man mano diventano gialli all’apice. Sono posizionabili e quindi possono essere fatti scivolare anche sul davanti.

Gli accessori che la casa ci mette a disposizione non sono poi molti ma sicuramente molto curati e di notevole pregio. Essendo un Samurai certo non vanta di armi tecnologiche e l’unica arma da fuoco è il classico cannone che porta sulla spalla (ridisegnato, avvicinandosi ad uno stile tra l’organico e l’orientale). Il resto della dotazione sono spade, ben tre katane, due wakizashi (katana con lama e manico più corte e tenuta con una mano) e una sciabola con lama rossa,  tutte diversificate tra loro nell’impugnatura. La sciabola, una katana con fodero nero e le due wakizashi sono legate insieme da un cordino e sono posizionate alle spalle del mostro. Una Katana viene agganciata tramite una cintura alla vita ed è l’unica estraibile dal fodero marrone, con intarsi in oro e con lama in metallo. L’ultima, con il manico dell’elsa (tsuka per le Katane) in “pelle” e lama spezzata e corrosa dall’acido, di cui troviamo delle gocce sulla lama e la punta della spada caduta sulla base. L’effetto di corrosione è ben realizzato, ad eccezione della punta che sembra più un osso.

Cinque mani alternative, due aperte e tre a pugno, permettono una buona varietà di posizioni. Ma se si vuole utilizzare la base (chi non lo farà?) le pose sono molto più limitate.

Concludendo, questo Samurai Predator è senza ombra di dubbio su uno dei gradini del podio tra le Action doll create dalla Casa di Hong Kong. Dal box originale ed elegante e una base eccezionalmente riprodotta, il prodotto è uno dei meglio usciti dell’ultimo periodo riuscendo a convincere anche i più scettici di questo particolare connubio tra due mondi distanti, come gli alieni e i samurai. Il Predator è arricchito di dettagli e particolari che solo lo splendore delle armature e delle armi dei samurai giapponesi sanno dare, conferendogli una personalità e un senso di coinvolgimento unico nel suo genere. A completare magnificamente l’opera, è una delle basi meglio create da Hot Toys riuscendo nel tentativo di ricreare un diorama di guerra eccezionale e appagante. Consigliato a tutti gli amanti dell’alieno, anzi degli alieni e a tutti i collezionisti di Action Doll. Un pezzo di grande valore che non vi deluderà.

Nome: AC-01 AVP: Samurai Predator 1/6 With Diorama Base
Produzione: Hot Toys (Hong Kong)
Distribuzione: Sideshow Toy (America)
Scala: 1/6
Anno di pubblicazione: 2012(Ottobre)
Prezzo di listino: 359.99 Dollari

Pro:
– La miglior base creata da Hot toys
– Realizzazione dell’armatura
– Scelta dei colori azzeccata e priva di sbavature.

Contro:
– La fessura dello snodo del collo troppo larga

Voto Finale: 10/10

NOTA BENE:
Il voto è stato dato non tenendo considerato l’errore di colorazione della testa trovato in una limitata partita di prodotti, ma solo della qualità effettiva del giusto prodotto finale.