Abbiamo potuto partecipare alla presentazione del progetto Dynamic Evolution di Tamashii Mix, la linea Tamashi che si occupa delle reinterpretazioni artistiche di personaggi noti, ed abbiamo il piacere di condividere con voi quanto emerso da questo incontro.
Moderato da Alessandro Apreda, meglio conosciuto come Dr. Manhattan e vero sancta sanctorum della cultura pop anni 80, con la partecipazione sul palco di Emiliano Santalucia, designer di giocattoli con esperienza decennale e collaborazioni con Hasbro e Pop Culture Shock Collectibles, Julian Oreska Brand Manager Bandai, Ryuzo Noda Global Sales & Marketing Manager Bandai e, nascosto in platea ma non per questo meno importante, Mashiro Ishikawa ingegnere Bandai e responsabile dell’industrializzazione dei prodotti a tema robotico della casa giapponese.
“Tanto tanto tempo fa…”
In realtà sono due anni, e non siamo in una galassia lontana ma al San Diego Comicon 2016, dove Emiliano Santalucia viene contattato da alcuni responsabili Bandai che gli illustrano il progetto di reinterpretazione dei robot Nagaiani, chiedendogli se è interessato. Ora trovatemi un italiano, nato negli anni 70, di sana e robusta costituzione che rifiuterebbe tale proposta. In più il nostro opera nel settore e quindi l’accordo e fatto, e si concretizza successivamente attraverso l’incontro con Julian Oreska.
La sinossi ufficiale dietro al progetto è più o meno questa: tutti i robot di Go Nagai vengono sconfitti da un’alleanza dei nemici, gli scienziati creatori dei nostri eroi riuniti decidono di creare un nuovo esercito basato sulla tecnologia di Jeeg, con i componenti componibili ed una tuta cibernetica che consente al pilota di diventare la testa del robot.
Emiliano ha così creato le prime bozze, per poi concentrarsi su due soggetti che saranno i primi ad essere commercializzati: il nuovo Jeeg ed il nuovo Mazinga Z. Il tutto cercando di essere rispettoso dei design originali, perchè come detto dal Dr. Manhattan ” se fai male Mazinga Z scontenti i giapponesi, se fai male Jeeg Robot devi cambiare residenza in Italia.”
Risultato riuscito? Fermo restando che è nel DNA della linea Tamashii Mix richiedere al designer una reinterpretazione dei soggetti, ci sembra che l’autore abbia mantenuto quanto premesso, combinando elementi iconici dei singoli robot mantenendoli riconoscibili. e studiando tutto un ecosistema come parti e soprattutto come accessoristica che, se avrà il successo che gli auguriamo, promette di dar vita ad un universo molto vitale.
E dopo aver reso onore alla creatività di Emiliano Santalucia, vorremmo puntare l’attenzione sul lavoro di Mashiro Ishikawa, che si è occupato di trasformare i disegni nei prototipi esposti allo stand Tamashii Nations Cosmic Group a Lucca, e come sottolineato da Emiliano stesso nella nostra intervista (che trovate qui) ha rispettato tutti i dettagli in maniera egregia, e soprattutto in tempi brevissimi aggiungiamo noi, visto che i disegni mostrati portano la data di luglio 2018!
Dalla discussione, e più precisamente dalla domanda posta a Julian Oreska, è emerso come il progetto Dynamic Fusion non sia destinato solo ai collezionisti, ma anche ad un pubblico più giovane visto la quantità di accessori creati proprio per aumentare la giocabilità dei soggetti, mentre Ryuzo Noda ha rimarcato che la scelta di Jeeg come seconda uscita non è casuale ma voluta, perchè questa serie si rivolge molto al mercato italiano. La serie nasce come composta da due soggetti (Jeeg e Mazinga Z appunto), ma lo studio si è subito espanso ad una “scuderia” più corposa, con il valore aggiunto della modularità come impulso per collezionarli tutti. L’esperienza di Emiliano lo ha portato a considerare, negli studi di design fatti, anche la praticità nella produzione e nell’utilizzo dei componenti. Sono stati inserite anche nuove armi, con nuovi nomi per “lanciarle” come è tradizione, e la possibilità di scambiarsi le armi per affrontare i diversi nemici. L’approvazione di Dynamic Planning (la società che cura i diritti dei titoli di Go Nagai) ha sancito il successo della fase di studio del progetto, che ora passerà alla fase di produzione e che speriamo di poter vedere alla fine del prossimo anno (chi ha detto Lucca 2019?). I prototipi di Mazinga Z (mostrato la settimana prima di Lucca ad un evento Tamashii a Tokyo) e Jeeg Robot (mostrato in anteprima mondiale a Lucca) sono comunque ai primi stadi del loro sviluppo, e per questo soggetti ad ulteriori sviluppi e affinamenti.
Nella parte finale con le domande del pubblico sono emersi alcuni ulteriori dettagli interessanti: la serie dovrebbe avere un target di prezzo inferiore a quello dei S.O.C. di Bandai, il sistema di connessione dei vari componenti è ancora in fase di studio perchè vorrebbero unire l’elemento magnetico, molto scenico ma con qualche limite in fatto di tenuta e posabilità (l’esperienza dei Micronauti ci ha insegnato qualcosa al riguardo) a quello tradizionale, e che si sta valutando di unire alle uscite un fumetto o qualcosa di simile per documentare la storia alla base di questa nuova serie.
Non ci resta che fare i nostri migliori auguri a Emiliano, Julian, Ryuzo e Mashiro e sperare di incontrarli alla prossima edizione di Lucca con i primi esemplari di quella che speriamo sia una lunga serie di prodotti.