A fine Giugno, arriva sugli scaffali una delle figure indubbiamente più importanti e maestose del 2012, prodotta da Good Smile Company, della quale ne va orgogliosamente fiera.
Questa nuova versione di Saber, il servant più famoso delle saghe “Fate”, riprende lo stile delle precedenti uscite GSC in scala 1/7; questa volta però la scala è ridotta a 1/8, semplicemente perchè la nostra eroina arriverà in sella alla sua possente moto.
Vista la grandezza della moto, il box è di grandi dimensioni, molto semplice e di colore nero, con un’ampia finestra frontale per osservare interamente il prodotto.
Sfilando il blister, si può notare ancora meglio la maestosità della figure, che è ben protetta nell’involucro di plastica; ognuno dei pezzi è riposto con cura nelle sagome predisposte e la moto è inserita in un’ulteriore sagoma di plastica non fissata al resto del blister.
Una volta estratte con cura le varie parti dal blister, Saber e pure la sua Yamaha V-MAX hanno bisogno di un accurato montaggio; non che ci siano molte parti da assemblare, ma il tutto richiede particolare attenzione, in modo da posizionare la figure nel modo più adatto.
Infatti nel box sono incluse delle istruzioni abbastanza chiare, se non fosse che sono in giapponese; la cosa personalmente mi stupisce un po’, in quanto le ditte sanno che i loro prodotti verranno esportati, ma nessuna di esse pensa a tradurre le istruzioni che a volte non sono del tutto chiare.
Ad ogni modo, dopo questo piccolo appunto, passiamo alla visuale a 360° della figure già montata.
Si può notare da subito come la figure nel complesso, sia per la base che per la spada sfoderata, occupi un notevole spazio, ben maggiore delle precedenti uscite in scala più grande.
La scelta di passar alla scala più piccola è molto discutibile, in quanto si va come a “spezzare” quella stupenda serie di Saber scolpite quasi tutte da Kawahara Takayuki (come anche questa versione); ma giustificata sia per le dimensioni che per il costo della figure che, in scala 1/7, sarebbe stato maggiore.
Questa nuova versione tratta da “Fate/Zero”, vede la bella e agguerrita Arturia in una veste molto mascolina all in black, composta da pantaloni, camicia (qui con sfumature viola perlate dal dubbio gusto), gilet e sopra una giacca che svolazza per il movimento creatosi dalla frenata brusca della moto.
L’unico tocco femminile, se così vogliamo chiamarlo, è dato da questi eleganti mocassini marrone con un leggero tacco, che tra l’altro spiccano anche per la rifinitura lucida.
Le mani, entrambe coperte da guanti neri, sono scolpite in modo da posizionarle una sulla manopola del manubrio e l’altra mentre brandisce la spada.
La prima in particolare, ha un sistema di rotazione, che facilita la posizione sulla moto; senza questo accorgimento, sicuramente posizionarla sarebbe stato molto più difficile di quello che già è, e forse anche impossibile.
L’altra mano che regge Excalibur è invece fissa e per infilare la spada, bisogna togliere con cura il cerchio d’oro posto alla fine del suo manico.
La base è di forma ovale, come le altre Saber GSC, e riproduce l’effetto asfalto in modo impeccabile, grazie anche ai frammenti sparpagliati provocati dalla rottura di esso per via dell’improvvisa sgommata, della quale si vede una lieve traccia sulla base realizzata con una colorazione scura.
Questo tratto scuro copre bene uno dei perni in metallo su cui poi si andrà a fissare il piede sinistro di Saber.
Sulla base è riposto il logo della serie Fate/Zero, in rilievo e con colorazione metallica.
Come detto, il prodotto in sè non ha bisogno di grande montaggio infatti, una volta tolta la moto dalla sua sagoma di plastica protettiva, basterà fissare i due pedali su ambedue i lati.
La moto poi verrà fissata alla base mediante il perno in metallo, che andrà a infilarsi nel foro della ruota posteriore.
La parte anteriore della moto invece può roteare lievemente, in modo da posizionare la ruota nella piccola sagomatura della base.
Prendendo in mano il veicolo, si può già notare come sia bello massiccio e realizzato con una moltitudine di materiali diversi e azzeccati, ma soprattutto, osservando attentamente, si riesce ad intuire l’enorme lavorazione a livello scultoreo per riprodurre nel miglior modo realistico la moto.
Già di per sè, scoprire che il manubrio si può girare, è una gran cosa, ma vedere poi che le ruote e il sellino sono in gomma e non in plastica, è un valore aggiuntivo.
Il sellino poi è flessibile e morbido, in modo da adattarsi al posizionamento di Saber.
Passiamo ora alla vera protagonista (anche se un po’ trascurata) del prodotto: Saber!
