Era il 2005, grazie a Capcom su Playstation 2 e Nintendo GameCube debutta “Resident Evil 4″, un capitolo che cambierà per sempre la storia del franchise e se vogliamo anche degli action in 3° persona.
Con le sue spacconerie, il nuovo sistema di gameplay che si discostava dai fausti della saga e quel mix action/horror che ha generato in tutti i videogiocatori ore e ore di divertimento.
Era solo questione di tempo che arrivasse il trattamento Remake anche per questo capitolo, seguendo la scia solcata dal Remake del 2° e 3°. Così dal 24 Marzo è disponibile su Playstation, XBOX e PC questa attesissima rivisitazione dell’avventura di Leon in Spagna contro i Los Illuminados.

Dove sono andati tutti? Al Bingo?

Non sono state fatte modifiche alla storia che da il via al tutto, dopo i terribili eventi di Raccon City e 6 anni di addestramento e pericolose missioni il nostro Leon S. Kennedy non è più la matricola della Polizia che abbiamo conosciuto durante Resident Evil 2; ci troviamo di fronte ad un agente speciale al soldo dello stesso Presidente degli Stati Uniti ed incaricato di salvare sua figlia, Ashley Graham, sperduta in un remoto villaggio d’Europa.
Crediamo che quasi tutti i videogiocatori amanti della serie, ma diciamolo anche non, abbiano almeno messo mano una volta al capitolo originale; dall’arrivo di Leon in Spagna è un crescendo di situazioni e la missione di salvataggio diventa ben presto una missione di sopravvivenza, contrastando la setta religiosa dei Los Illuminados e le macabre Plagas.
Sì perché niente Zombie questa volta, gli infetti dal Virus-T lasciano spaziano alle temibili creature e persone mutate dalle Plagas, creando delle macabre B.O.W. dalle forme più grottesche e disparate.

Il Remake non stravolge la storia originale, bensì decide di arricchirla donando più spazio ad alcuni personaggi secondari ed ampliandone il proprio ruolo all’interno della trama. Il lavoro più denso è stato fatto su Luis Serra; lo spagnoleggiante pistolero che ci troveremo ad incontrare sin dalle prime fasi di gioco ora gioco un ruolo più profondo nelle vicende della trama di gioco e se vogliamo della lore stessa di RE, con nuove scene e dialoghi, rendendolo un personaggio comprimario a tutti gli effetti piuttosto che una semplice spalla comica fugace. Maggiori dettagli sono stati aggiunti anche al personaggio di Krauser, il Maggiore che ha seguito l’addestramento di Leon e presente nella seconda parte del gioco; d’altronde si trattava di una figura legata indissolubilmente al passato del nostro “rookie” e mai esplorata se non in alcuni capitoli spin-off al di fuori della saga principale.
In generale gli altri personaggi sono rimasti gli stessi ma il tono della storia è stato spostato più verso tinte cupe e serie, anche la stessa Ashley non è più solo una ragazzina impaurita e la classica “damigella da salvare”; in generale la virata di tono allinea il capitolo ai precedenti Remake ma non ha sacrificato del tutto lo spirito del capitolo originale, non preoccupatevi, Leon avrà ancora praticamente tutte le sue iconiche frasi ad effetto al momento giusto.

Pistole, Fucili e Parry

Dal punto di vista della giocabilità ci troviamo di fronte di nuovo ad un action in terza persona ma sono state apportate alcune modifiche al gameplay per avvicinarlo ai Remake senza ledere la sua anima passata.
Con il vario arsenale a disposizione di Leon, dalle pistole agli esplosivi, potremo gestire le numerose orde di Ganados, colpendo i punti deboli per poter attivare specifici attacchi melee che ci permetteranno sia di risparmiare munizioni che liberarci da una situazione spinosa. Parliamo di risparmiare munizioni perché il gioco adotta una soluzione più da Survival Horror, non sempre ci ritroveremo con le armi cariche al massimo e in nostro aiuto verranno i vari materiali combinabili per creare nuove munizioni all’occorrenza. Non ci troveremo di certo in una situazione di “ogni colpa conta” (almeno a modalità normale) ma sparare senza cognizione di causa non sarà mai la soluzione adatta.
E se ve lo state chiedendo, sì è rimasta la storica valigetta. Il pratico inventario di Leon, che diventa una sorta di minigioco a sé stante se vogliamo, ancora una volta ci permetterà di gestire la posizione delle nostre armi e scorte.

