Verso la metà di Aprile Max Factory pubblica la sua terza statica ispirata al videogioco “7th Dragon 2020”, proponendo così l’attesa Miku Hatsune TYPE 2020, in scala 1/7 come le precedenti uscite.
Programmata inizialmente per Gennaio, Miku non delude i collezionisti che hanno saputo aspettare pazientemente, e possono così aggiungere questa maestosa figure caratterizzata dal delicato tratto di Shirow Miwa.

La figure è confezionata in un box realizzato in cartone rigido e dalla forma schiacciata e allungata, per contenere al meglio l’ampia gonna dell’abito e le inconfondibili code verde acqua, qui strategicamente staccate dal resto della scultura.
E’ inclusa anche la base espositiva, diversa dalle altre 2 fanciulle finora pubblicate, per ricalcare comunque la particolarità di Miku, che appare come personaggio non giocabile.

Dopo aver eseguito con molta cautela le operazioni di assemblaggio (che analizzeremo in seguito), possiamo ammirare questo nuovo gioiello di casa Max Factory, caratterizzato da delle dimensioni sicuramente non indifferenti e dall’inconfondibile qualità a cui la nota ditta ormai c’ha abituato.
L’opera è affidata a Shining Wizard @ Sawachika, artista che negli ultimi anni ha lavorato intensamente con Max Factory, regalandoci dei pezzi importanti e di pregiata fattura, come la recente Sallya /Tharja, ma anche il primo personaggio di questa saga, ovvero Samurai (Katanako).
La realizzazione in 3D riesce ad impersonare al meglio l’artwork originale di Shirow Miwa, a partire dalla posa, ma anche dalla particolare realizzazione delle vesti e dei capelli, il tutto esaltato da una colorazione leggera e sfumata, riprendendo così l’effetto del disegno.

Come detto, la figure di Miku necessita di un minimo assemblaggio, alla base, ma anche per la capigliatura; Max Factory decide di confezionare il personaggio con le code staccate dalla testa, in modo da evitare che le parti potessero danneggiarsi durante il trasporto.
L’aggancio è possibile grazie a dei fori sulla testa, realizzati con la stessa forma del perno che troviamo su ciascuna coda; l’assemblaggio è abbastanza immediato, anche se in diversi casi le dimensioni del perno e del foro non combaciano perfettamente, quindi risulta un po’ impegnativo come passaggio, specialmente perchè bisogna prestare molta attenzione all’intera scultura.
Il fissaggio alla base è invece più semplice e Miku può esser agganciata mediante 2 postazioni con doppio perno ciascuna, uno in plastica e uno in metallo, per sorreggere al meglio l’imponente figure, evitando rischi di danneggiamento col tempo.

Questa versione di Miku, ispirata prettamente al videogioco di origine, ha dunque una veste del tutto differente dal solito, anche se più o meno i suoi classici colori rimangono presenti.
L’abito è molto elegante e particolare, composto da un bustino rigido bianco e nero, da diversi strati di gonna di svariati colori e forme e da lunghe calze nere, che terminano con deliziose scarpine da ballerina di colore blu.
Il bustino gode di un design molto semplice ma di grande effetto, specialmente sul fronte dove la parte centrale è contraddistinta da delle pieghe verticali enfatizzate con una riga di colore più scura; ai lati troviamo dei merletti neri, ripresi anche sulla scollatura.
In vita troviamo un soffice effetto piumato di colore bianco leggermente semitrasparente, ripreso anche come fiocchi per tenere legate le code, e da lì partono le molteplici gonne stratificate, partendo da un blu-verde ben sfumato, passando poi per la voluminosa gonna bianca, fino ad arrivare a una graziosa gonnellina nera, simile a quella di Hacker, con un drappeggiato sottogonna bianco.
Ottima colorazione anche per le calze, leggermente più chiare nei punti giusti, e decorate da un bordino blu intorno alla coscia, colore ripreso poi nelle scarpe dalla rifinitura lucida, e dai diversi fiocchi che troviamo attorno ai polsi e al collo.
La scultura dell’abito è molto precisa e la colorazione sfumata e ricca di dettagli, impreziosisce anche le più piccole parti, specialmente i vari merletti.
Piccole imperfezioni sullo strato di gonna bianca (segni di stampo, crosticine) ma nulla di così invasivo.

Il volto di questa produzione di Miku è molto particolare e diverso dal solito, non solo per il design stilistico di Shirow, ma anche per la realizzazione delle pupille degli occhi.
Infatti godono di diverse sfumature azzurre e blu, abbandonando quindi la classica componente nera e donando quindi un effetto insolito ma soddisfacente. Le sopracciglia sono piccole e delicate, solamente decorate sul volto senza scultura, e del medesimo colore dei capelli.
Sempre sul volto, spicca la grande lavorazione sulla bocca, incavata e scolpita al meglio, separando le diverse parti, come la dentatura; le labbra godono di una colorazione naturale coperta da una delicata rifinitura lucida.
Grande lavoro anche sulla chioma che gode di una scultura minuziosa e ricca di dettagli; i capelli sono così scolpiti ciocca per ciocca in prossimità della testa, con una colorazione coprente. Sulla frangia invece le punte sfumano verso un azzurro semitrasparente.
Lo stesso principio viene adottato nella realizzazione delle code, dove si parte da una colorazione coprente e sfumata in più parti, tra il verde e l’azzurro, fino ad arrivare alle estremità semitrasparenti, qui però più chiare, quasi incolore.
Questa realizzazione risulta molto complessa e unisce diverse parti caratterizzate da una scultura dinamica e originale; alcune imperfezioni sono però visibili, come giunture non propriamente assemblate, ma il tutto riesce a mimetizzarsi grazie al design frastagliato dei capelli e alla posizione di questi piccoli difetti, principalmente posti sul retro della figure o in prossimità delle diverse forme curve.

Miku Hatsune TYPE 2020 di Max Factory è l’ultima aggiunta della casa per la serie “7th Dragon 2020”, scolpita finora dallo stesso artista e sempre in scala 1/7.
Finora questa collezione si è distinta per un’alta fedeltà ai disegni originali, per le imponenti dimensioni e per un’ottima qualità di realizzazione del prodotto finale; Miku conferma ancora questi tre punti e attira l’attenzione dei collezionisti per la posa teatrale e per una colorazione morbida e sfumata, quasi come l’illustrazione avesse preso realmente forma.
C’è da dire che però presenta qualche imperfezione, al contrario della prima pubblicazione di Samurai, probabilmente per l’alta complessità della chioma, sia nella scultura che nell’uso dei materiali, ma anche per la colorazione chiara degli abiti, che nel mondo del PVC sono colori spesso soggetti a piccole imperfezioni rispetto ad altri.
Nonostante qualche minuscola pecca, il prodotto rimane di un alto livello qualitativo e dal grande impatto visivo, che regala una versione totalmente differente della celebre Miku Hatsune, dall’aspetto sicuramente più elegante.
Ottima trasposizione quindi per i fan del videogioco e per quelli che amano il design stilistico di Shirow Miwa, oltre che per coloro che non si perdono nessuna produzione della beniamina dai capelli verde-acqua nata grazie a Vocaloid.

Nome: Miku Hatsune – TYPE 2020
Produzione: Max Factory (Japan)
Scala: 1/7
Anno di pubblicazione: 2014 (17 Aprile)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 11800 Yen

Pro:
– fedeltà all’artwork originale;
– scultura complessa, dinamica e ricca di dettagli;
– colorazione coprente, esente da difetti e sfumata sapientemente;
– differenti rifiniture e materiali, consoni alla parte realizzata.

Contro:
– alcune impurità e piccole imprecisioni nella scultura;
– montaggio delle code leggermente macchinoso e non perfetto.

Voto Finale: 9/10