Dopo numerosi ritardi dovuti ai vari problemi di produzione che stanno interessando diverse ditte giapponesi di figures, a fine Marzo esce finalmente Erica Hartmann, una delle magiche ragazze della serie “Strike Witches”.
Erica va così ad aggiungersi alla numerosa collezione proposta da ALTER, tra cui Mio ed Eila, arrivando all’ottavo personaggio di questa collana (senza contare la versione limited di Gertrud).

Box dalle dimensioni generose, vista la posa a gambe moderatamente divaricate e alle varie parti intercambiabili incluse. Il design esterno della confezione si mantiene in linea con tutte le altre pubblicazioni precedenti; cambia solo il materiale usato, infatti il cartonato rigido prende il posto di quello più leggero, usato per le altre compagne (a distanza ravvicinata si può notarne la texture).
Troviamo una finestra frontale che mostra quasi interamente il prodotto, dove trovano posto anche alcune foto che mostrano le diverse opzioni che la figure permette; altre foto le troviamo poi sul retro, questa volta sprovvisto della consueta finestra.

Sfilata delicatamente dal blister sagomato e fissato ulteriormente con dei gancetti per garantirne maggior sicurezza, basterà prendere il perno in metallo e infilarlo alla base circolare; di conseguenza basterà infilare tale perno al foro presente sulla gamba di Erica, che rimane così ben bilanciata sulla base.
Al momento la vediamo nella prima opzione, che troviamo già pronta una volta estratta dal box, come sempre scolpita con attenzione nei più minimi particolari, e un character design molto fedele a quello della serie animata.
Tale lavoro è frutto della collaborazione di 3 scultori: troviamo l’inconfondibile mano di Mumei, artista che ha realizzato numerose Strike Witches di Alter e non solo; Aketagawa Noboru, altro artista della ditta, che ha probabilmente donato l’aspetto fanciullesco al personaggio; e per ultimo Yamamoto Youhei che, viste le sue opere, si è sicuramente concentrato sul mecha-design della Strike Unit.

Erica arriva senza il fucile MG42 attorno al busto, infatti la giacca in pelle nera presenta un piccolo foro circolare sul colletto, dove verrà fissata la cinghia dell’arma.
Sul retro troviamo una piccola sagoma quadrata, che serve per infilare il sostegno trasparente del fucile, in modo da tenerlo fermo alla figure, senza che subisca oscillazioni pericolose per la verniciatura.
La giacca, per imitare il tessuto particolare, ha una rifinitura lievemente lucida, dalla colorazione corposa e omogenea, dove si possono comunque vedere i dettagli scolpiti, come le varie cuciture o lo stemma argentato posto all’altezza del seno, scolpito in rilievo con cura, anche se poi verrà coperto dalla cinghia.
Come per tutte le ragazze, anche Erica possiede una Strike Unit personalizzata, dalla colorazione mimetica che gioca sulle tinte grigia, nera e gialla.
Grande lavoro di scultura, molto precisa in ogni piccolo particolare, tra linee leggermente incavate e sottolineate da una colorazione nero-lucida; numerose le decorazioni e anche la combinazione di diversi materiali, che si fondono con scultura e colorazione in modo da formare un lavoro complessivamente eccellente.
Si noti un altro particolare di grande rilievo: le gambe sono realmente inserite nelle parti metalliche, lasciandole ben sagomate con i giusti spazi vuoti e quindi evitando di formare un blocco di PVC pieno.
Sono incluse, come sempre, 2 eliche di ricambio da applicare sfilando l’estremita della unità, e cambiando così da “eliche in funzione” a quelle ferme.

Il volto anche qui presenta un’ottima lavorazione, con piccoli piacevoli particolari come ad esempio la bocca incavata o le palpebre leggermente in rilievo.
Forse potrebbe sembrare scontato, ma in realtà non sempre le bocche vengono scavate nel blocco del volto, soprattutto con una grande meticolosità come in questo caso.
Le labbra inoltre hanno una sottilissima rifinitura lucida per dare un tocco di realismo.
Il design della serie è riproposto egregiamente, sia nella fisionomia del volto, ma anche nella decorazione della pupilla, realizzata senza alcun difetto.
La chioma compatta è composta in 2 parti assemblate, dove tutte le piccole ciocche separate una ad una sono scolpite con precisione, senza spiacevoli o evidenti residui.
La colorazione è come sempre ben coprente, specie le zone di colore nero che, come sappiamo, in questo “sostituiscono” le classiche orecchie; Erica infatti è l’unica Strike Witches a cui, una volta abilitati i suoi poteri, non spuntano le orecchie sulla testa, poichè semplicemente intercambiate con questa colorazione nera.

