Presentiamo oggi la recensione di Roy Mustang dal celebre titolo “Fullmetal Alchemist“, serie ripresa di recente da Kotobukiya, di cui verrà rilasciata anche la figure del protagonista Edward Elric nei prossimi giorni.

La statica, edita per la linea ARTFX J, è disponibile sul mercato a partire dal 14 Luglio 2017, ed è dotata di due varianti espositive, infatti il cappotto sulle spalle può essere rimosso.

La figure arriva contenuta in un box in cartone nero, rifinito con una trama a fiamme bluastre. Sul lato frontale troviamo un’ampia finestra che permette di vederne il contenuto all’interno, mentre una seconda finestra è presente nel lato posteriore, di forma tonda con delle fiamme lungo tutta la circonferenza, per richiamare sia un cerchio alchemico, sia l’abilità distintiva del personaggio. Nei vari lati troviamo invece le consuete immagini e informazioni sul prodotto.

Una volta aperto il blister e rimosse le pellicole protettive, la figure non necessita di alcuna operazione di assemblaggio ed è subito pronta per l’esposizione. Scolpito da Shirahige Tsukuru in scala 1/8, per un’altezza di circa 23 cm, Roy Mustang è ritratto in posa di allerta, pronto a sferrare un attacco di fuoco con la sua alchimia, con sguardo attendo e deciso.

Molto interessante notare come la ditta nipponica sia riuscita ad inserire in questa riproduzione una serie di tratti distintivi della serie, ovvero il cerchio alchemico scolpito sulla roccia della base e la bandiera bruciata di Amestris; scelta che riesce totalmente nel suo intento e si rivela molto apprezzabile dal vivo.

Roy Mustang, uomo molto orgoglioso ed ambizioso, il cui desiderio è quello di diventare il nuovo “comandante supremo”, in questa rappresentazione tridimensionale viene ritratto in maniera molto fedele all’aspetto del manga disegnato da Hiromu Arakawa, con lo sguardo serio e deciso che lo contraddistingue, in particolar modo durante le concitate fasi di uno scontro mortale.

Come appena detto, la realizzazione del volto è impeccabile e riesce a trasmettere in maniera del tutto convincente l’espressione ed il carattere dell’alchimista di fuoco. I capelli sono scolpiti con cura e precisione in ogni singola ciocca, verniciati con una colorazione nera leggermente lucida, che grazie alla luce diretta, riesce a creare degli interessanti riflessi che rendono la capigliatura più convincente. Purtroppo segnaliamo qualche lievissimo segno di stampa, fortunatamente visibile solamente da distanza molto ravvicinata.

Il personaggio, conosciuto anche come l’eroe di Ishval, occupa il rango di Colonnello nell’esercito di Amestris, ed è quindi rappresentato con indosso la sua divisa ufficiale, con i vari riconoscimenti di rango.

La resa degli abiti risulta eccellente, sia per quanto riguarda la scultura di dettagli e ornamenti, sia per quanto riguarda le proporzioni e la modellazione del movimento dei vestiti a fronte della posa. Non si rilevano errori di nessun tipo, neanche nei particolari più minuti, realizzati sempre con cura e precisione.

Ottima anche la colorazione, totalmente esente da sbavature, che riesce ad esaltare la divisa del Colonnello grazie a numerose sfumature ed ombreggiature, in particolar modo sulle pieghe del vestito. Molto precisa anche nei piccoli dettagli, come le stelle sulle spalline, la catena dorata, e tutte le varie righe bianche, dettagli che non sempre la ditta ha saputo realizzare con tale cura.

In questa raffigurazione non potevano mancare i guanti indossati da Roy Mustang, realizzati con la “stoffa d’accensione” su cui è inciso un cerchio alchemico, grazie ai quali l’alchimista di fuoco è in grado di generare delle scintille che poi trasforma a piacimento in fiamme. Kotobukiya ritrae il personaggio mentre si infila il guanto destro, quello con il cerchio alchemico: entrambi i guanti sono scolpiti in maniera realistica e rifiniti con una colorazione lucida su cui è applicata perfettamente la decal rossa del cerchio.

Come anticipato in precedenza, è possibile esporre Roy con il cappotto che indossa tipicamente, il quale, senza alcun tipo di incastri o perni, va semplicemente appoggiato sulle spalle, prestando solamente attenzione a non sfregarlo sul vestito, al fine di evitare spiacevoli episodi di paint-transfer. Sebbene sia solo appoggiato, la giacca resta comunque abbastanza stabile e sicura.

Anche in questo caso la scultura di Shirahige Tsukuru convince totalmente, riuscendo a donare un ammirevole senso di movimento al cappotto, che si alza di lato come se mosso da un forte vento. Sebbene omogenea e senza imperfezioni, la colorazione, totalmente nera opaca su tutta la superficie, risulta leggermente piatta, e sicuramente poteva essere arricchita con qualche sfumatura.

La base è la ciliegina sulla torta di questa statica, che rievoca varie tematiche della serie ricreando un mini diorama che riesce ad esaltare il personaggio senza metterlo in secondo piano. Dal fondo roccioso fuoriescono le fiamme generate dall’abilità di Mustang, realizzate con una plastica leggermente traslucida, con diverse gradazioni di rosso, arancione e giallo, che riescono egregiamente a simulare l’effetto fuoco. Sulla parte posteriore troviamo i resti di un muro, su cui sono visibili alcune incisioni rimanenti di un cerchio alchemico, sopra il quale troviamo la bandiera di Amestris parzialmente bruciata durante la guerra finale contro gli Homunculus.

Molto convincente quindi anche la base, in primis grazie all’accattivante concept design, ma anche grazie all’ottima realizzazione, in particolar modo sulle fiamme. Praticamente nulla da segnalare sulla scultura, tranne nelle parti rocciose che potevano essere più dettagliate e rifinite con una colorazione più curata, che invece risulta abbastanza semplice, mentre nella bandiera sono presenti alcune sbavature sui contorni del simbolo di Amestris, che tuttavia non influiscono sulla resa finale, anche poiché situati nel retro della figure.

Per concludere, Kotobukiya rispolvera in maniera convincente una delle serie shonen più famose di cui non vi erano figure di recente produzione, lasciando ben sperare per la prossima uscita di Edward, prevista per questo mese. Il concept della statica è totalmente appagante, grazie ad una fedele riproduzione del personaggio, affiancato da una base a tema, il tutto rifinito da un’eccellente scultura e da un painting altrettanto valido. Qualche lieve imprecisione non incide su una delle migliori pubblicazioni dell’anno da parte di Kotobukiya, assolutamente imperdibile per i fan di “Full Metal Alchemist“.

Nome: Roy Mustang ARTFX J
Produzione: Kotobukiya
Scala: 1/8
Anno di pubblicazione: 2017 (Luglio)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 14040 Yen

Pro:
– Fedele al character-design originale;
– Ottima scultura e colorazione generali;
– Concept design convincente;
– Doppia possibilità di esposizione.
– Base a tema evocativa e scenica.

Contro:
– Qualche lieve sbavatura e segno di stampa;
– Colorazione della giacca leggermente piatta.

Voto Finale: 9/10