Siamo ormai in piena Estate e tra Comic Con, Wonder Festival e Ani-com l’atmosfera è proprio calda! Torno quindi, dopo un breve periodo di pausa per i suddetti eventi, ad esplorare insieme a voi il mondo del collezionismo con L’angolo di Freddy. Oggi un pezzo particolare…pronti?
In via del tutto eccezionale la rubrica L’angolo di Freddy vi fornirà in via informale punti di vista e opinioni molto personali di Freddy, collezionista da oltre 25 anni. Per recensioni e analisi più tecniche, oggettive e con gallerie fotografiche molto dettagliate vi rimandiamo alla sezione recensioni di itakon.
Dunque, prendiamo un cappello, aggiungiamoci una faccia dallo sguardo poco intelligente e completiamola con un corpo tozzo e con delle gambe piuttosto corte. Ecco, questo è proprio un individuo medio, di statura media, di cultura media, d’intelligenza media. Insomma un individuo come mille altri, uniti però da un comune interesse: le donne!
Il Sig. Rossi nasce nel 1960 ed è un personaggio immaginario creato dall’animatore e fumettista italiano Bruno Bozzetto. Il Sig. Rossi, attraverso una serie di cortometraggi prodotti in collaborazione con Maurizio Nichetti e la direzione artistica di Guido Manuli, rappresenta né più né meno l’italiano medio dell’epoca, in un paese che vive un boom economico senza precedenti, ma dove si iniziano a notare i primi inconvenienti del progresso: solitudine, mancanza di comunicazione, lavoro eccessivo, inquinamento, alienazione e nevrosi.
L’italianissima Infinite Statue omaggia nel 2007 questo personaggio senza tempo e così dannatamente attuale, con una celeberrima realizzazione completamente in resina, dall‘altezza di circa 30 centimetri e dal peso di circa 2 chilogrammi per un totale di soli 338 esemplari al mondo.
La piccola statua è decisamente ironica, colorata e se vogliamo piuttosto simpatica e ci presenta il personaggio apparentemente divertito e sorridente più che mai in un atteggiamento scherzoso e piuttosto impacciato a causa dei “piedoni” completamente divaricati e dalla postura volutamente inusuale. Il montaggio della scultura è piuttosto semplice dal momento che corpo e base sono scolpite in un unico pezzo di resina piena e l’unico elemento da assemblare è la sola mano destra che impugna il grande e classico cappello, nel rispettivo braccio destro. Le due parti combaciano perfettamente una volta accoppiate e la linea teorica che le unisce è praticamente invisibile.
La statua è sicuramente ben proporzionata ed assolutamente fedele al carismatico ed impacciato personaggio e colpisce decisamente per l’ottima realizzazione scultorea che ripercorre i tipici e buffi lineamenti del Sig.Rossi. Assolutamente semplice ma ottimamente realizzato, il lavoro di pittura cattura con stupore il nostro sguardo divertito, grazie all’acceso abbinamento di colori che non infastidisce ma che risulta, al contrario, alquanto gradevole. La base, molto semplice, è di forma circolare e riporta a caratteri cubitali, piuttosto fumettosi, il nome del sig.Rossi. I colori sono decisamente sgargianti e la buona combinazione di rosso e giallo dalla tonalità piuttosto accesa, risulta sicuramente vincente ed assolutamente in tono con la colorazione generale della statua.
Il piccolo corpo, dalla forma regolare quasi schematica, è decisamente azzeccato. La faccia enorme e divertita ci invoglia ad abbracciare e coccolare il personaggio con le nostre mani dal momento che lo sguardo ci trasmette letteralmente dolcezza e tenerezza. Le forme ed i contorni del corpo e del volto, benché semplici, elementari ed appena abbozzati come le orecchie ed il naso, sono stati perfettamente scolpiti e ricreati. L’ottimo lavoro di pittura, priva volutamente di sfumature, esalta decisamente la piccola statua anche se dobbiamo lamentare una sola e leggera sbavatura di colore tra i piedi e la base espositiva. Simpatici ed efficaci i piccoli “tratti a pennello” che raffigurano la rada “peluria” di baffi e capelli. Bellissima, infine, la colorazione della pelle e la splendida tonalità rosa induce a pensare ad un volto realizzato con del materiale morbido e non certo con della fredda e rigida resina. Come accennato, l’espressione del Sig.Rossi è perfettamente azzeccata: quel sorriso leggermente abbozzato ed apparentemente ironico e divertito, nasconde in realtà tanta malinconia e tristezza ed è assolutamente facile e prevedibile immedesimarsi in questo personaggio ed amarlo fin da subito.
Collezionismo è dunque a mio avviso, sinonimo d’ironia, di colori e soprattutto di ricordi. Questa semplice ma bellissima realizzazione dell’azienda italiana, racchiude in un colpo solo questi tre fondamentali aspetti. Il Sig.Rossi ci riporta indietro nel tempo ma è anche così “maledettamente” attuale. Il Sig.Rossi è l’uomo comune che nulla può contro le avversità della vita.
Come sempre alcune foto e buona visione a tutti voi!