Nel lontano giugno 2014, Bandai deliziò gli appassionati con la versione Soul of Chogokin del Trider G7, all’epoca codificato come GX-66; il prodotto venne recensito sulle nostre pagine qui. A distanza di 6 anni ci ripropone lo stesso modello in una versione “Restyle“, codificato come GX-66R, del quale vi proponiamo in questo articolo l’analisi.

La confezione, di dimensioni generose, esattamente come la versione precedente, si mantiene in linea con quelle dei più recenti Soul of Chogokin: tonalità scure e facciata principale non troppo carica se non della foto principale del modello; la facciata posteriore è invece ricca di foto che mostrano le varie configurazioni e alcuni accessori.

Un unico blister ospita tutti gli accessori, mentre un grosso e solido polistirolo protegge il robot, la base del carro e la nuova Trider Astronave che in questo GX-66R ha sostituito la Trider Navetta del GX-66.

Il design e la progettazione del Trider G7, nonché i materiali utilizzati, sono identici al modello precedente, per cui non ci soffermeremo troppo sui dettagli che potete trovare nella precedente recensione; in generale si tratta di un modello particolarmente pesante in cui la presenza del diecast si fa sentire, anche al tatto.

Altro discorso invece per la verniciatura completamente rivista: il blu è ora più elettrico e vivace; il giallo più consistente; il vecchio colore grigio metallizzato delle spalle, delle ali della testa e delle cosce è stato sostituito con un grigio molto chiaro; l’addome è diventato grigio metallizzato.

Si tratta di modifiche piuttosto importanti, ma, a nostro avviso, non determinanti, per cui riteniamo questa versione del Trider G7 molto valida quanto quella precedente.

La posabilità è buona sulle braccia che possono muoversi in tutte le direzioni con una buona escursione; il busto non concede alcun movimento, mentre le gambe sono anch’esse dotate di buona mobilità; le caviglie non sono state migliorate e la resistenza dello snodo non regge il peso del modello se si eccede con l’inclinazione, per cui è necessario fare attenzione. In generale la trasformabilità del robot obbliga a certi compromessi che inficiano necessariamente sulla mobilità generale.

Ottima invece la dotazione delle armi (identica anche questa a quella del GX-66) che include praticamente tutto quanto si è visto nella serie TV: una coppia di mani simula la posa di sparo dei missili atomici; il dardo di Trider è superbamente replicato persino nella proporzione delle sezioni del bastone; il Cannone a Raggi Polarizzanti (la pistola) viene perfettamente impugnato dalle dita snodate della mano del modello; la Catena di Trider è realizzata in metallo; la Lama di Trider si aggancia sul palmo tramite dei perni ben nascosti; le Spade di Trider sono anch’esse perfettamente proporzionate e riprodotte; infine la Frusta/Laccio di Trider ha anche la manopola rotante.

Le trasformazioni del Trider G7 offrono il piatto forte del modello, e sono la caratteristica principale del robot. La progettazione del GX-66R resta identica a quella del GX-66 per cui anche le varie configurazioni sono identiche, anche nel procedimento di trasformazione.

Ancora una volta troviamo nella scatola due teste, una delle quali trasformabile; i due volti (uno a bocca chiusa e uno a bocca aperta) sono intercambiabili in entrambe le teste.

La nuova Trider Astronave inclusa nella confezione è interamente realizzata in plastica, ma, viste le dimensioni, ha un peso non indifferente; è trasformabile in due diverse configurazioni ed è possibile estrarre i carrelli e aprire dei portelloni sulla parte superiore e sulle ali che mostrano dei cannoni e dei lancia missili. Si può anche agganciare al carro formando così un ulteriore mezzo cingolato. Lo stand espositivo trasparente utilizzato nelle successive foto NON è incluso nella confezione ed è prodotto da terze parti.

Infine è anche possibile agganciare la versione Astronave del Trider G7 ottenendo così una navicella ancora più grande e complessa. L’operazione è davvero molto semplice e stabile; visto il peso del robot consigliamo di movimentare il tutto con estrema cautela.

Immancabile lo stand che ci consente di posizionare tutti gli accessori inclusi nella scatola che resterà del tutto vuota una volta posizionati.

In conclusione, questo Bandai Soul of Chogokin GX-66R Trider G7 è una ristampa del robot già apprezzato nel precedente GX-66, ma è anche un modello che presenta una nuova interessante colorazione e include (seppur sostituendo la Navetta) la nuova Astronave. Avremmo preferito una confezione che includesse anche la Navetta, ma, lo sappiamo bene, se vuoi tutto devi comprare tutto, è legge di mercato.

Nome: GX-66R Trider G7 – Soul of Chogokin
Produzione: Bandai
Scala: non in scala
Anno di pubblicazione: 2020
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 32.000 yen

Pro:
– fedele all’originale;
– nuova colorazione accattivante;
– trasformazioni eccezionali;
– accessori a volontà;

Contro:
– posabilità discreta
– non include la Navetta


Estetica: 9.5
Posabilità/Articolazioni: 6.5
Accessori: 9.5
Voto Finale: 8/10