Ormai č un dato di fatto: ogni uscita di un nuovo film di Quentin Tarantino porta una ventata di chiacchiere, polemiche e giudizi di ogni tipo, grazie alla natura dissacrante e irriverente che lo contraddistingue da buona parte dei registi internazionali, qualitŕ che ha fatto la sua fortuna conferendogli un successo planetario e facendolo diventare icona di stile, ovviamente parlando di regia e tecnica.
Il suo amore per lo Spaghetti Western, genere di film che imperversava in Italia tra il 1964 e il 1978, č noto da sempre ed č forte fonte d’ispirazione per i suoi lavori, ma mai come nella sua ultima fatica Django Unchained, uscito nelle sale italiane il 17 gennaio 2013. Dopo aver cambiato la storia e l’epilogo dell’olocausto grazie alla magia del cinema in Bastardi senza gloria (che ha conferito un Oscar come miglior non professionist al grande attore Christoph Waltz, presente anche nel nuovo film), questa volta ci riprova con un’altra piaga dell’umanitŕ, cioč la schiavitů, andando ad analizzare uno spaccato d’America che nessuno aveva avuto ancora il coraggio di fare, il tutto condito da citazioni, amore, inganno, rabbia, strategia e naturalmente vendetta. Essendo un tema molto delicato, non sono mancate per l’appunto le polemiche e gli attacchi nei suoi confronti, sia da parte della stampa che da registi del calibro di Spike Lee (da sempre in combutta con Tarantino), accusandolo di sfruttare un avvenimento storico per puro intrattenimento e per avere un pretesto per fare un film violento. Tuttavia Tarantino ne esce a testa alta (come sempre nda) con un film eccellente e con ben 5 nominations all’Oscar, con un film che ha come scopo l’esatto contrario: dare la possibilitŕ a uno schiavo di prendersi la sua vendetta grazie alla magia del cinema.
Insieme all’uscita del film, giungono le prime notizie riguardo il merchandising, che non fanno sicuramente felici i produttori Neca. La ditta americana ha creato una serie di sei Action Doll 8 inch (circa 20cm) raffiguranti i personaggi principali Candie, Stephen, Django, Broomhilda, Butch, e Schultz. Tuttavia le polemiche si sono estese fino a loro, andando ad interferire con la distribuzione dei prodotti in questione e costringendo The Weinstein Company (ditta di produzione del film) a toglierle dal mercato. Alcune associazioni per i diritti civili come la National Action Network di Al Sharpton e la Project Islamic Hope, hanno affermato che č estremamente immorale creare “giocattoli” su personaggi razzisti, ma la ditta si difende dicendo che i prodotti sono indirizzati ad un pubblico di collezionisti sopra i 17 anni e che quindi č logico che non sarebbero utilizzate da bambini per puro scopo ricreativo.
Questo avvenimento ha fatto salire il valore delle Action Figure alle stelle, con prezzi da capogiro: ad esempio alcuni venditori su ebay sono arrivati a vendere l’intero set a $6000, mentre le aste per i singoli pezzi aumentano a vista d’occhio. Di seguito le foto delle doll in questione.
Dall’altro lato della medaglia troviamo Enterbay, che ha annunciato e mostrato le Action Doll in scala 1/6 di Django (Jamie Foxx) e Calvin Candle (Leonardo Di Caprio), in uscita a Maggio 2013 al prezzo di circa $199 l’una, che rientrano a far parte della loro linea Real Masterpiece. A questo punto ci viene da chiederci se anche questi prodotti faranno la stessa fine. Naturalmente ci auguriamo di no, visto la qualitŕ e la fattura che contraddistingue la ditta asiatica.