Incluso nella confezione c’è un foglio con le varie istruzioni di montaggio, molto utile in questo caso perchè la figure dispone di numerose parti intercambiabili, per poterla appunto esporre in 2 varianti.
La base riprende perfettamente lo stile delle precedenti pubblicazioni, di colore azzurro e con in basso a destra elencate le caratteristiche del personaggio, delle Strike Unit e dell’arma impiegata.
Il sostegno della figure è dato appunto da questo perno in metallo dalla particolare forma cilindrica, che permette di far ruotare la figure su sè stessa a proprio piacimento, una volta infilato nel foro presente nella gamba, proprio perchè è sprovvisto di una sagoma quadrata.
L’arma da fuoco ha un particolare perno in plastica trasparente, che permetterà di agganciarlo alla schiena di Erica, qualora si voglia esporre la figure con il fucile a tracolla; per usare la seconda opzione, è disponibile un pezzo di ricambio senza il perno, in modo da far imbracciare l’arma alla combattente magica.
Per questa variante è disponibile anche una seconda cinghia modellata in modo differente, che si incastra in un piccolo spazio del fucile.

Con le parti intercambiabili incluse nella confezione che abbiamo potuto vedere poco più su, possiamo esporre la giovane Erica in una seconda opzione, meno combattiva e più solare e furbetta, caratteristica inconfondibile del personaggio.
Alter ha deciso di includere un secondo busto intero, contrariamente a come si poteva pensare (quindi con braccia e testa intercambiabili); questo si può notare se si guarda con attenzione le foto ufficiali, dove l’altezza delle spalle risulta diversa.
Sfilato il primo busto all’altezza della vita, troviamo una sagoma rettangolare dove poter infilare il nuovo corpo; prima di fissarlo alle gambe è consigliabile montare il fucile alla figure.
Come si è potuto vedere dalle foto precedenti, basta sfilare il caricatore dal corpo principale, così da averlo senza il perno in plastica; viene cambiata anche la cinghia, che si fissa negli stessi punti di quella precedente, che non viene indossata dalla ragazza, ma rimane svolazzante.
Prima di fissare la cinghia nell’impugnatura, è consigliabile prima fissare il fucile al nuovo braccio, che si può staccare dal busto; una volta infilato e agganciata la seconda estremità della cinghia, si può reinserire l’arto e di conseguenza il busto alle gambe.
Ecco qui pronta la seconda opzione proposta per Erica, contraddistinta da un simpatico sorriso, mentre fa il saluto militare, enfatizzato dal cappello in pelle nera posto sulla testa.

Anche questo volto è realizzato con perfezione, forse anche più del primo che abbiamo esaminato; la bocca è incavata ma presenta una piccola decorazione in modo da imitarne la dentatura.
Nonostante la posizione militare, Erica smorza la situazione (come sempre), grazie a questo sorriso accompagnato dal suo strizzare l’occhio, il tutto per sottolineare il carattere vispo, allegro e spensierato della ragazza.
Il berretto, fissato alla testa, è scolpito attentamente nei minimi dettagli e proposto con la medesima colorazione della giacca in pelle.
Anche qui la capigliatura presenta le estremità nere e tutte le varie ciocche sono sempre scolpite in dettaglio, senza evidentissimi difetti.

Erica Hartmann 1/8 di ALTER si guadagna meritatamente un posto vicino alle sue compagne di battaglia precedentemente pubblicate.
Nonostante i vari problemi di produzione, Alter riesce a distribuire una figure di alta qualità, che presenta sì qualche difetto (crosticine, sbavature), ma comunque trascurabile, ricordando che rimane comunque un prodotto di massa.
Pertanto pare che, dopo i recenti problemi di produzione visti anche con la figure di Milla, la ditta si sia ripresa e stia tornando ai suoi standard di altissima qualità.
Inoltre, la figure di Erica è impreziosita ulteriormente dalle varie parti intercambiabili, specie il secondo busto che va quasi a formare una doppia figure.
Oltre a questo, presenta una grande varietà di rifiniture rispetto alle altre Strike-girls, e anche numerosi materiali che compongono tutti gli accessori, tra cui le Strike Unit che rimangono sicuramente una realizzazione di alta precisione e fedeltà, componente sempre presente in questa linea di figure, conosciute per il loro aspetto “inusuale” (per chi non conosce la serie), ma che comunque riescono oggettivamente a farsi apprezzare grazie alla componente mecha eccelentemente riprodotta.

Nome: Erica Hartmann
Produzione: ALTER (Japan)
Scala: 1/8
Anno di pubblicazione: 2013 (29 Marzo)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 9240 Yen

Pro:
– design fedele alla serie;
– scultura dinamica e priva di evidenti difetti;
– colorazione corposa e realizzata con diverse rifiniture;
– doppio busto intercambiabile.

Contro:
– le braccia e le teste non sono intercambiabili, diminuendo la possibilità di variare le pose, viste le potenzialità date dalle numerose parti;
– il cappello è fissato alla testa;
– qualche lievissima impurità.

Voto Finale: 9/10