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Da qualche anno la presenza dei super robots Nagaiani è una costante nella linea Soul of Chogokin di Bandai, che introduce sistematicamente nuove varianti, nuovi design e nuove soluzioni tecniche per i vari Mazinger&Co…
Curiosamente uno dei più importanti nemici di sempre non era ancora stato realizzato se non come figura statica in pvc per la linea Figuarts Zero di pochi anni fa.
Finalmente il colosso nipponico ha deciso di realizzarne la versione chogokin, e così ci troviamo tra le mani il nemico per eccellenza del Grande Mazinga: il Soul of Chogokin GX-110 Ankoku Daishogun (in Italia il Genrale Nero).
Grazie a Cosmic Group abbiamo l’opportunità di recensire questo modello e, come di consueto, iniziamo dalla confezione, che segue lo standard più recente della linea, in cui una scatola di solido cartone racchiude un unico blister in cui sono contenuti il modello e i suoi accessori.
Ancora una volta Bandai non ha incluso la base espositiva e il Daishogun è adagiato sulla sagoma del blister (niente polistirolo ancora una volta), protetto da un velo di plastica. Un rettangolo di cartone mantiene solidi i bordi del blister stesso.
Le decorazioni della confezione seguono il trend delle precedenti, con un fondale nero lucido sul quale troviamo la foto del Generale sulla facciata frontale e alcune caratteristiche del modello su quella posteriore.
Una volta estratto il chogokin ci accorgiamo che la solidità è ad un livello decente, mentre il peso non è particolarmente appagante, viste le dimensioni; questo perchè le parti in metallo le possiamo trovare solo negli stinchi, nei piedi e nel busto che però sembra essere vuoto e particolarmente sottile nello spessore.
Il Daishogun senza mantello mostra l’articolazione della spalla in bella vista, tale da esserci troppo spazio tra il busto e la spalla stessa, rivelando di fatto un anti estetismo eccessivo. Sarà dunque necessario montare il mantello. I fori sulla schiena preposti allo scopo sono tra l’altro anch’essi esteticamente troppo invadenti.
Il montaggio del mantello è piuttosto semplice, visto che basta agganciare i due perni sui fori sopra citati; l’incastro è particolarmente resistente, per cui nella eventualità in cui volessimo toglierlo sembra che il rischio di rottura sia abbastanza alto; nella nostra copia lo abbiamo fatto e per fortuna non è successo niente, ma suggeriamo agli utenti di non toglierlo più una volta montato.
Il mantello è realizzato in stoffa ed è bordato dal fil di ferro per cui c’è la possibilità di posarlo dinamicamente.
Naturalmente la figure sarà completa con l’agganciamento del fodero della spada sul gonnellino e della catena (in metallo) che lo lega alla vita.
Contrariamente a quanto detto sul mantello, il perno che sostiene il fodero è parecchio labile e ad ogni cambio di posa potrà capitare che esca dalla sede.
Nel complesso, una volta montati tutti gli accessori, l’Ankoku Daishogun appare molto ben realizzato nel design e la fedeltà alla controparte animata è assicurata, sia nella testa, davvero eccelsa, sia nelle proporzioni generali delle varie parti del corpo; la colorazione, per quanto sia molto ben fatta (non abbiamo riscontrato nessuna sbavatura), lascia forse leggermente perplessi rispetto alla controparte animata, visto che forse il busto e gli avambracci dovrebbero tendere più al viola che all’azzurro, ma è chiaro che nella serie originale anche i colori spesso non erano sempre costanti tra un episodio e l’altro. In ogni caso si tratta di una sfumatura a nostro avviso trascurabile e soggettiva.
La posabilità è ridotta ai minimi termini, ma riteniamo che il soggetto non necessiti di grande dinamicità. Di certo è doveroso segnalare l’articolazione del busto che sembra essere stata progettata senza il minimo impegno, giusto per farlo muovere… Piegandolo avanti e indietro, infatti, appare il vuoto interno, del tutto anti estetico; un vero peccato, come se Bandai non abbia curato a dovere l’aspetto ingegneristico di questo modello…
In generale, dunque, il Bandai Soul of Chogokin GX-110 Ankoku Daishogun rappresenta egregiamente il nemico per eccellenza del Grande Mazinga, grazie ad uno sculpt eccelso e fedele alla controparte animata, oltre che alla colorazione ottimale e precisa; il mantello posabile in stoffa aggiunge realismo e le dimensioni imponenti lo collocano sicuramente tra i nemici più importanti da avere in collezione. Per quanto la precedente edizione nella linea Figuarts Zero sia apprezzabilissima nello sculpt e nella colorazione, questo modello è pur sempre un chogokin accessoriato e snodato che va a completare il reparto Nagaiano.
Resta quindi un must per tutti gli appassionati, anche per chi possiede già modelli datati di altre aziende che però non erano del tutto fedeli, avendo ricevuto un restyling.
Nome: GX-110 Ankoku Daishogun – Soul of Chogokin
Produzione: Bandai
Scala: non in scala
Anno di pubblicazione: 2024
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 22000 yen
Pro:
– fedelissimo, è il Generale Nero;
– imponente e carismatico;
– colorazione impeccabile;Contro:
– ingegneristicamente trascurato;
– manca la base espositiva
Estetica: 10
Posabilità/Articolazioni: 6
Accessori: 6
Voto Finale: 7/10