Per tanto tempo Bandai ci ha abituati ai soggetti robotici pi famosi e datati riprodotti nella linea Soul Of Chogokin, proponendoci i vari Nagaiani pi classici per poi passare ai componibili e ai trasformabili. Citiamo tra i primi il componibileGX-03 Combattler e il GX-13 Dancouga, componibile e trasformabile. Oggi, dopo 18 anni di vita della serie siamo giunti al GX-68 uscito in Giappone (il Gao Gai Gar), e di acque sotto i ponti ne sono passate parecchie, di ogni tipo! Ricordiamo che la linea in origine nacque nel 1997 per i collezionisti in omaggio ai gloriosi prodotti Popy (ex Bandai) degli anni ’70 che gia’ all’epoca vennero definiti chogokin, ad indicare i giocattoli in metallo.

Col tempo abbiamo osservato l’evoluzione della linea SOC, sia in termini ingegneristicieprogettuali, siain termini di materiali utilizzati. Anche se per questi ultimi abbiamo notato un dietrofront su ci che riguarda il metallo, visto il costo produttivo del die-cast che ha causatoil suoutilizzo in minore percentuale, a favore diplastica a voltedi qualit discutibile. Innegabile comunque l’alto livello tecnico generale dei pezzi che ogni volta sono stati proposti che, a prescindere dai soggetti, hanno deluso solo in pochissime eccezioni.

In parallelo alla linea SOC, Bandai ad un certo momento decise di immettere sul mercato un’altra linea, la Soul of Popynica (SOP), che avrebbe incluso veicoli e astronavi (venne realizzato l’Hover Pilder di Mazinger Z, ad esempio, e la corazzata Yamato), ma gi dal PX-05 (Swordfish da Cowboy BeBop) non ci fu pi seguito. Probabilmente il colosso nipponico aveva deciso di includere i pezzi di questo tipo nella linea principale SOC, e infatti il GX-57 fu, a sorpresa, nuovamente la Space Battleship Yamato.

Questo piccolo escursus ci porta dritti al prodotto qui recensito, l’Arcadia di Capitan Harlock GX-67, versione apparsa nella serie Galaxy Express 999, molto diversa da quella della serie classica detta (Death Shadow) sia nei colori che nel design.

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La confezione e’ in linea con le pi recenti uscite e presenta una colorazione a sfondo scuro con soggetti satinati. Da notare il fatto che nei vari lati della scatola raffigurato il lato relativo della nave stessa.

Come al solito la nave alloggiata nel polistirolo mentre gli accessori in blister. Da notare la cura con cui tutte le varie antenne e i vari spoiler della nave sono protetti grazie al perfetto design dell’alloggio, supportato da alcuni blister che ne rafforzano la protezione stessa.

La nave va estratta con molta attenzione poich la ricchezza di dettagli, antenne e spuntoni potrebbero essere danneggiati. Fatto questo, va necessariamente adagiata sullo stand, dato che la struttura inferiore non presenta alcun punto di appoggio.

L’imponenza e le dimensioni della nave sono la prima caratteristica che colpisce: dalla punta estrema della bandiera al muso si rasentano i 47 cm di lunghezza! E nonostante il metallo sia concentrato nel solo muso il peso e’ notevole e appagante.

La basetta espositiva permette il posizionamento della nave in orizzontale, oppure in assetto di salita con il muso proteso verso l’alto, grazie agli appositi sostegni.

La cura dei dettagli e’minuziosa e resta uno dei principali punti di forza di questo modello.

La zona della cabina di comando e’incredibile, non resta che perdersi tra le feritoie, le antenne, i pannelli, le parabole, e quant’altro:

Il teschio, sul muso della nave, nella sua semplicita’ e’ molto ben realizzato e al tatto risulta piacevole l’omogeneita’ della verniciatura.

La poppa della nave, palesemente ripresa dal piu’ classico dei galeoni, come appare anche nella classica “Death Shadow”, e’ minuziosamente decorato e, chicca delle chicche, presenta anche il timone alla guida del quale si vede Harlock nella scena famosa della serie.

Dal muso in giu’, fino alle ali e al posteriore e’ un tripudio per gli occhi, tra pannelli, spuntoni, antenne e portelli.

Anche nella zona inferiore non c’e’ trascuratezza:

Le antenne varie rappresentano le parti pi delicate:

I cannoni, infine, realizzati con la basein metallo, sono le uniche parti mobili orientabili singolarmente, oltre al lanciamissili antistante la cabina di comando che puo’ essere sollevato:

Nella confezione troviamo anche la miniatura del Galaxy Express 999 in scala con la nave, discretamente riprodotto, viste le dimensioni. Dei pioli trasparenti consentono di esporlo in volo accanto all’Arcadia:

L’Arcadia e’ attrezzata di luci e suoni che si attivano tramite l’utilizzo di un telecomando, identico a quello presente in altri modelli della stessa serie (ad esempio il GX-64 Space Battleship Yamato – dalla nuova serie, oppure il Mazinger Z DX). Le luci della cabina comando e delle stanze del capitano si illuminano appena si accende il circuito, da un tasto presente sotto la nave, mentre a seconda della combinazione di tasti utilizzata sul telecomando avremo delle musiche tratte dalla serie o i suoni dei cannoni o dei motori in accensione. Sfortunatamente Bandai si ostina a non aggiungere un auto-off del sistema almeno sul modello, e il raggio di azione del telecomando molto limitato. In pratica significa che tutto questo non sara’ possibile nella maggior parte dei casi in cui il modello stesso viene disposto in vetrina, dove solitamente poi non e’ agevole accedere ai comandi di accensione.

L’Arcadia GX-67e’ una riproduzione fedele e dettagliata della controparte animata. Imponente e massiccia, non delude e sotto il punto di vista estetico e’ probabilmente la miglior riproduzione esistente sul mercato. Resta un must per gli amanti dei SOC e di Capitan Harlock, dato che in vetrina sicuramente una regina incontrastata.

Nome: Arcadia – Soul Of Chogokin
Produzione: Bandai
Scala: non in scala
Anno di pubblicazione: 2014
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 30240 yen

Pro:
– enorme;
– dettagliatissima e fedele;
– pesante, discreta percentuale di metallo e ottimo painting;
– c’e’ anche il Galaxy Express!

Contro:
– molto delicata;

Voto Finale: 9/10