Tratta dall’universo immaginario di “Rakuen Tsuihou”, opera conosciuta col titolo inglese “Expelled from Paradise“, Angela Balzac è un’agente DEVA mandata in missione speciale sulla terra per scoprire, insieme a Dingo, la vera identità di Frontier Setter. Pubblicata sotto il marchio di Phat Company, viene tratta da un’illustrazione di Saito Masatsugu, nonché curatore del character-design dell’opera di origine, scolpita dalle mani sapienti di Abira affiancato da Maimocchi per quanto riguarda invece la produzione colore.

Disponibile sul mercato a partire dal 27 giugno 2016 in tiratura standard, viene prodotta in scala 1/7 sviluppando soltanto 14.5 cm di altezza per via della posizione china nella quale è ritratta. Custodita in un box dalle dimensioni contenute, 24 cm x 22 cm x 17 cm, il design a primo impatto è del tutto pulito ed in linea con il prodotto al suo interno. Completamente bianco con stampe in acquamarina, sono presenti delle fotografie di Angela ripresa da diverse angolazioni; tuttavia l’agente DEVA è ben riconoscibile all’interno del box grazie alle diverse finestre poste sulle diverse fiancate della confezione, visibilmente ben custodita all’interno del blister insieme alle altre componenti.
Nonostante l’estrema semplicità con la quale la figure va esposta, sono comunque presenti all’interno anche delle illustrazioni di montaggio, che mostrano semplicemente come posare Angela sul capo della sua data form.

L’agente Balzac viene ritratta in ginocchio; anziché poggiarsi sul sedile del suo Arhan, Phat Company ha deciso di incorporare in modo simpatico e del tutto riuscito la versione data form; anche Frontier Setter è presente nella stessa versione, ritrovandosi insieme ad Angela in quel particolare momento, e viene rappresentato semplicemente dal cappellino rosso con una “F” bianca stampata sopra. Nonostante le sue minute dimensioni, la data form appare ben strutturata e riuscita: ideata con diversi punti di snodo, questi permettono grande mobilità a testa, capelli e braccia. La colorazione è stesa in maniera uniforme, anche della tuta futuristica, andando a ricalcare fedelmente quella che Angela vestiva in quel particolare momento della storia; le piccole linee sono incise e colorate di nero, non soffrendo comunque di sbavature di colore. Purtroppo però sono visibili alcuni segni di stampa, in particolare appena visibili sulle braccia.

La base è un semplicissimo quadrato bianco leggermente rialzato con sopra stampato il logo di “Rakuen Tsuihou: Expelled from Paradise“, con delle linee colorate di  acquamarina che riprendono il tema disegnato sul box del prodotto.

Come già accennato in precedenza, la statica va semplicemente posata sul capo della data form; il cappellino può essere collocato a piacimento sulla base. Si può notare in ogni caso quello che, potenzialmente e per i più pignoli, potrebbe essere un piccolo errore di progettazione; Angela non posa infatti sulle ginocchia, ma bensì sul bordo delle calzature e delle scarpe futuristiche. Il particolare non intacca però la statica e la sua armonia generale che, contrariamente da quanto fatto notare, risulta ben riuscita e molto piacevole alla vista, sebbene risulti leggermente innaturale e probabilmente poco realistico.

Il volto è particolarmente somigliante all’artwork di origine; ad eccezione delle labbra, che non godono esattamente di un’accurata lavorazione poiché la linea di demarcazione appare leggermente sbavata. Tuttavia questo non compromette negativamente l’intero volto di Angela in quanto a somiglianza col character-design, nonostante difficilmente la si vede sorridente e rilassata durante la proiezione del film.

I lunghi capelli sono raccolti in due code laterali, racchiuse da due stelle in acquamarina realizzate in PVC trasparente e leggermente opaco, soffrendo purtroppo di qualche segno di stampa. La lunga chioma è realizzata in modo soddisfacente e ricalca fedelmente l’artwork di Saito; forse la tonalità scelta non imita perfettamente il biondo di Angela, ma appare più scura di quanto non dovrebbe essere. Nonostante questo le sfumature e la scultura generale appaiono ben realizzate; purtroppo, l’intera capigliatura soffre di diversi segni di stampa ed impurità diffuse, in particolare in prossimità di piccoli ciuffi e della frangia.

La tuta futuristica gode di diversi usi di materiali e di finiture, giocando con l’eterogeneità delle diverse componenti di cui essa gode. Una finitura opaca è stata stesa laddove era necessario emulare le diverse componenti in plastica della tuta, con varie striature peculiari incise accuratamente su di essa; una leggera sfumatura grigia più chiara è stata applicata con cura specie sui guanti, ben scolpiti, che rivestono in modo eccelso l’anatomia delle mani dell’agente DEVA. Fedele è il retro estremamente complesso della tuta, dove i piccoli intagli sono stati incisi con estrema precisione e minuzia che sicuramente non lasceranno indifferenti.

La tuta bianca non lascia spazio all’immaginazione mettendo ben in mostra le generose curve di Angela; quest’ultima compare completamente lucida e forse più affine con quella vestita originariamente nel lungometraggio dall’agente DEVA. Non mancano le sfumature più scure collocate in parti strategiche, utili ad esaltare i particolari più insiti dell’intera scultura. Infine sono riproposte altre applicazioni, oltre che sulle calzature, in PVC trasparente in acquamarina, semplicemente realizzati, che spezzano la monocromia della divisa e donando un tocco di luce non indifferente all’intera statica.

Purtroppo anche qui sono presenti diversi segni di stampa sui vari elementi e diverse impurità; sulle mani inoltre sono evidenti delle leggerissime sbavature di colore.

In definitiva quello che lascia di più l’amaro in bocca di questa pubblicazione è la carenza di un controllo qualità efficiente, soprattutto su un prodotto con alle spalle un mese di ritardo di uscita sulla propria tabella di marcia. Phat Company ha dimostrato di essere ancora acerba in questo tema: malgrado le ottime aspettative, rispondendo in modo reattivo ed eccelso alla domanda, è scivolata però su errori del tutto superficiali e grossolani, che potrebbero essere facilmente raggirabili con po’ più di vigore e di impegno da attuare prima del rilascio del prodotto al grande pubblico.

Nonostante questo si può affermare di ritrovarsi difronte alla statica più somigliante e fedele al character design presente sul mercato. Assolutamente apprezzabile è l’aggiunta della versione in data form e di Frontier Setter, che risultano ben amalgamati nel contesto generale senza distogliere troppo l’attenzione dalla statua principale.

Immancabile per ogni fan di “Expelled from Paradise”, che sicuramente non resterà indifferente difronte questa versione.

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Di seguito alcune foto comparative con la statica prodotta da Alphamax e già ampiamente recensita sulle pagine di itakon. Si ricorda inoltre l’esistenza della versione Nendoroid prodotta da Good Smile Company, anch’essa disponibile sulle pagine del sito poiché rivisitata a tempo debito.

Nome: Angela Balzac
Produzione: Phat Company
Scala: 1/7
Anno di pubblicazione: 2016 (Giugno)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 12960 Yen

Pro:
– L’aggiunta della data form e di Frontier Setter risulta riuscita e ben amalgamata con il contesto;
– probabilmente la versione migliore del personaggio disponibile sul mercato;
– somiglianza e fedeltà all’artwork di origine.

Contro:
– Diversi segni di stampa ed eccessi di plastica non rimossi;
– la tonalità dei capelli risulta meno saturata rispetto al reale colore di Angela.

Voto Finale: 8½ su 10