La serie classica de “I Cavalieri dello Zodiaco” (Saint Seiya), precede due serie complementari che la concludono, “La Saga di Asgard” e “La Saga di Nettuno”; la prima, dai toni molto drammatici, viene prodotta solo come anime, mentre la seconda, dai toni piů leggeri e immediati, č la trasposizione del manga anche se leggermente rivisitata.

In quest’ultima serie troviamo il personaggio di cui ci appresteremo a parlare: Mermaid Thetis o Thetis della Sirena.

Dopo le battaglie di Asgard, Athena accoglie lo stravagante invito del ricco Julian Solo alla sua festa di compleanno, in Grecia, per rimanere poi sorpresa dalla sua proposta di matrimonio, che perň rifiuta. Dopo il party, Julian incontra una donna misteriosa che annuncia il risveglio del dio Poseidone e il suo bisogno di reincarnarsi nel corpo del ricco uomo, quindi lo trascina con se in mare…

La donna č proprio Thetis, serva di Poseidone e dei generali marini, quello che nella saga classica potrebbe essere un cavaliere d’argento al cospetto di un cavaliere d’oro. Nella serie ha un ruolo determinante, sia per il modo in cui apre la storia, sia perché sarŕ lei stessa a rivelare ai cavalieri di bronzo il modo in cui sarŕ possibile liberare Athena che, come sempre, anche qui č stata imprigionata.

Il modello fa parte della linea Myth Cloth, quindi quella classica, diversa dalla recente EX Cloth. Un’uscita quindi per andare a completare, giustamente, la collezione dei generali marini usciti giŕ da diversi anni. Ma per un personaggio femminile la linea classica probabilmente rappresenta un vantaggio dato che, come vedremo, il corpo risulta essere davvero sinuoso ed elegante, assolutamente piacevole alla vista anche senza armatura (contrariamente a quanto succede per la linea EX di ultima generazione).

La scatola quindi č quella classica, a libro, in cui troviamo l’alloggiamento del personaggio sulla parte sinistra con alcune parti della cloth e il frame del totem sulla destra con le rimanenti parti dell’armatura. Le illustrazioni rispecchiano il solito stile in cui troviamo sulla parte frontale la foto del modello e quella del totem, e sulla parte posteriore tutte le varie combinazioni in cui lo si puň esporre.

La colorazione verde č in linea con gli altri personaggi della serie.

Estratto quindi l’esile corpo femminile, vediamo come sia possibile conferirle un aspetto elegante e sensuale, grazie appunto alla sinuositŕ con cui Bandai č riuscita a mettere insieme le articolazioni senza turbarne la figura: le forme sono tutte al posto giusto e le proporzioni sono tali da rendere giustizia al personaggio animato, che č riprodotto in maniera abbastanza fedele.

Il totem, oltre ad essere un’opera d’ingegneria, č un vero e proprio gioiello. Riprodotto nei minimi dettagli, probabilmente č il pezzo forte della confezione: superiore esteticamente alla cloth montata sul personaggio, č dotato di carisma, espressione e vita propria. Il montaggio č piuttosto ostico per via della curvatura del bacino e della coda, ma l’impegno richiesto alla fine paga.

Il supporto in cui sta seduta la sirena anch’esso č notevole, sembra quasi una bolla d’acqua sospesa, se bene illuminato. Il frame consente di muovere il braccio sinistro e la testa (agganciata da uno snodo a sfera).

Esporre il corpo senza armatura e il totem insieme non č affatto una cattiva idea.

Dopo aver smontato il totem, la cloth si posa sul chiaro corpo della donna (č necessario sostituirle il petto, per favorire l’incastro della pettorina).

Il concept non č particolarmente complesso ma il montaggio non č semplicissimo per via di alcune parti che vengono via facilmente, in particolare le ginocchiere che si sganciano ad ogni flebile movimento. Nella copia recensita i gambali restano un po’ troppo bassi, ostruendo in parte la mobilitŕ delle caviglie; probabilmente č necessario spingerli piů in alto ma la forza richiesta appare eccessiva, oltre al rischio che vadano ad ostruire l’attacco delle ginocchiere se spinti troppo. La parte piů bassa dello stinco č un altro difetto non indifferente poiché, essendo in plastica, ha una colorazione notevolmente differente rispetto al resto del gambale.

I due volti presenti nella confezione sono entrambi molto espressivi e, come giŕ detto, abbastanza somiglianti. Attenzione particolare č stata posta sulle labbra, incredibilmente realistiche. Un’espressione appena meno suadente e leggermente piů aggressiva forse sarebbe stata piů azzeccata.

Altra nota positiva č la capigliatura, snodata in piů punti, che permette di avere un minimo di posabilitŕ anche per la testa, oltre a concedere maggiore dinamicitŕ.

La posabilitŕ č come sempre eccelsa anche con la cloth indossata, anche se i difetti sopra mensionati richiedono molto tempo e pazienza, anche se non arriviamo ai livelli dei piů recenti EX Cloth.

Il contenuto di accessori, infine, č il minimo sindacale e comprende, oltre ai 2 volti, 3 paia di mani (pugni chiusi, mani aperte rilassate, mani aperte e inarcate), e le capigliature con o senza elmo.

In conclusione il personaggio č molto ben realizzato e completa la schiera dei generali marini, mantenedone l’alto livello realizzativo, seppur non rimanendo esente da difetti non indifferenti. La colorazione anch’essa risulta molto gradevole, oltre che assolutamente fedele all’anime. Un vero peccato la realizzazione delle ginocchiere eccessivamente delicate e della parte bassa degli stinchi, palesemente plasticosa rispetto al gambale.

Un acquisto comunque obbligato per chi vuole completare la Saga di Nettuno e che comunque nell’insieme non sfigura anche accanto alle cloth piů blasonate della serie, come Siren Sorrento o Poseidone.

Nome: Mermaid Thetis – Myth Cloth
Produzione: Bandai (Japan)
Anno di pubblicazione: 2012 (Dicembre)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 5775 Yen

Pro:
– Cloth e Totem fedelmente riprodotti
– Corpo femminile sinuoso e sensuale e visi espressivi
– Alta percentuale di metallo nell’armatura
– Ottima qualitŕ di cromatura e verniciatura

Contro:
– Ginocchiere cadenti e forse troppo grandi
– Parte bassa degli stinchi in plastica che mostra un eccessivo stacco cromatico
– Accessori al minimo sindacale

Voto Finale: 7.5/10