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Eccoci pronti a recensire due dei prodotti più attesi della promettente Sentinel: Black Getter e Getter 1!

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Tratti dalla serie di OAV “Getter Robot: The Last Day” e prodotti in collaborazione con T-Rex (piccola casa giapponese produttrice di molti garage kits), questi Getter rappresentano i primi modelli contenenti metallo di Sentinel.

Già dal box traspare la cura che l’azienda mette nei suoi prodotti: minimalista e satinato, con finestra frontale chiudibile con il velcro, è costruito con un buon cartone.

I due robot sono poi dotati di pochi ma molto scenici accessori: per il Black Getter troviamo 3 paia di mani intercambiabili, il fantastico mantello posizionabile bi-colore, due Tomahawk, una catena per unire le stesse, due spike, due ganci per attaccare le accette nel pannello posteriore, il fantastico stand Sentinel e il suo adattatore.
Per il Getter 1 troviamo gli stessi accessori, escludendo la catena, le “spike” e il mantello mono-colore. Tuttavia viene dotato di due fucili e un viso aggiuntivo.

Proprio sui mantelli deve essere spesa qualche parola di elogio: fantastici nei dettagli (addirittura sfumato quello del Black Getter), con degli innesti di filo metallico all’interno che ne permettono il posizionamento, anche nelle pose più estreme!

I modelli si presentano molto eleganti, sebbene siano corpulenti proprio come nei disegni dell’anime. Le colorazioni sono fantastiche (il satinato del Black Getter, sebbene un po’ delicato, è superlativo) e precisissimi i dettagli.
Troviamo parecchio metallo (gambe, piedi, bacino e pancia) nei loro circa 16cm di altezza, per un peso di circa 450gr. Hanno dalla loro anche una notevole posabilità grazie agli innumerevoli snodi, che li rende molto d’impatto nelle scene più fantasiose.

Fantastici gli snodi telescopici sia dei polsi che dei gomiti, che non intaccano minimamente l’estetica del modello quando estesi, così come quelli del ventre e del petto. Da notare anche il piede diviso in due parti snodate e la caviglia allungabile, le quali permettono un’ottima stabilità .

Nonostante tutto, qualche piccola nota dolente è presente: come anticipato, la vernice satinata del Black Getter è abbastanza suscettibile ai graffi mentre sul Getter 1 il laccio elastico del mantello non è proprio saldissimo e rischia di sfilarsi facilmente (ma è altrettanto semplice ricucirlo per assicurarlo maggiormente).

In entrambi, per girare le braccia è obbligatorio agire sui bicipiti, rischiando quindi la rottura dell’articolazione. Gli snodi delle ginocchia non riescono a reggere completamente il peso dei modelli e i tappi che ricoprono il buco dove va inserito il braccio dello stand sono difficoltosi da rimuovere e si rischia di rovinare la vernice nel farlo.

Sul lato metallo c’è da dire che Sentinel ha utilizzato una lega più leggera o comunque con uno spessore minore rispetto ai Super Robot Chogokin di Bandai, genere al quale questi due modelli fanno riferimento.

Nonostante ciò la sensazione al tatto è superba e i due modelli mostrano tutta la cura e la passione che Sentinel mette nei suoi prodotti, amplificata poi dalla maestria dei ragazzi di T-Rex. Ci troviamo quindi davanti a due modelli veramente di alto livello e, considerando anche il costo contenuto, i piccoli difetti possono essere tranquillamente trascurati a favore della qualità e della resa estetica complessiva.

Nome: Black Getter – Getter 1
Produzione: Sentinel x T-Rex
Serie: SxT (Sentinel x T-Rex)
Scala: non in scala (16 cm circa)
Anno di pubblicazione: Dicembre 2013 (Black Getter) – Marzo 2014 (Getter 1)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 10.290 Yen

Pro:
– Dettagliatissimi e molto curati;
– Prezzo contenuto;
– Molto posabili.

Contro:
– Alcuni snodi deboli;
– Fragili in alcuni punti;
– Lega leggera.

Voto totale: 8,5/10