Nel lontano 2001 Konami propose uno strepitoso action game su Playstation 2, il mitico “Zone Of The Enders”, titolo che sfoggiava una grafica spettacolare unitamente ad un gameplay fluido e gratificante, oltre che una trama intricata e spettacolari mecha; seguì un secondo episodio, Zone Of The Enders The Second Runner, titolo al quale Sentinel si è ispirata riproducendo uno dei mecha protagonisti, il modello preso in esame in questo articolo, Anubis, inserito nella linea Riobot.

Già la confezione sfoggia l’eleganza e la cura di dettagli che Sentinel ha sempre posto nelle sue produzioni e, ancora una volta, nonostante la grafica minimalista i colori ed i disegni sono delle vere opere d’arte. La scatola ha una apertura a libro che permette di osservare il contenuto attraverso una finestra trasparente, dalla quale si vede il blister in cui è alloggiato il robot, mentre un secondo blister, sottostante al primo, contiene le ali e alcuni accessori che servono all’assemblaggio delle stesse.

 

Il modello, come da tradizione della linea, è realizzato interamente in plastica, per cui, date anche le dimensioni non troppo generose (circa 18 cm), il peso non è proprio una caratteristica peculiare di questo Anubis. In compenso però, la quantità di dettagli e la perfezione delle verniciature si attestano a livelli altissimi, mantenendo lo standard della linea Riobot come sempre molto alto.

 

Altra caratteristica di punta di Sentinel, come noto, è la posabilità dei propri modelli e questo Anubis mantiene la promessa, offrendo una serie di snodi (tutti ad attrito) tale da permettere praticamente ogni sorta di posa. La leggerezza dei materiali, comunque di qualità, permette di mantenere l’attrito degli snodi sempre efficiente, anche dopo averci “giocato” parecchio come abbiamo fatto noi per realizzare le foto di questo articolo.

 

La base dei piedi può essere estratta per dare una maggiore base di appoggio, presumibilmente per migliorare la stabilità quando il robot è posato senza l’aiuto del braccio e della basetta espositiva, ma per quanto ci riguarda abbiamo comunque dovuto utilizzare la coda pieghevole (in gomma con anima in in fil di ferro, presumiamo) come terzo “arto” per non farlo cadere.

 

In ogni caso è proprio con la basetta espositiva che Anubis sfoggia tutto il suo carisma e la sua personalità, anche grazie al fatto che lo si può mantenere utilizzando il braccio snodato, rendendolo oltre tutto più vicino alla controparte videoludica, in cui i mecha erano praticamente sempre sospesi in aria. La lancia, che si aggancia tramite dei perni in plastica trasparente che simulano l’assenza di un contatto diretto tra le mani e la lancia stessa, dona una notevole imponenza e regalità.

 

Iinfine le ali, apribili, anch’esse dotate di ganci in plastica trasparente, possono essere posizionate nei modi più disparati, grazie agli snodi presenti nei ganci stessi. Da notare che le dimensioni totali del modello si espandono in maniera considerevole una volta aperte e posizionate.

 

In conclusione questo Riobot Anubis di Sentinel mantiene alto lo standard della linea, grazie alla qualità delle plastiche piuttosto solide, ad una verniciatura impeccabile e ad un livello di dettaglio impressionante, oltre che alla posabilità estrema a cui l’azienda ci ha abituati. Un acquisto consigliato per tutti gli appassionati della serie videoludica (a cui seguì anche una serie televisiva) e dei mecha relativi, nonostante il prezzo sia piuttosto alto.

Nome: Anubis – Riobot 12
Produzione: Sentinel
Scala: non in scala
Anno di pubblicazione: 2015
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 23760 yen

Pro:
– dettagli e vernici di altissimo livello;
– posabilità estrema;
– mecha molto carismatico;

Contro:
– piuttosto leggero;
– prezzo non proprio basso

Voto Finale: 8.5/10