Una serie televisiva del calibro di Doctor Who non poteva certo esaurirsi con un solo articolo, ed infatti eccoci qui con la seconda parte dell’itakoFocus dove approfondiremo sia l’analisi dei personaggi che i giocattoli dedicati al telefilm, con un occhio di riguardo ai nostri articoli preferiti: dolls, action figure e statue.
Solo Dottore, grazie.
E’ infatti solo questo il suo nome, Dottore. O meglio, il suo nome reale è un segreto dal cui mantenimento dipende la sua stessa esistenza. Se però il suo nome è restato sempre lo stesso, nel corso degli anni (grazie allo stratagemma della rigenerazione, per i dettagli vi rimandiamo al primo articolo se non lo avete già letto) il suo aspetto è cambiato diverse volte, dodici a voler essere precisi.
E naturalmente una tale varietà di protagonisti è stata sfruttata a dovere dal merchandise dedicato alla serie, e nel settore che tanto amiamo sono le action figure a farla da padrone. Tutte le versioni del Dottore sono state riprodotte, singolarmente o in bundle con altri protagonisti, oppure in set che ricreano episodi particolarmente significativi delle avventure.
Il Tardis
Può tranquillamente definirsi il tratto d’unione di tutte le stagioni del Dottore sin qui andate in onda, l’unico protagonista a non aver subito sostanziali modifiche fino ad oggi, ad esclusione della console di comando: stiamo parlando del Tardis.
Il veicolo del Dottore è in grado di spostarsi nel tempo e nello spazio, ha le sembianze esterne di una cabina telefonica della polizia britannica degli anni ’50 (a causa di un guasto del Circuito Camaleonte, che normalmente dovrebbe adattarlo all’epoca e al luogo in cui si trova) ed è molto più grande all’interno di quanto appare all’esterno. E’ l’ultimo esemplare della principale invenzione dei Signori del Tempo dopo la distruzione del loro pianeta natale, Gallifrey, ed è più che un semplice veicolo: nel corso delle puntate emerge che i Tardis venivano “allevati” dai loro creatori, che è dotato di una propria coscienza e che ha scelto il Dottore come “mezzo” per esplorare l’Universo; eventuali deviazioni dalla rotta impostata sono per portare sempre il protagonista dove si dovrebbe trovare, quasi come se fosse già a conoscenza del destino che lo attende. Le repliche a lui dedicate spaziano da versioni giocattolo con luci e suoni, a riproduzioni in scala della targa della polizia.
Ma sono le realizzazioni amatoriali ad essere tremendamente affascinanti, da quelle in scala reale fino ad una versione che sfrutta la realtà aumentata con risultati incredibili.
Il Cacciavite Sonico
Il cacciavite sonico venne introdotto a partire dal 1968, ed ha subito alterne fortune nel corso degli anni. La produzione infatti temeva che quest’arma venisse utilizzata come una sorta di panacea per tutti i mali dagli autori e per questo ne limitò fortemente l’utilizzo fino a farlo scomparire del tutto nel 1982. Ricomparve brevemente nel 1996 nel film per la tv, per poi riapparire permanentemente con la ripresa della serie nel 2005. Al pari del Dottore ha subito divese rivisitazioni, sette per la precisione, ma le sue funzioni sono grosso modo sempre rimaste le stesse: chiavistello, scanner medico, controllo remoto per altri dispositivi e rilevatore di vita aliena.
In realtà quello in possesso del Dottore non è l’unico dispositivo sonico esistente, in quanto nel corso delle stagioni dispositivi simili sono stati affidati anche ai coprotagonisti, ed anche negli spin off originati dall’universo del Dottore Le Avventure di Sarah Jane e Torchwood vengono creati oggetti con poteri simili all’originale: il Rossetto sonico, il Blaster sonico, la Biro sonica e il Modulatore sonico.
Probabilmente il gadget del Dottore più diffuso, soprattutto tra i whoviani più giovani. Tralasciando per il momento le incarnazioni più disparate, che vanno dalle biro ai cacciaviti, dai telecomandi agli spazzolini elettrici, concentriamo le segnalazioni sulle repliche più sofisticate, quelle di Quantum Mechanix, Rubbertoe Replicas e degli appassionati. La prima può contare sulla collaborazione dell’artista che realizza le versioni utlizzate nella serie, Nick Robatto, ed ha realizzato alcuni pezzi dettagliatissimi: il cacciavite sonico dell’Undicesimo Dottore, quello di River Song e il cacciavite laser del Maestro, uno dei più temibili avversari del nostro eroe.
Rubbertoe Replicas è invece una giovane casa fondata da …Nick Robatto, che ha evidentemente deciso di intraprendere un’attività propria sfruttando l’innegabile abilità sua e del suo staff. Oltre agli immancabili cacciaviti produce anche articoli originali ed altre memorabilie ispirate al Doctor Who.
Gli appassionati sono però i più sorprendenti, per l’inventiva, la passione e l’incredibile fedeltà della quasi totalità dei prodotti da loro realizzati.
I Nemici
Una serie che dura dal 1963, seppur non in maniera continuativa, vanta un numero incredibile di nemici quali antagonisti del protagonista. Ovviamente iniziamo dai più letali, inquietanti e determinati avversari che il Dottore abbia mai affrontato, i Dalek. Comparsi per la prima volta nel secondo episodio del 1963 di Doctor Who, dall’aspetto esteriore sembrano dei comuni robot, ma al loro interno celano una forma di vita mutante. Creati dallo scienzato Davros, era originariamente la razza dei Kaleds. Le modifiche genetiche a cui li sottopose il loro creatore hanno fatto sì che siano convinti di essere una razza superiore a tutte le altre, e che il loro obiettivo sia il dominio assoluto dell’Universo. Sono responsabili della distruzione del pianeta natale del Dottore, Gallifrey, e se il loro aspetto non li distingue a sufficenza ci pensa il simpatico motto che ripetono in continuazione mentre si spostano a renderli unici: sterminare, sterminare, sterminare!
I Cybermen compaiono per la prima volta nel 1996, per poi fare ritorno nel nuovo corso della serie nel 2006. Originari di un gemello del nostro pianeta Terra, Mondas, decidono di scegliere un percorso evolutivo estremo, rinunciando alla loro umanità e sostituendo il loro corpo organico con parti cibernetiche. Nonostante questo presentano diversi punti deboli, come ad esempio l’intolleranza all’oro che ne blocca l’apparato respiratorio. Anche loro mirano a dominare l’Universo e lo fanno attraverso l’assimilazione degli avversari: se ti catturano ti trasformano in uno di loro (mi ricordano qualcuno, a voi no?).
Gli Angeli Piangenti sono un avversario relativamente giovane nell’universo whoviano (compaiono per la prima volta nel 2007), ma hanno rapidamente scalato la classifica tra i nemici più letali di sempre. Sono una delle razze più antiche dell’universo, sono in grado di spostarsi nel tempo ed hanno l’aspetto di comunissimi angeli di pietra e tali rimangono finchè vengono osservati. Ma anche un semplice battito d’occhi gli permette, in virtù della loro estrema velocità, di ghermire la preda. E qui viene il colpo di genio degli autori: essi non la mangiano, non ne possiedono il corpo nè la vendono come schiavo, ma la trasportano indietro nel tempo. La vita che la loro vittima avrebbe vissuto nel presente in questo modo si interrompe e si trasforma nella forma di energia di cui si nutrono. Spaventoso vero? Per evitare di bloccarsi a vicenda, questi alieni quando sono immobili si coprono gli occhi, da qui l’origine del loro nome.
Il Maestro è anch’egli un Signore del Tempo, ma al contrario del Dottore è votato al male ed alla conquista dell’Universo (obbiettivo originale, non c’è che dire). Come tutti i Gallifrejani è in grado di effettuare la rigenerazione, ed infatti nel corso della serie ha assunto sei identità diverse. Appare per la prima volta nel 1971, ed ha sempre messo seriamente in difficoltà il Dottore, essendone di fatto la nemesi vivente.
I Compagni di Viaggio
Raramente il Dottore ha viaggiato solo, ha sempre condiviso i suoi viaggi e le sue avventure con uno o più compagni, fosse anche per la sola durata di un episodio, senza mostrare predilizione alcuna per il genere: donne e uomini quasi sempre umani, ma anche qualche alieno ed androide hanno fatto parte del suo “equipaggio”.
Per quel che riguarda la serie per così dire classica, un segno nel cuore degli appassionati Whoviani lo hanno sicuramente lasciato l’androide K9 e Sarah Jane Smith, che non a caso sono stati protagonisti di quello che probabilmente è il più famoso spin off del Dottore, The Sarah Jane Adventures.
Ma è con la serie moderna che i compagni del Dottore hanno un’esposizione mediatica più ampia, e che alcune protagoniste femminili si interrogano in maniera molto più profonda sul tipo di rapporto che intercorre tra loro e il Signore del Tempo.
Dobbiamo quindi assolutamente citare, per evitare il linciaggio da parte degli appassionati, alcuni dei più significativi:
- Rose Tyler, che viene salvata dal nono dottore a costo della sua stessa vita, e che farà vacillare ben più di una volta i rigidi propositi del decimo dottore di non allacciare relazioni personali.
- Jack Harkness, salvato e reso immortale dall’energia del Tardis e successivamente protagonista dello spin off Torchwood.
- Amy Pond e il marito Rory Williams, protagonisti di alcune delle storie più incredibili del Dottore e forti di un amore che neppure i salti nel tempo potranno separare.
- River Song, figlia di Amy e Rory, per ora unica compagna e moglie del Dottore.
Tutti i compagni del Dottore sono sicuramente accomunati da una caratteristica: essere stati rapiti da un compagno a cui però prima o poi dovranno dire addio, perchè il compito del Signore del Tempo deve essere anteposto a qualsiasi sentimento (almeno fino a quando la sceneggiatura non dirà il contrario).
Prima di concludere l’articolo ecco le ultime chicche per quanto riguarda la gadgettistica dedicata al Dottore e soci: alcune doll in scala 1/6, una versione stilizzata del Decimo Dottore ed alcune sorprese.
E così la seconda parte dell’articolo dedicato al Doctor Who va a concludersi, con la speranza di avervi incuriosito fino a farvi nascere il desiderio di approfondirne ulteriormente la conoscenza (e vi possiamo garantire che di informazioni ce ne stanno ancora un’infinità). Vi diamo appuntamento al prossimo itakoFocus.