Tra i tanti ospiti di Lucca Comics & Games 2012, lo scultore Takeshi Miyagawa era senz’altro una presenza interessante per gli appassionati di Figures giapponesi, autore di molti dei prodotti di alcune tra le ditte più note del panorama nipponico quali Clayz, Sega, Kaiyodo, Bandai e Konami.
Specializzato in particolar modo nelle lavorazioni in scala 1/12 e 1/8, vedere un artista di questo settore prendere parte ad un evento italiano risulta essere decisamente atipico, e in questo bisogna riconoscere l’apprezzabile iniziativa presa dal team organizzativo di Lucca Comics. Ci auguriamo, infatti, che questa possa essere la prima di una lunga serie d’interessanti iniziative nelle prossime edizioni.
Nel corso dei quattro giorni dell’evento, Takeshi ha tenuto diversi incontri e dimostrazioni, supportato dall’aiuto di un interprete (un architetto giapponese che vive e lavora a Milano e grande amico dello scultore). Gli incontri si sono rivelati indubbiamente interessanti, poichè incentrati sul mondo delle Figures in generale, la storia di quest’arte fin dalla nascita nonchè i processi di produzione e dei prodotti da lui creati.
Gli incontri e i workshop
Takeshi racconta brevemente, grazie all’ausilio di slide e TV, le origini della scultura giapponese, nata per ritrarre personaggi mitologici e religiosi, che per un lungo periodo di tempo si era completamente fermata, per poi riprendere negli ultimi anni proprio con la massiccia produzione di Figures. Stando a quanto affermato dall’artista, lo sviluppo del mondo delle Figures ha segnato una grossa rinascita dell’arte scultorea giapponese. Inizialmente i primi prodotti del settore erano principalmente giocattoli, poco fedeli agli originali e di basso livello qualitativo.
In parallelo nello stesso periodo, dagli Stati Uniti iniziavano ad arrivare le prime action figures e personaggi da collezione, che invece vantavano una maggiore somiglianza con i personaggi originali. Ispirati da questo, gli scultori giapponesi hanno iniziato a produrre dei prodotti decisamente più curati e dettagliati, pur inserendo un tocco di personalità, spesso aiutata dall’uso della “deformazione” (tecnica che ha sottolineato e analizzato più volte), trasformando i personaggi umani in umanoidi, animali in ibridi (riferendosi al mercato americano, ha fatto l’esempio lampante di Topolino, con il corpo umano e la testa da topo), con arti del corpo più o meno grandi a seconda dell’interpretazione del personaggio. Tutto questo si collega naturalmente al mondo del design degli anime e dei manga, molto vicino a quello della Figures.
Ci ha raccontato che il suo lavoro parte solitamente da un unico e semplice artwork, dal quale genera un prototipo fino al risultato finale da colorare. L’abilità dello scultore, spiega, stà per l’appunto riuscire a creare la rappresentazione 3d dell’artwork nonostante si abbia a disposizione una sola immagine da un’unica angolazione. E’ di certo la cosa più difficile, e solo grazie alla fantasia e alla tecnica riesce ad immaginare la statua nella sua interezza, riproducendo la posa, le forme, il dinamismo e la somiglianza con il soggetto da riprodurre.
Gli incontri sono proceduti analizzando le serie attualmente di maggiore successo in giappone della quale sono state prodotte molte figures (con riferimenti a Puella Magi Madoka Magika, Haruhi e Maho Shojo Lyrical Nanoha passando per Cardcaptor Sakura, Fate/Stay Night e Evangelion) e mostrando i suoi recenti lavori. Attualmente produce personaggi tratti da serie di Anime, Manga, Videogames e creazioni originali, collaborando principalmente con Kaiyodo per le Trading Figures, con Sega e Konami per le Prize Figures e con Clayz per le Figures.
In fiera, inoltre, ha curato diversi workshop su come realizzare un garage kit, quindi un prototipo, mostrando tecniche di realizzazione e lavorazione, dimostrando tutte le sue abilità dal vivo.
L’intervista di itakon.it
Abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Takeshi Miyagawa, che si è dimostrato assai entusiasta di condividere con noi il suo tempo, grazie al fatto di esserci presentati come portale italiano del settore, stimolando in lui un certo interesse.
itakon: che cosa l’ha spinta ad iniziare a creare delle statue tratte da anime e manga? Qual è stato il suo percorso di formazione?
Takeshi: Inizialmente, seguendo la strada di mio padre, mi sono iscritto ad una scuola scientifica che mi ha permesso di comprendere il divertimento del costruire cose, maturata in un secondo momento all’università d’arte. Qui ho imparato dal maestro Yoshikatsu Kuroda le basi e le principali tecniche di lavorazione. Dopo essermi laureato, sono iniziate le collaborazioni con ditte importanti del settore e pian piano ho acquisito visibilità nell’ambiente. Recentemente ho fondato il gruppo di scultori di figures chiamato T’s System.
itakon: lei ha scolpito tantissime figures, di cui molte per la ditta Clayz. Da quanto tempo lavora per loro e come avete iniziato questa collaborazione?
Takeshi: da giovane, agli inizi della mia carriera, lavoravo da solo e creavo kit in resina di personaggi originali e non. Lo facevo più per passione. In Giappone ci sono diverse manifestazioni riguardanti il mondo delle Figures e hanno iniziato a invitarmi per conferenze e dimostrazioni. Ad un Wonder Festival i ragazzi di Clayz hanno notato la mia abilità e mi hanno contattato per iniziare a collaborare su qualche progetto. Pian piano la collaborazione si è fatta più solida e hanno iniziato a commissionarmi diversi lavori.
itakon: in Italia purtroppo è molto diffuso il fenomeno dei falsi. Cosa prova quando vede un suo prodotto falsificato?
Takeshi: Essendo una copia, non rispecchia la qualità originale e il lavoro dello scultore viene svalutato. Ma per noi scultori il dispiacere più grande è vedere una propria realizzazione, generata con passione e duro lavoro, essere falsificata e spacciata per originale, per poi arrivare in mano a un appassionato che di certo non potrà apprezzarla.
itakon: è mai stato in Italia prima d’ora?
Takeshi: si, sono stato diverse volte in Italia poichè adoro questa nazione. Per noi giapponesi l’Italia è un paese magnifico, tanto quanto per gli italiani lo è il Giappone. Ho dei cari amici in Italia che mi piace rincontrare.
itakon: cosa ne pensa di Lucca Comics e degli appassionati italiani?
Takeshi: sono meravigliosi. Quello che mi ha colpito maggiormente è la grandissima passione che questi ragazzi trasmettono. Si avvicinano agli otaku giapponesi ed è molto bello vedere questo calore dall’altra parte del mondo. Magari, con il tempo, il popolo di appassionati italiani e giapponesi potranno creare qualcosa di interessante insieme, sarebbe fantastico.
Di seguito una galleria di immagini degli eventi dedicati a Takeshi Miyagawa: