Ve l’abbiamo svelato in anteprima mondiale per la prima volta a Lucca Comics 2013 ed il momento è finalmente giunto! L’attesissimo Trider G7 (Tryder G7 in Giappone ndr) Soul of Chogokin GX-66 di Bandai è in uscita e itakon.it è riuscito ad averne una copia in anteprima per i nostri lettori!!!
Di seguito potrete vedere i nostri primi scatti fotografici del prodotto, così da darvi una prima impressione di uno dei progetti più ambiti dai collezionisti di robot. Ricordiamo che il prodotto è distribuito ufficialmente in Italia da Cosmic Group.
Una volta aperto il box, che è sulla scia delle altre uscite della linea, possiamo estrarre tutti i pezzi dal blister in plastica, mentre il robot è alloggiato all’interno del polistirolo insieme al Trider Navetta, il Trider carro armato e le ali. Il robot è consistente e compatto, vantando un peso di 748gr per un’altezza di 25cm.
Un ricco manuale di istruzioni ci spiega come tutti i passaggi per il montaggio e le trasformazioni, che risultano davvero eccezionali una volta completate (anche se, come da tradizione, non proprio immediate e semplici da effettuare).
Ben 7 le configurazioni possibili, così da ricreare tutte le variazioni del mitico robot guidato dal giovane Watta Takeo. Progettato in metallo, ABS, PVC e alluminio, il Trider è un vero gioiello di ingegneria, vantando le più alte tecnologie Bandai per renderlo assolutamente fedele all’originale, così da soddisfare anche i più pignoli!
Ciò che lascia davvero increduli è la minuziosità di ogni singolo incastro e movimento, studiato nel minimo dettaglio per ricreare tutte le modalità senza difetti estetici. La stessa testa del Trider è completamente trasformabile e, nonostante le dimensioni ridotte, sono tante le possibilità che offre, con pezzi minuscoli che ne cambiano il design.
Da segnalare che le mani principali sono snodate in tutte le dita e possono essere spinte e poste all’interno degli avambracci, così da poter agganciare delle piccole plance dotate di perni per agganciare le mani alternative (due pugni, due mani con dita tese e due semi-aperte). Questa metodologia è particolarmente interessante, anche se non esattamente pratica nel momento in cui si deve riestrarre le mani originali, costringendoci a fare leva con un pezzetto di plastica incluso nella confezione.
Inoltre il vasto assortimento di armi e gadget a corredo, lo rende un vero e proprio must-have per ogni amante di questo genere di collezionismo. Troviamo un dardo di Trider, lame rotanti, una catena, due spade e una pistola. E’ possibile esporre il tutto sullo stand espositivo, che permette l’alloggiamento di tutti gli accessori, compresa la testa del robot in modo da ricreare il famoso parco giochi.
Vi lasciamo alla nostra vasta galleria di foto in anteprima, in cui illustriamo tutti i passaggi delle varie trasformazioni, tutti i gadget e le modalità:
Per i più curiosi, di seguito le foto del manuale d’istruzioni: