Apriamo l’anno con un nuovo articolo della mia rubrica! Buon 2015 a tutti!
In via del tutto eccezionale la rubrica ”L’angolo di Freddy” vi fornirà in via informale punti di vista e opinioni molto personali di Freddy, collezionista da oltre 25 anni. Per recensioni e analisi più tecniche, oggettive e con gallerie fotografiche molto dettagliate vi rimandiamo alla sezione recensioni di itakon.
Tra le pagine di un vecchio catalogo Sideshow, che risale al lontano 2005, appariva già un’immagine di questa statua, per cui si può facilmente dedurre che questo T800 Endoskeleton abbia almeno 10 anni di età. Nel sito ufficiale Sideshow viene catalogato come Terminator Endoskeleton Scaled Replica ma perdonate la mia semplicità dal momento che lo amo definire, erroneamente, Endoscheletro Premium Format dal momento che la scala 1/4 è l’elemento principale che lo caratterizza.
E’ sicuramente una realizzazione dedicata agli amanti più sfegatati del personaggio, che vogliono esporre nella propria collezione qualcosa di veramente alternativo. Molto convincente l’idea di affiancargli eventualmente la vecchia Premium Format con le sembianze del mitico Schwarzenegger. E la magica coppia può essere così esposta con indiscusso orgoglio.
La prima caratteristica di questa statua è la grande percentuale di metallo che la compone. Ovviamente non manca la classica resina che viene pur sempre utilizzata per riprodurre al meglio una bella base, il classico fucile al plasma ed alcune parti della statua.
La base-diorama si presenta molto semplice e tradizionale.Possiamo ammirare, infatti, il solito panorama apocalittico che ha colpito e devastato il nostro pianeta. Nell’ammasso di fanghiglia e resti metallici, spiccano vari teschi umani preda dell’inarrestabile scheletro metallico che sembra farsi strada senza pietà alcuna. La colorazione piatta e decisamente scura, con piccole sfumature grigiastre; rende decisamente l’idea di questo inarrestabile e lungo cammino verso la distruzione totale.
Il fucile al plasma è egregiamente riprodotto e la colorazione e le sfumature sono eccezionali. L’effetto “ferro vecchio” è ampiamente garantito. Risulta decisamente impegnativo fare impugnare l’arma dal momento che le dita dell’endoscheletro sono completamente mobili, fragili ed articolate e stentano a sorreggere il peso del fucile.
La parte inferiore della statua, arti compresi, è rigida e si fissa saldamente e con incredibile precisione alla base tramite due perni che sorreggono senza problemi il peso decisamente elevato dell’intera struttura.
La parte superiore è, al contrario, completamente snodata e permette di dare all’Endo la posa che più ci soddisfa. Gli arti superiori possono ruotare infatti di 360 gradi,così pure il bacino la cui angolazione è però limitata ad una piccola rotazione verso destra e sinistra. E’ consigliabile “maneggiare” con cura visto la fragilità e la delicatezza degli snodi.
Il classico sportellino, posto sotto il torace, funge da interruttore e ruotandolo verso l’esterno, permette agli occhi di illuminarsi di rosso. Lo sguardo del volto assume così quel tono decisamente minaccioso tipico di questa macchina da guerra.
Come per tutte le statue di una certa età, anche questa realizzazione fa sentire i propri anni e si addice ai veri amanti del Vintage. Manca, ad esempio, l’articolazione della mandibola inferiore ma soprattutto la parte posteriore è costellata di tante viti a testa svasata fuori scala che potrebbero irritare i più attenti delle proporzioni.
L’utilizzo di queste viti fuori-scala consente di unire ovviamente le varie parti che compongono il corpo ma è una scelta tecnica decisamente fuori luogo e pertanto da denunciare e da criticare.
Al contrario, ormai lo sapete bene, io rimango letteralmente affascinato da cotanta imprecisione e “superficialità costruttiva” dei tempi che furono…Volevo ricordare infatti, che nasco come collezionista dei mitici “robottoni” in metallo degli anni ottanta e questo lato del collezionismo mi ha insegnato ad essere molto tollerante e rispettoso nei confronti di qualunque realizzazione. Siete daccordo con me?
Come sempre tante foto e buona visione!