Dove eravamo rimasti?

Dopo 2 anni e un paio di lockdown fa, finalmente abbiamo avuto la possibilità di reincontrare Play, e a giudicare dalle file presenti agli stand degli editori non eravamo gli unici ad attendere l’evento.

E non era l’unica area della fiera ad essere affollata, visto che i tempi di attesa per provare i giochi ai tavoli raggiungevano tranquillamente il paio di ore, sia che si trattasse di novità o classici.

E le tematiche di gioco? Pensatene una, e con buona probabilità c’era. Si spaziava da tematiche fantascientifiche al fantasy e storico, a simpaticissimi mostri mangiacalzini, ed improbabili corse di unicorni, Moltissime arricchite dalla presenza di miniature di qualità molto elevata. E’ l’entusiasmo dei giocatori era sempre pari a quello dei dimostratori.

Ed oltre alle novità c’erano diversi “prototipi”: si andava da titoli prossimi alla commercializzazione (The Thing) o disponibili al finanziamento su piattaforme di crowdfunding (Black Rose Wars, Skytear e Ahotnik), a progetti in cerca di un editore disposto a scommettere su di loro (Catbyrinth, facciamo tutti il tifo per te!).

Ma in fiera non si potevano provare solo giochi da tavolo, ma anche i più spettacolari e complessi wargame, da quelli spaziali e fantasy ai classici storici, il tutto grazie agli sforzi delle associazioni (Bivacco Vicenza e Fanghaaa! Team tra i tanti).

Bivacco Vicenza

Fanghaaa! Team

E per il nostro settore? La fiera era principalmente incentrata sul settore del gioco, ma qualcosa c’era.

Nerdyourself

No Name

E i cosplayer? Potremmo barare spudoratamente e dire che c’erano, anche se per lo più si trattava di giocatori di LARP (giochi di ruolo dal vivo), ma in fondo erano persone in costume che si stavano divertendo, quindi non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di fotografarli.

Una fiera quindi che sembra non aver risentito dei due anni di stop forzato, confermando la presenza di tutti quegli elementi che ne hanno decretato il successo, edizione 2021 compresa.

Concludo con una domanda: vi ho già detto quanto mi sono piaciuti gli unicorni da corsa?