Gli anni ’80, ricchi di eventi importanti positivi e negativi che hanno condizionato il mondo, sono stati un periodo florido, ma anche oscuro con un clima di violenza, attentati e guerre che hanno segnato questo periodo storico.

Il cinema in quegli anni rispecchiava a pieno questo stile di vita e le grandi Major non si facevano scrupoli a registrare le proprie pellicole con il marchio 18+, tutti gli stereotipi negativi venivano esaltati: gli attori fumavano, bevevano, il sangue e la violenza erano all’ordine del giorno le pallottole venivano consumate a quintali. Evidenziavano, soprattutto le pellicole americane,la grandezza e l’imponenza di veicoli, armi ed edifici, erano politicamente scorretti arrivando a sbeffeggiare il sistema politico e commerciale.

Nel 1987 un film diretto da un europeo, Paul Verhoeven, che riesce ed esternare tutto quello che di sbagliato c’era nella nostra societa’: Robocop.
Cupo, violento anche oltre il limite, ci presenta una Detroit in crisi dove bande di criminali si dividono la citta’ con le cariche alte che detengono il potere. Il film diventa una piccola perla del cinema di fantascienza e nel 1990 al film viene dato un seguito.

Ma gli anni ’80 sono terminati e il carisma di quei anni va scemando anche nella pellicola, il regista Irvin Kershner tenta di restare il linea con il primo, la violenza e il sangue non mancano, ma lo stile dell’Europeo Paul si sente.
Il film perde buona parte di crudelta’ e molte scene notturne, a discapito di un’ azione diurna e piu’ brillante, lo stesso Robocop si rifa’ lo smalto con una rmatura piu’ brillante che abbandona il grigio freddo del primo per un blu metallizzato elegante.

Nella prima pellicola il Cyborg si scontra con la sua nemesi , un robot candidato al posto di poliziotto di strada, l’Elemento Droide 209, nel secondo film invece se la deve vedere con con un suo simile, un Cyborg con esoscheletro metallico e cervello umano, chiamato Robocop 2.

L’errore grave fatto da OCP Omni Consumer Products e’ stato quello di inserire, come accade per Frankenstein, un cervello corrotto e deviato che deriva dal boss della droga Cain, che con la sua NUKE sta conquistando la citta’ di Detroit.

Il film esce nella fase di transizione tra effetti speciali meccanici e computer grafica, che vantera’ il suo battesimo solo l’anno successivo con Terminator 2: Judgment Day. In Robocop 2 quindi vendono ancora utilizzate le vecchie tecnologie e le creature anzi la creatura viene ancora mossa sullo schermo grazie alla tecnica dello Stop Motion.

Questa tecnica utilizzata per oltre 70 anni nel cinema, necessita la creazione di personaggi snodati, fatti muovere separatamente dal girato del regista e poi incollati su pellicola. Il mostruoso Cain Robocop 2 viene realizzato da un talentuoso effettista Phill Tippett, gia’ creatore di ED-209 e di numerose creature per film importanti come Star Wars e Indiana Jones, Jurassic Park.

Oggi grazie alla neonata Chronicle Collectibles che ha lavorato in stretto contatto con lo studio di Tippett, porta nelle nostre case la replica e non statua del cyborg Cain Robocop 2.

Andiamo quindi a vedere insieme la prima opera di questa ditta, partendo dal box, che tenendo fede all’aspetto metallico del suo contenuto, un collage di foto della statua e di immagini tratte dalla pellicola.

Aperto il box andiamo subito a vedere il prodotto, realizzato in scala 1/6, e’ assemblato da 275 pezzi, ricavati dagli stampi originali utilizzati per creare il modello fatto muovere su schermo.

Partiamo subito dalla Base di forma ottagonale riporta nella parte superiore un grigliato che forma il simbolo della OCP, e lungo tutto il bordo e’ arricchito da elementi metallici.
La colorazione precisa senza sbavature, trasmette perfettamente il senso di degrado e sporco in linea con il protagonista. Frontalmente vi e’ una targa in metallo con il nome del personaggio e la firma originale del suo creatore Phil Tippett.

CAIN! TI ASPETTO FUORI.

Andiamo ora ad estrarre il Cyborg dalla confezione, composto di sei pezzi richiede un semplicissimo assemblaggio guidato da un foglio illustrativo.
Le gambe si inseriscono grazie a due perni metallici che gli permettono di stare ben saldo alla base, successivamente grazie al foro con inclinazione guidata si fissa il tronco e di seguito le 4 braccia che si fissano saldamente grazie a perni e magneti.

Una volta completamente assemblato, il modello si erge per un altezza di 40 cm, e’ composto, come precedentemente detto, da 275 parti realizzate in resina, plastica e metallo.

Questa replica fedele in tutto e per tutto alla versione cinematografica e’ supportata da una incredibile operazione di assemblaggio, i pezzi sono tenuti insieme tramite viti e adesivo e nella totalita’ dell’opera, il lavoro e’ davvero imponente.
La stampa delle singole parti e’ molto pulita, ad eccezione di due punti che colpiscono gli arti piccoli interni con la pinza e il teaser elettrico, in cui il perno di snodo che dovrebbe permettere il movimento del braccio non stato ben definito.

La scelta della ditta di voler realizzare una versione “Battle Damage” non solo nella colorazione, ma anche nello stampo dei pezzi, e’ decisamente azzeccata, donando al personaggio un aspetto molto piu’ aggressivo e vissuto, su alcuni pezzi infatti possiamo notare delle imperfezioni volute come scheggiature, graffi e bozze dovute evidentemente dallo scontro con Robocop.

Nonostante il modello base da cui e’ tratta questa replica sia completamente snodato, la stessa mobilita’ non presente su questo pezzo, nemmeno per piccoli movimenti, quindi per noi resta una pecca abbastanza rilevante il fatto che il caricatore della mitragliatrice posta sul braccio sia in gomma, materiale che con il tempo potrebbe seccarsi e creparsi e per evitare questo va curata e lubrificata periodicamente.

Per finire su tutto il corpo sono presenti tubi, cavi e centraline realizzati interamente in metallo.

 

 

La colorazione e’ sicuramente importante in un prodotto del genere, e’ quella caratteristica che deve trasmettere credibilita’ e imponenza all’intera opera.
In questo la ditta si dimostra molto valida nella sua prima produzione, infatti, complice la colorazione prima dell’assemblaggio di buona parte dei pezzi, il painting risulta preciso e privo di particolari sbavature. Il colore steso sopra alle imperfezioni volute di ogni pezzo, accentuano ancor di piu’ il realismo e l’effetto usurato e danneggiato. Il sapiente uso delle diverse tecniche di pittura riesco a creare perfettamente l’effetto del metallo,e danno la sensazione di avere un prodotto massiccio e pesante.
Ad impreziosire il tutto, sono state applicate sulla corazza riproduzioni delle decalcomanie originali, alcune subiscono anche loro i processo di deterioramento e usura, mentre altre a causa si un effetto sporco troppo pesante vengono coperte da quest’ultimo che ne impedisce la vista.

La replica e’ accompagnata da un certificato di autenticita’ stampato su carta pregiata ed impreziosito da sticker olografico e firma autenticata del creatore del mostro Phill Tippett.

In conclusione questo primo prodotto della neonata Chronicle Collectibles centra due volte l’obbiettivo prefissato, primo, riesce a portare nelle nostre collezioni un personaggio mai realizzato prima, vista la complessita’ meccanica della creatura, la dove nemmeno ditte gi collaudate e con anni di esperienza sulle spalle hanno fallito, Chronicle ha sapientemente realizzato con il suo creatore un pezzo unico.
Secondo ci propone un prodotto decisamente sopra la media dettagliato e curato. Purtroppo tutto questo ha un prezzo, realizzare una replica ha costi ben superiore ad una semplice statua, tutto il lavoro di stampa di ogni singolo pezzo viene fatto pagare.
Robocop 2 Cain un prodotto certamente non per tutte le tasche il prezzo di vendita e’ di USD 1300,00, ma certamente non delude i temerari che voglio cimentarsi nell’impresa dell’acquisto.

P.S. Una cosa anomala ci e’ saltata all’occhio nonostante la tiratura del prodotto sia di 500 pezzi al mondo e la nostra copia corrisponde al numero 76/500; quest’ultimo presente solo nel Brown Box e non viene riportato da nessuna parte, ne sulla replica ne sulla base e ne sul box.

 

Nome: Robocop2 – CAIN
Produzione: Chronicle Collectibles
Scala: 1/6
Anno di pubblicazione: 2015
Tiratura: 500 pezzi
Prezzo di listino: USD 1300,00

Pro:
-Unica e sola versione del personaggio;
-Realizzazione decisamente sopra la media;
– Fedele al prototipo utilizzato per la pellicola;
– Colorazione precisa e senza particolari errore.

Contro:
-Il caricatore della mitragliatrice potrebbe usurarsi col tempo;
– Alcune decalcomanie sono coperte dalla colorazione;
-Qualche imprecisione su alcuni stampi.

Voto finale: 9 su 10