Celebre anche con il soprannome di Palato Divino, Erina Nakiri arriva dall’universo culinario di “Shoukugeki no Souma“, conosciuto anche col titolo inglese “Food Wars!“. Edita da Good Smile Company è apparsa per la prima volta sugli scaffali nipponici il 27 Luglio 2016. Realizzata in scala 1/8, sviluppando circa 27.5 cm di altezza comprensivi di trono e base, la giovane cuoca è scolpita sapientemente da Katsuaki Nemoto, trattandosi inoltre  dell’unica collaborazione dell’artista avuta con la ditta.

Erina Nakiri è tratta da una particolare scena della prima serie di “Shoukugeki no Souma” che la vede ritratta sul trono di Senzaemon Nakiri, suo nonno e fondatore della prestigiosa scuola culinaria, conosciuta come Toutsuki Academy, dove si svolgono le vicende dei giovani cuochi in erba. Il prodotto di Good Smile Company differisce per una diversa palette cromatica del vestito, realizzato in parte rosso e bianco dalla ditta anziché nero e giallo.

Erina arriva in un box di medie dimensioni, colorato di rosso ed amaranto con dei motivi dorati a fare da cornici alle fotografie stampate del prodotto finito: l’intero design del box è molto fine ed elegante e rappresenta in pieno il suo contenuto. La cuoca è visibile attraverso l’ampia finestra frontale ed una piccola posta sulla parte superiore del box.
Al suo interno, a parte il prodotto e le componenti confezionate accuratamente nelle plastiche protettive, sono presenti le consuete illustrazioni di montaggio.

Rimandata con un mese di ritardo dovuto ad un problema con la base, Good Smile Company ne fornisce una copia ben protetta in brown box, con una lettera di scuse al suo interno. La base è totalmente identica a quella contenuta nel box insieme ad Erina, non è essenziale al fine di esposizione della figure poiché, come verrà mostrato nel corso dell’articolo, è abbastanza stabile anche senza; infatti il personaggio sul trono va semplicemente posato su di essa.

La base di Erina consiste in un trono sul quale andrà posata ed un pavimento di velluto che sarà incastrato in una base quadrata dorata. Quest’ultima serve a dare la giusta forma alla piattaforma in cartonato, garantendo la giusta stabilità oltre a donare un senso estetico migliore e ben curato, del tutto in linea con il design del prodotto. Una delle pecche da sottolineare è il tessuto sulla base: nonostante il velluto renda l’insieme decisamente più elegante ed affine con la scena riprodotta, purtroppo quest’ultimo attira moltissima polvere, con il rischio elevato di deteriorarsi data l’impossibilità di poter agire con prodotti appositi, anche in caso di macchie, dovuto maggiormente alla presenza del cartonato interno.

Realizzata in velluto rosso, si presume che il problema principale con la base originaria non sia un problema di stabilità o di forma della stessa, ma bensì di aderenza del velluto col cartonato interno: sono visibili infatti delle bolle molto antiestetiche. Questo problema è stato raggirato con la base di ricambio, che al contrario è liscia e ben realizzata, confermando l’attenzione nel portare al cliente un prodotto esente di difetti. Si ricorda che per coloro che non hanno ricevuto la base di ricambio è sempre possibile contattare il supporto di Good Smile Company allegando le foto della base originaria per far capire il problema, dove sicuramente la ditta provvederà a mandare la sostituzione.

La vera perla di questa pubblicazione non è altro che il trono: finemente decorato e scolpito, presenta degli intarsi che vanno a ricalcare fedelmente l’artwork di origine. Inoltre la finitura dorata dona un effetto molto ricercato, presentando pur qualche lieve sfumatura sulle decorazioni dello schienale e nei bordi estremi dei piedi. Anche i cuscini sullo schienale presentano la stessa maniacale attenzione al dettaglio prestata da parte di Good Smile Company, risultando piacevoli alla vista e del tutto realistici grazie alle sfumature più scure, atte ad esaltare la forma di ogni singolo cuscino e bottone.

Il montaggio della figure è molto semplice e priva di perni di qualsiasi tipo, come già anticipato in precedenza: infatti si tratta solo di adagiare Erina sul trono e successivamente posarla sulla base. La forma del vestito della cuoca la tiene ancorata naturalmente alla sua base, ma bisogna prestare particolarmente attenzione nel maneggiare tutto l’insieme soprattutto sulla base rialzata vellutata; forse l’aggiunta di un sistema di calamite poteva donare ulteriore resistenza al prodotto dagli urti.
In ogni caso la figure risulta salda e può essere esposta tranquillamente anche senza l’uso della base in velluto, poiché non è fondamentale per la sua stabilità ma bensì è un effetto scenico accessorio.

Nella confezione era presente inoltre una mano trasparente che emula quella dell’uomo che sostiene il piede di Erina a testa china, a sottolineare la natura regale della cuoca difronte ad un umile cuoco che deve sottostare alle regole della sua sovrana. La mano va semplicemente incastrata nella scarpa grazie a delle scanalature interne impercettibili; tuttavia bisogna prestare particolare attenzione poiché il pezzo non risulta molto stabile ed alle minime vibrazioni si distacca con fin troppa semplicità dalla scarpa. Quest’aggiunta risulta del tutto superflua, nonostante vada ad esaltare la quasi comicità del momento; forse la ditta poteva adoperarsi di più pensando un sistema di ancoraggio più saldo e meno insidioso.

Erina guarda beffarda e compiaciuta la schiera di persone che l’adorano ed esaltano le sue qualità culinarie superiori, quasi annoiata mentre si sostiene la testa con il braccio sinistro. L’espressione è realizzata in modo eccelso, accentuata dallo sguardo ben realizzato e fiero: la linea delle labbra nonostante l’estrema semplicità è riuscita e non fastidiosa, risultando comunque pienamente somigliante al character design di origine.

I lunghi capelli biondi presentano diverse sfumature per emulare il più possibile la vera colorazione della chioma della cuoca; nonostante nella parte posteriore siano appiattati per agevolare il suo posizionamento sul trono, questi non perdono il loro volume e sono visibili le singole ciocche ben realizzate, totalmente esenti da sbavature e segni di stampa, mantenendo alto il livello qualitativo di lavorazione che vi è stato applicato. Sul capo porta una semplicissima coroncina colorata di oro con delle tre pietre, essenzialmente colorate, incastonate al suo interno.

Il vestito è molto semplice ma del tutto principesco: consiste in un corpetto bianco e rosso e una gonna asimmetrica, lunga sul dietro e corta davanti, che cade dolcemente e coerentemente con la posizione della cuoca. La scultura appare del tutto ben realizzata e quanto più possibile realistica, soprattutto per quanto riguarda la gonna; le pieghe risultano accentuate e sfumate nella giusta misura, ed incise inoltre del giusto spessore.
La posa è del tutto riuscita e rispecchia in pieno la personalità di Erina, mentre si erge sul trono a gambe accavallate e guarda il pubblico davanti a sé con fare beffardo. Le lunghe gambe, nonostante sia ritratta seduta, sono ben snelle e realizzate; ai piedi veste un paio di scarpe rosse con tacco molto semplici, che presentano una finitura lucida e una piccola decorazione dorata sulla parte anteriore.

L’indumento vestito da Erina è interamente bianco, quasi perlato, spezzato con degli elementi in oro come la cintura, i bordi del bustino e la collana, e con dei motivi rossi sul corpetto che aiutano ad accentuare visivamente le generose forme della cuoca che non lasciano spazio all’immaginazione. Inoltre indossa dei guanti lunghi fino all’avambraccio, decorati esattamente dello stesso colore del vestito; nonostante la loro estrema semplicità son ben scolpiti con delle piccole grinze naturali visibili e concrete.

In definitiva Erina Nakiri risulta un prodotto riuscito che accontenta la schiera di fan dell’opera di origine. Il punto forte e sicuramente di impatto è rappresentato dal trono magnificamente realizzato; forse l’utilizzo di un sistema di calamite per permettere un ancoraggio più ferreo sarebbe stato più gradito, nonostante la figure nel complesso gode comunque di buona stabilità. Si apprezza la cura di Good Smile Company nel portare al cliente un prodotto il più possibile esente da difetti offrendo una base di ricambio gratuitamente, che può essere facilmente richiesta da chi non l’ha ottenuta semplicemente contattando il supporto dell’azienda. Si penalizza invece l’aggiunta della mano trasparente poiché non è del tutto stabile ed ostica da posizionare correttamente.

Erina Nakiri - Good Smile Company - Recensione - Foto 70

 

Nome: Erina Nakiri
Produzione: Good Smile Company
Scala: 1/8
Anno di pubblicazione: Luglio (2016)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 12500 Yen

Pro:
– Fedele alla chara-design ed alla scena di origine;
– design del box completamente in linea col prodotto contenuto;
– base di ricambio ed estrema cura verso il consumatore prestata da parte della ditta;
– trono magnificamente scolpito e decorato;
– buona la qualità complessiva della colorazione e della scultura di Katsuaki Nemoto.

Contro:
– La base in velluto attira polvere;
– La mano trasparente non è stabile ed appare superflua.

Voto finale:  8½ su 10