Come già detto, la versione “Zero” di Saber la vede con questa suit nera, molto mascolina ma comunque con alcuni accorgimenti lievemente femminili, come l’aderenza degli abiti in alcuni punti per esaltare le sue modeste curve.
La scultura qui è impeccabile. Forse la parte migliore (a livello qualitativo) di tutta la figure, tenendo in considerazione anche la moto.
Infatti l’abito è privo di particolari difetti e la scultura è liscia e pulita; forse solo qualche difetto di colorazione (almeno in questa copia) nella parte viola-perlata dei calzini.
Colore che ho personalmente già criticato, in quanto Saber indossa una camicia dalla tonalità grigio-marrone scuro, e non viola, ma soprattutto non dall’effetto perlato.
Una “classica” esagerazione di GSC che tende sempre a fare “troppo”, ma che comunque il colore differente era già stato presentato così nelle immagini ufficiali dei preordini.
Per quanto riguarda l’effetto perlato che indubbiamente non fa parte del personaggio, aiuta a mascherare il colore di base grazie ai giochi di luce.
Vista la posa e comunque l’effetto globale entrambi agguerriti, anche l’espressione del volto riprende questo concetto. Saber infatti ha un’espressione forte e combattiva, caratteristica principale (ma non unica) del personaggio.
I suoi occhi verdi trasmettono potenza, non perdendo comunque la regalità che la contraddistingue.
E’ molto presente qui la scultura di Kawahara Takayuki, che ha un design particolare e a volte quasi realistico, ed è infatti per questo punto che non è fedelissimo alla serie e al design originale, soprattutto nella scultura dei capelli che qui è divisa in ciocche sottili.
I capelli ahimè sono il punto debole della statica, infatti mostrano numerosi difetti come croste o evidenti giunture degli stampi.
Ciò dimostra che, come spesso accade, Good Smile Company, nonostante gli standard qualitativi elevati e gli ottimi prototipi di partenza, può sbagliare su quei prodotti che potrebbero esser i migliori (vista l’enorme pubblicità dedicata a questa Saber), confermando uno dei suoi punti deboli, ovvero proporre prodotti finali non perfetti come i prototipi presentati nei preordini, diminuendo così la fiducia del cliente.
Ed è sicuramente un errore molto pesante su questo prodotto, specie vedendo con che cura è stata realizzata la moto; ciò denota una maggior cura sulla produzione del veicolo e non sulla vera protagonista, cioè Saber.
Saber & Saber Motored Cuirassier è sicuramente uno dei prodotti di punta dell’anno 2012 e probabilmente della ditta stessa.
Good Smile Company ha presentato e pubblicizzato un ottimo prodotto, che dimostra la grande capacità di scultura, ricerca dei materiali idonei ad ogni specifica parte, e come sempre un’ottima predisposizione a creare pose dinamiche e di grande impatto visivo, che sicuramente è uno dei suoi punti forti che spesso la fanno preferire ad una delle sue degne avversarie, come Alter.
Nonostante questo, dopo aver superato il grande impatto, si può notare ahimè che GSC ha spesso dei problemi nella produzione e controllo qualità finale del prodotto.
E’ un vero peccato che un prodotto così importante abbia degli errori così grossolani, specie da una delle ditte migliori in circolazione dalla quale, visto anche il prezzo, ci si aspetterebbe una maggior cura.
Nel complesso rimane comunque un ottimo prodotto di alto livello, che ha dimostrato una grande sapienza soprattutto nel campo della scultura.
La decorazione e la scelta dei materiali con le varie e giuste rifiniture, hanno saputo dare alla statica un grande effetto realistico.
Un pezzo più unico che raro, immancabile per i fan di Saber, ma che comunque potrebbe appassionare anche i collezionisti che non amano il genere, grazie alla curatissima parte meccanica della moto.
Nome: Saber & Saber Motored Cuirassier (da Fate/Zero)
Produzione: Good Smile Company (Japan)
Scala: 1/8
Anno di pubblicazione: 2012 (27 Giugno)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 13800 Yen
Pro:
– riproduzione fedele della moto, con attenzione ai dettagli dove scultura e scelta di materiali donano un perfetto realismo al veicolo;
– ottima la scultura degli abiti di Saber, che ricreano un perfetto senso di movimento.
Contro:
– piccoli difetti presenti in ambedue i pezzi, specialmente su Saber (capelli con crosticine), e ciò denota che la ditta ha preferito concentrarsi maggiormente sulla moto e non sul personaggio principale;
– nel complesso il montaggio della figure è lievemente complicato, specie il piede che tocca terra, che rimane leggermente alzato sul perno.
Voto Finale: 9/10