Abbiamo già recensito lo Spazer Set comprensivo di Grendizer Anime color, ma in questo articolo ci occuperemo dell’edizione del singolo disco, in vendita separatamente dal robot, così da analizzarlo in maniera più dettagliata.

Tutti i fan attendevano con trepidazione questo accessorio fondamentale e Bandai ha infatti deciso di produrre anche il singolo Spazer da accoppiare al Grendizer uscito parecchio tempo prima e recensito sulle nostre pagine.

La scatola si presenta completa di brown box, come avvenuto anche per il set completo, e il design grafico è naturalmente identico, anche se ovviamente mancano le illustrazioni del Grendizer.

Due blister ospitano tutti i pezzi del disco, gli accessori, le mani complementari del robot e un sacchetto che contiene lo stand espositivo.

Già al tatto possiamo apprezzare la solidità di questo Spazer, nonostante sia realizzato interamente in plastica; il peso non è indifferente, dovuto evidentemente alle dimensioni generose, molto vicine a quelle del fratello maggiore della linea Soul of Chogokin, e comunque ben maggiori del più diretto antagonista della HL-PRO della linea metaltech, di cui rimandiamo le immagini comparative alla recensione precedente.

I fori alla base del disco permettono di agganciare i perni snodati (ce ne sono due) in qualsiasi punto, in modo da poter esporre il modello con l’inclinazione che si preferisce.

Nella parte inferiore possiamo apprezzare una serie di pannellature che ne rendono meno “monotona” la superficie.

L’aggancio delle ali è un’operazione piuttosto delicata, poichè richiede una certa forza e al contempo una delicatezza tale da non rischiare di spezzare il disco alla base delle ali stesse: sarà necessario infatti premere alla base delle ali mentre si spinge dalla parte alta verso il basso, cosa non proprio agevolissima data la superficie particolarmente liscia del disco. Il risultato è però particolarmente appagante, vista la precisione degli incastri e dell’angolo perfettamente mantenuto dalle estremità alari.

Riprendiamo anche in questo articolo la soluzione tecnica utilizzata per l’aggancio dei dischi rossi sulle ali: le estremità di queste ultime presentano delle feritoie che devono essere allineate con quelle dei dischi rossi, così da permettere l’inserimento del perno orizzontale presente nei coperchi o nelle armi accessorie (le lame rotanti o i missili perforanti), presenti in coppia.

Ecco dunque riprodotte le armi più famose del Disco Spaziale di Goldrake, che da sempre sono corse in aiuto del mitico Super Robot. Va notato che le lame rotanti, quì realizzate in maniera eccelsa, sono del tutto assenti nella versione Soul Of Chogokin.

Le ali a mezza luna, che appaiono una volta inserito il robot, sono estraibili.

 

Al centro della parte inferiore troviamo tre alette apribili che fungono da stabilizzatori nel caso in cui si volesse poggiare il disco su una superficie e sono del tutto identiche alla versione SOC.

Infine l’inserimento del robot avviene dalla zona posteriore, proprio come nella versione animata: sul retro si sollevano i motori e si abbassa la parte inferiore del disco, mentre sul davanti è necessario rimuovere la parte estrema del disco per poi sollevare i portelli superiore e inferiore, quest’ultimo dotato di semi-archi che agganceranno la pancia del Grendizer.

Basta quindi posizionare nel modo corretto le gambe del robot e infilarlo dentro. Una volta richiusi i portelli sarà necessario allineare correttamente il busto (il più possibile verso l’alto) per permettere alle braccia di avvolgere il disco e far rientrare le paratie laterali dello stesso all’interno; anche questa operazione che può richiedere un po’ di pazienza se non riesce al primo colpo. Nelle foto abbiamo utilizzato il Grendizer venduto separatamente nella sua edizione standard.

Ci ripetiamo dicendo che questo Spazer è al momento, con tutta probabilità, la migliore realizzazione presente sul mercato, esente praticamente da qualunque difetto e completo di tutti gli accessori necessari e dalla resa estetica eccellente sotto tutti i punti di vista, indipendentemente dal fatto che il robot sia inserito o meno, oltre che alla realizzazione tecnica come sempre ai massimi livelli.

Ricordiamo che questo disco è assolutamente identico a quello presente nella confezione che comprende il robot, dove è proprio quest’ultimo ad essere leggermente diverso per colorazione e sculpt della testa. Ottima la soluzione di Bandai di proporre due set, sia per chi aveva già il robot e il bundle per gli altri. Ricordiamo la recensione precedente per analizzare il bundle.

Nome: Spazer – Super Robot Chogokin
Produzione: Bandai
Scala: non in scala
Anno di pubblicazione: 2015 (giugno)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 5000 yen

Pro:
– solido e compatto;
– colorazione perfetta;
– completo degli accessori necessari;

Contro:
– sola plastica.
– manca il telecomando per farlo volare…magari!
Voto Finale: 9/10