Esattamente 5 anni fa nasceva il sodalizio tra Max Factory, uno dei più produttori più importanti e noti di statiche e action-figures nipponiche, e Masaki (APSY) Asai, scultore assai noto nell’ambiente, prendendo il nome che tutti i collezionisti di figures giapponesi conoscono: figma.
La sigla che contraddistingue la collezione prende spunto proprio dal suo autore, ovvero
fig (FIGures) ma (Masaki Apsy), ed è diventato ormai un punto di riferimento per tutti i produttori di action figures.
La prima pubblicazione appartenente alla linea è stata distribuita nel febbraio del 2008, e trattasi di Yuki Nagato da “Suzumiya Haruhi no Yuutsu” (conosciuto in Italia come “La Malinconia di Haruhi Suzumiya”):
All’epoca il pezzo fece grande scalpore, poichè per la prima volta veniva proposta un’action-figure di piccole dimensioni ma con qualità di colorazione e scultura pari ad una statica, nonchè lavorata più o meno allo stesso modo, quindi un misto di PVC e ABS per ottenere parti rigide ed altre flessibili, nonchè alcune addirittura in gomma per permettere agli abiti di accompagnare al meglio il posizionamento del personaggio.
In più, data la grande bravura di Masaki Asai, era fuori discussione la somiglianza col personaggio originale, uno degli elementi di forza della linea ancora oggi.
Max Factory, grazie alle sue action-figure figma, vanta un catalogo che ha recentemente raggiunto il volume #200 (annunciato in questi giorni, durante il Wonder Festival 2013 Winter), che ritrae Miku Hatsune, l’irriducibile icona di “Vocaloid“, già onorata di essere il #100 di questa linea, proposta per l’occasione in versione Append:
Masaki (APSY) Asai nel corso degli anni ha raffinato notevolmente le sue doti di scultore per action figures, e nonostante la linea già vantasse di alcune qualità superiori a tutte le altre linee disponibili dalle varie case (gli snodi di piccola dimensione, l’ampio range di posizionamento, la qualità di scultura e decorazione, la notevole quantità di accessori e parti compatibili tra le varie figures), ha reso queste piccole posizionabili delle vere opere d’arte, sia nell’ambito nipponico ispirandosi a manga, anime o videogames, sia guardando oltre l’oceano, e sbarcando in USA, dove ha cominciato a trattare personaggi e non solo ispirati a cinema e spettacolo (tra cui spiccano i recentissimi “The Avengers” o “Spider-Man“):
Nel corso del sodalizio con Max Factory, l’autore ha comunque concesso spazio (poco) alle statiche, tant’è che sono frutto della sua mano sia la bella Miku Append ver. in scala 1/8 che il prototipo di Angela Balzac da “Rakuen Tsuihou: Expelled From Paradise”, ispirata al character design di Saito Masatsugu:
Infine vi mostriamo alcuni prodotti non legati al sodalizio con Max Factory, tra cui le interessanti edizioni Exclusive di ben 10 anni fa ritraenti versioni assai particolari di Rei e Asuka di Kadokawa, probabilmente tra i primi e più ambiziosi studi dell’artista nell’ideazione di snodabili capaci di unire un’ampio range di posizionamento ad uno stile ed una qualità superiore a quanto presente su mercato a quei tempi:
e infine i tre grandi traguardi di figma: #001, #100 e #200, l’ideale per festeggiare il nuovo traguardo del sodalizio Max Factory x Masaki (APSY) Asai: