A pochi giorni dal San Diego Comic-Con 2015, che la redazione di itakon è pronta a coprire dal vivo, torno con la mia rubrica aspettando con ansia di vedere i nuovi progetti delle aziende!
In via del tutto eccezionale la rubrica L’angolo di Freddy vi fornirà in via informale punti di vista e opinioni molto personali di Freddy, collezionista da oltre 25 anni. Per recensioni e analisi più tecniche, oggettive e con gallerie fotografiche molto dettagliate vi rimandiamo alla sezione recensioni di itakon.
Mary Jane Watson, nota a tutti come MJ, è un personaggio dei fumetti Marvel Comics, creato dalla mente di Stan Lee e raffigurato dai disegni di John Romita. La sua prima apparizione risale al novembre del 1966 sul numero 42 di Amazing Spiderman. La ragazza dai capelli rossi è la moglie di Peter Parker, alias L’Uomo Ragno, con il quale condivide amore, sentimenti e segreti durante tutta la loro turbolenta e complicata relazione. Dopo il matrimonio, diviene un pericoloso bersaglio per tutti i criminali che conoscono l’identità segreta di Peter ma l’amore profondo e sincero la spingono quasi sempre a tornare sui suoi passi, nonostante le frequenti separazioni, più o meno forzate, dal Ragno Mascherato. Mary Jane Watson rappresenta, infine, la luce a l’amore eterni di Peter Parker.
L’azienda americana Sideshow Collectibles presenta nel lontano 2007, al Comic-Con di San Diego, una statua piuttosto inconsueta dedicata ovviamente al personaggio femminile di MJ e che riscuote un inaspettato successo. Questa bellissima realizzazione, che appartiene alla linea Comiquette, è completamente in resina e ci propone una curiosa Mary Jane in “versione casalinga” mentre si appresta a lavare gli “indumenti segreti” di Peter Parker, con particolare attenzione ed ironia. La posa della ragazza è assolutamente sexy e provocante ed il il corpo atletico, sinuoso e longilineo mostra, senza censura alcuna, le bellissime forme di un seno perfetto e prosperoso che esplode letteralmente fuoriuscendo dall’inutile t-shirt ed un fondo-schiena mozzafiato accolto con imbarazzo e precisa geometria, da un bianco ed altrettanto superfluo perizoma, dal tessuto fine e sottile.
La statua, in scala 1/5, esterna un’altezza di circa 36 centimetri ed un peso di soli 2 chilogrammi. Come di consueto viene proposta in due versioni: la regular vanta una tiratura di 2000 copie al mondo mentre la exclusive ci propone un bellissimo Art Print ed una tiratura limitata a soli 900 esemplari. Entrambe le versioni si ispirano alle tavole del famoso fumettista statunitense Adam Hughes il cui tratto a matita dona forme tipiche e prosperose a tutte le famose eroine da lui disegnate.
L’assemblaggio della statua è piuttosto semplice e preciso. Eseguito con la giusta e naturale sequenza, richiede particolare attenzione nel far combaciare perfettamente le dita delle mani, piuttosto fragili e delicate, con la parte superiore della tuta di Spiderman. L’effetto della presa sicura e delicata della nostra eroina è ampiamente riuscito ed è banalmente affascinante.
La base, dalla forma circolare, è decisamente piccola ed accoglie con successo lo spaccato del tavolino sul quale poggia la capiente bacinella che contiene la tuta dell’Uomo Ragno. Ai piedi di MJ risalta la maschera del famoso costume ed un piccolo e curioso contenitore di detersivo sapientemente pubblicizzato. Bellissimo l’effetto del pavimento che ci riporta all’interno dell’abitazione della ragazza e che dona alla statua un tono piuttosto famigliare. Il lavoro scultoreo è importante e ben riuscito e tutti i particolari della base-diorama sono realizzati con precisione ed estrema cura. L’effetto delle piastrelle del pavimento è indovinato e decisamente realistico. Coraggiosa ed azzeccata la realizzazione della sezione del tavolino che risulta monolitico alla tuta di Spiderman essendo scolpiti in un unico blocco di resina piena. Gradevole infine l’effetto “a sbalzo” della piccola struttura che fuoriesce volutamente e gradevolmente dal perimetro del piccolo piedistallo. Il lavoro di pittura è al contrario deludente, irregolare ed impreciso, quasi “infantile”e rappresenta sicuramente il “Tallone di Achille” della copia in mio possesso. I particolari risultano confusi e le troppe sbavature di colore, presenti sul pavimento e sul perimetro della base, infastidiscono ed irritano decisamente il nostro sguardo incredulo e disarmato. La tuta del nostro eroe è dipinta con particolare superficialità e risulta più che mai confusa, troppo lucida e poco realistica così come la maschera. La colorazione del tavolino convince abbastanza ma risulta piuttosto semplice e priva di ricercate sfumature. Incredibile ma vero!
Il corpo Di Mary Jane è realizzato in un unico blocco di resina piena e come anticipato è assolutamente ben progettato e scolpito. Gli scultori statunitensi danno particolare risalto alle forme anatomiche più intime ed importanti che vengono messe in evidenza con particolare successo. Difficile trattenere respiro ed imbarazzo, quando si osserva il fondoschiena così dannatamente esplicito e superbamente scolpito o lo “scoppiettante” seno che ci invita ad afferrarlo e toccarlo con le nostre mani. I jeans, piuttosto realistici, sono perfettamente scolpiti e l’effetto dello strappo del tessuto convince ed affascina proprio come la frangia del tipico pantalone a “zampa di elefante” così diffuso nei mitici ed indimenticabili anni ’70. Le mani, particolarmente gradevoli, sono ben realizzate ed esternano quella particolare ed iconica fragilità tipica del nostro amato personaggio. Anche in questo caso il lavoro di pittura delude più che mai le aspettative dal momento che risulta stranamente confuso ed approssimato. Le sbavature di colore sono piuttosto imbarazzanti all’altezza della cintura, del perizoma e della scollatura della maglietta e si rimane piuttosto increduli e delusi. Mani e piedi sono al contrario discretamente dipinti ed i jeans esternano finalmente qualche ottima e sospirata sfumatura. Troppo poco per promuovere a pieni voti il lavoro di painting dell’azienda americana.
Il volto della ragazza è ottimamente realizzato anche se decisamente semplice ed assolutamente sotto tono rispetto ai consueti standard realizzativi. L’espressione di MJ è al contrario indovinata ed è particolarmente sensuale e provocante. Merito sicuramente della bocca, superbamente scolpita, che ci sorride in maniera chiaramente ambigua e che ci invita ad attendere con veemente ed incessante impazienza . I capelli, al contrario, risultano decisamente piatti e piuttosto grossolani, quasi irreali nonostante si riferiscano alla tavola del celebre fumettista. La pittura delude anche in questo caso e sorprende la poca cura e precisione. Le sbavature di vernice, e non di colore a questo punto, non perdonano affatto e ricoprono la quasi totalità dei capelli soprattutto lungo la linea di confine con il collo ed il seno. Gli occhi azzurri e penetranti risultano sgradevolmente asimmetrici dal momento che lo “Strabismo di Venere” in questa copia è più che mai evidente. Le labbra e la collana, perfettamente dipinte, sono gli unici elementi privi di sbavature di colore. Per quanto ci si possa interrogare con ostinata ossessione, non è facile trovare una logica risposta a questa “incoerenza realizzativa” così assolutamente evidente, perfetta sotto certi aspetti e decisamente deludente per altri. Peccato davvero!
Mai come in questo caso si può difendere il lavoro di Sideshow e con profonda umiltà e critica obiettiva ci si deve arrendere all’evidenza. Questa copia rappresenta il classico “buco nell’acqua” ed è sicuramente un’occasione volutamente mancata. A volte capita anche a noi di non rendere al cento per cento e nella vita quotidiana ci si può recare al lavoro con consapevole apatia. Nessuna giustificazione, ci mancherebbe. E quando ci si trova di fronte a lavori tutt’altro che perfetti come questa statua è assolutamente necessario denunciarlo con severità, senza nessun freno o impedimento. Essere collezionisti ci costringe, a volte, ad accettare purtroppo quella che io solitamente definisco “imperfezione umana”. Ci obbliga a sorridere nonostante l’amaro in bocca provochi inspiegabili ma evidenti dolori di stomaco. Un concetto estremamente difficile da spiegare e che può essere gradevole argomento di una futura discussione con voi tutti.
Come sempre tantissime foto e buona visione, nel frattempo io corro a piangere!