Attesissima pubblicazione ispirata al titolo “Macross Frontier The Movie: The False Songstress”, lo scorso 19 Maggio arriva finalmente in stock la meravigliosa Sheryl Nome, prodotta in scala 1/7 dal colosso nipponico Max Factory:

000 Sheryl Nome - Macross Frontier - Max Factory recensione

Con alle spalle un ritardo pari a ben 7 mesi rispetto alla tabella di marcia (la statica era inizialmente prevista per Ottobre del 2013), l’imponente pubblicazione arriva ben confezionata all’interno di un pesante box cartonato, elegantemente illustrato con numerose immagini che ritraggono la figure da diverse angolazioni.
L’enorme confezione, di dimensioni pari a 37 x 33 x 30 cm, e con un peso complessivo superiore a 1,7 Kg, racchiude il blister in polistirolo che ospita la figure e la sua scenografica base. Il supporto orizzontale è alloggiato all’interno di un vano esterno rispetto alla figure, la quale gode di molto spazio attorno a sè, probabilmente per scongiurare al meglio eventuali danneggiamenti durante il trasporto:

Estratte dal blister le parti necessarie all’assemblaggio (meglio illustrate di seguito), l’esposizione di Sheryl si rivela piuttosto semplice ed immediata, grazie all’impegno della ditta nel far ricevere agli acquirenti un prodotto praticamente già pronto.
A questo punto è possibile ammirare la figure in tutta la sua bellezza, che riproduce fedelmente una tavola originale dalla quale trae ispirazione:

La scultura di questa fantastica pubblicazione è opera di Chieri, autore che probabilmente rappresentava l’unica scelta possibile per un progetto così ambizioso, data la sua incredibile capacità nel riproporre nelle tre dimensioni qualsiasi tipo di soggetto, arricchendolo col suo stile personale ma senza snaturarlo.
Sheryl sviluppa circa 32 cm di altezza, grazie alla scenografia che la incornicia, e da subito si apprende come l’artista sia stato capace di modellare e ricreare al meglio fisionomia e fattezze fisiche dell’amato personaggio, inserendolo poi in un contesto dal sapore particolarmente affascinante.
La chioma è realizzata con grande perizia e maestria, con numerose ciocche che si estendono ai lati del volto e dietro il capo, incastrandosi accuratamente con gli elementi scenografici che circondano il personaggio. Nonostante la difficoltà realizzativa si apprezza la grande quantità d’intarsi e dettagli, non sempre precissimi o ben delineati, ma indubbiamente superiore alla maggior parte delle produzioni, anche da parte delle ditte più competitive.
Subito sopra il capo si trova poi la riproduzione del mantello indossato dal personaggio, che gode di una modellazione tale da renderlo particolarmente realistico:

Passando al corpo,  è difficile non prestare attenzione alle fattezze fisiche dell’eroina, che Chieri riproduce egregiamente. Il busto del personaggio è vestito di un costume che lascia davvero poco spazio alla fantasia, svelando i seni prosperosi della ragazza, il suo addome e il bacino, particolarmente tondeggiante. Il tutto è inserito all’interno di una serie di elementi che compongono un costume assai particolare, con cinghie, fibbie, maniche strappate, lembi e particolarissime calze differenziate per le due gambe, che terminano in diverso modo in calzature assai singolari.
Tutto ciò è inserito nel contesto scenografico, e quindi la scultura s’incastra nei vari cavi ai quali Sheryl si aggrappa o in cui resta avvolta tra nodi, spire e altro ancora:

Passando alla decorazione, è evidente come la ditta abbia dovuto affrontare una sfida sicuramente all’altezza delle sue capacità, ma comunque impegnativa e che avrà indubbiamente messo a dura prova il processo di produzione.
La chioma appare ben sfumata e decorata, con varie tonalità di colore che tendono a sottolinearne l’egregia modellazione. Si notano quà e là impurità sparse, che però non sembrano essere di grande impatto visivo e, soprattutto, molte di queste sono eliminabili con un po’ di aria compressa o pennello a setole morbide.
Il volto appare decisamente più fedele al personaggio rispetto al prototipo presentato in fase di preordine; spiccano i particolari occhi azzurri, le sopracciglia e la bocca, accuratamente decorata per esaltare al meglio l’intarsio eseguito da Chieri.
Sul corpo si assiste ad un piacevole contrasto tra il satinato della pelle e il lucido del costume di scena, donando alla figure grande profondità e ricchezza cromatica. Spicca il bel ciondolo posto tra i due seni, elemento che dona un sex appeal innegabile, e si apprezza la grande precisione con cui sono stati rimarcati tutti gli elementi color oro, per non parlare poi delle sfumature violetto che si accostano al nero base dell’indumento:

Tra fibie, cinture, cavi e unghie delle mani, nulla viene lasciato al caso, e la grande quantità di dettagli è sicuramente enfatizzata dall’attenta decorazione eseguita su ogni singola parte.
Non ci sono difetti o imprecisioni evidenti, anche laddove la difficoltà nel raggiungere le parti si dimostri più che evidente (gli slip indossati da Sheryl, la parte interna tra le due gambe, e tutte quelle zone che rappresentano una sfida notevole per chi si è occupato della verniciatura).
Si noti poi la cura con cui il mantello è stato decorato, con l’interno rosso e l’esterno nero lucido, così come le manica sinistra, oppure le gambe, che si differenziano per abbigliamento e calzature:

La base consiste in un grande ingranaggio realizzato in materiale più pesante rispetto al resto, nel quale dovrà essere inserita la parte verticale contenente la figure.
Il perno è particolarmente grande, e per far arrivare in fondo l’elemento bisognerà far ruotare in entrambi i sensi l’elemento orizzontale, in modo da agevolarne l’incastro.
Questa difficoltà è giustificata dal fatto che, una volta montata, la figure non subirà oscillazione alcuna, poichè particolarmente stabile e aderente.
Fatto questo, si potrà procedere con la rimozione delle plastiche che tengono legate le parti a rischio, dato che il tutto arriva già incollato e assemblato.
Si noti che le pellicole sono annodate a fiocco, quindi basterà tirare il lembo giusto per scioglierli, senza intervenire con forbici o cutter, rischiando di graffiare qualcosa:

A questo punto non resta altro da fare che ammirare i fantastici incastri delle parti, sulle quali spicca il contrasto tra i cavi marroni e la finitura color oro, nonchè l’intera paletta cromatica del personaggio, che spicca all’interno degli elementi circolari, divinamente incorniciata:

Tirando le somme Sheryl Nome da “Macross Frontier The Movie: The False Songstress” di Max Factory è un vero capolavoro, una realizzazione artistica di grande rilievo, manifesto dell’incredibile superiorità della ditta rispetto alla maggior parte delle compagnie che operano nel settore.
Chieri svolge un lavoro egregio e di notevole qualità, riproducendo al meglio il personaggio e la sua scenografia, dimostrando ancora una volta di meritare la grande fama di cui gode, nonchè rappresentando una delle pochissime scelte possibili per tale progetto (probabilmente seguito dalla bravissima Nanako).
Sheryl non delude, anzi convince ulteriormente, e affascina nella sua posa sensuale senza scadere in inutili volgarità, circondata dagli ingranaggi color oro e avvinghiata ai cavi, rappresentando al meglio l’opera grafica da cui trae ispirazione, trasposta nelle tre dimensioni.
Pochi i difetti, tutti trascurabili e riconducibili alle difficoltà realizzative; se si considera poi che la ditta si è preoccupata di far arrivare a casa un prodotto praticamente pronto per essere esposto, scongiurando eventuali danneggiamenti da parte di utenti meno abili manualmente, di sicuro a discapito di una maggiore complessità nella catena di assemblaggio e confezionamento, tutto ciò è sicuramente motivo di apprezzamento nei confronti di Max Factory, che ha operato a questo garantendo soddisfazione e qualità ai suoi clienti.

Nome: Sheryl Nome
Produzione: Max Factory (Japan)
Scala: 1/7
Anno di pubblicazione: 2014 (19 Maggio)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 19800 Yen

Pro:
– scultura di Chieri assolutamente sublime;
– realizzazione di grande impatto visivo;
– decorazione all’altezza delle aspettative, priva di errori;
– figure già assemblata, che garantisce l’integrità del prodotto.

Contro:
– numerose polveri di lavorazione, in gran parte facilmente removibili.

Voto Finale: 9½/10