La sostanziale e più gradita modifica al Gameplay è relativa all’inseparabile coltello di Leon. L’arma bianca potrà essere utilizzata per ferire gli avversari o finirli una volta a terra ma anche effettuare uccisioni silenziose qualora se ne presentasse l’occasione. Non solo, col giusto tempismo il coltello ci permetterà di deflettere i colpi melee o a distanza dei Ganados, creando un vero e proprio parry che potrà anche sbilanciare i nemici e donarci un sostanziale vantaggio. Per non renderlo ovviamente troppo determinante Capcom ha scelto di dotare il coltello di una barra della resistenza, quindi più utilizzeremo più si consumerà, costringendoci a ripararlo una volta rotto. Per ovviare potremo portare con noi altri coltelli, quasi di natura usa e getta ma nelle fasi avanzate dell’avventura e con i giusti potenziamenti il coltello base di Leon diventerà uno dei nostri migliori alleati, a patto di eseguire il tutto con il giusto tempismo.

Ritorna ovviamente una delle figure più iconiche del gioco originale, parliamo del misterioso Mercante. Le stazioni di salvataggio saranno spesso accompagnate da questa figura che ci permetterà di acquistare nuove armi e oggetti, potenziare il nostro equipaggiamento e vendere i vari tesori che raccoglieremo nel corso dell’avventura. Rimane come moneta di gioco la Pesetas ma nei vari capitoli potremo anche raccogliere delle gemme uniche (gli Spinelli), scambiabili con il mercante per ottenere potenziamenti o oggetti esclusivi ottenibili solo tramite baratto. Potremo raccogliere gli Spinelli necessari nel corso del gioco ma anche svolgendo brevi Missioni Secondarie assegnate dal mercante, quest’ultime spaziano dallo sparare a dei Medaglioni in determinate sezioni o eliminare un particolare nemico che funge da mini-boss facoltativo. Ovviamente questa soluzione oltre ad allungare le ore di gioco ci permetterà di potenziarci ulteriormente, rendendoci la vita più semplice nelle fasi avanzate di gioco.

Ma al di là di tutti i dettagli e possibilità, questo Remake è divertente come lo era il capitolo originale? La risposta senza fronzoli è sì! RE4R è un gioco dannatamente divertente, con un gameplay dinamico e soddisfacente, che ci permetterà di far uso di tantissime armi diverse e rendendo sempre gli scontri movimentati e al cardiopalma nelle situazioni più difficili.
Oltre ai nemici base che andranno a variare nel corso della storia ci troveremo di fronte diversi Boss, praticamente gli stessi del gioco originale ma con qualche variante che non andiamo ad anticiparvi; solo uno di essi è stato rimosso ma potrebbe essere facilmente reinserito in quello che è l’atteso, ma non ancora annunciato, DLC su Ada Wong e la sua storia parallela.

Sempre a proposito di DLC sarà reso disponibile a breve gratuitamente The Mercenaries, la modalità fiore all’occhiello del capitolo originale e che speriamo rimanga all’altezza del predecessore.

Un Glorioso Ritorno

Ma Resident Evil 4 aveva davvero bisogno di un Remake? Si e No, il gioco originale è indubbiamente ancora oggi una perla videoludica validissima ma questa rivisitazione di Capcom ha decisamente elevato il potenziale di questo eterno capitolo. Forse non c’era la stretta necessità come accaduto per i due precedenti capitoli per proiettarli nell’epoca moderna ma il team di Resident Evil sta proiettando la saga su un futuro radioso, dopo il 7° e 8° Capitolo che proseguono la storia, Capcom ci sta permettendo di rivivere lo storico passato di una saga leggendaria e senza sminuirla (mettendo un po’ da parte il singhiozzo accaduto con RE3 Remake).
RE4R mette ancora una volta in mostra i muscoli del RE Engine, portandoci una resa grafica favolosa (gioco provato su Playstation 5); ambienti cupi e tenebrosi, con nemici dettagliati e macabri. Ovviamente presenti le opzioni per passare da modalità Performance e Risoluzione, consigliamo caldamente anche di attivare la modalità di realismo sui capelli dei personaggi, alcune Cutscene sembreranno uscite direttamente da un film in CGI e vi assicuriamo che ne varrà veramente la pena per godere al meglio della resa artistica del titolo.

Quindi se eravate indecisi (onestamente ne ignoriamo le motivazioni) non avete scuse per non gettarvi nuovamente nella folle avventura di Leon in questo ottimo Remake di un già ottimo titolo.

Potete trovarlo disponibile su Amazon, nelle sue varie versioni, cliccando direttamente sul Bottone Rosso qui sotto.

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Ricordiamo che era disponibile anche la Collector’s Edition del gioco che prevedeva i seguenti contenuti: