Tra le molte notizie che quotidianamente, partendo dal Giappone, attraversano i mari e i continenti fino ad arrivare sulle pagine del nostro sito, una più di altre ha destato ultimamente la nostra attenzione, aggiungendo una nota negativa tra le tante positive che siamo soliti notificare ai nostri affezionati lettori.
Sono diverse settimane ormai che circolano voci riguardanti la possibilità che Orchid Seed, ormai nota ditta produttrice di figures in PVC, interrompa l’esportazione dei propri prodotti fuori dai confini nipponici, rendendo così i suoi articoli destinati esclusivamente al territorio nazionale.
Attraverso diversi canali e conferme, da parte di numerose fonti tra cui store ufficiali e fornitori che importano tali articoli in Europa e nelle Americhe, si è appresa la brutta notizia che dopo Lucifer (i cui preordini sono stati aperti 20 giorni fa) la ditta nipponica intraprenderà una nuova politica che, con molta probabilità, genererà grande frustrazione da parte degli appassionati e fedeli collezionisti dei prodotti marchiati Orchid Seed.
Le cause di tale decisione sono sconosciute, così com’è ancora da dimostrare nei mesi futuri la reale applicazione di tale novità, ma resta il fatto che, se la ditta giapponese deciderà di andare fino in fondo, potremmo assistere ad un calo repentino della diffusione dei loro prodotti fuori dal territorio giapponese, contestualmente ad un aumento dei servizi proxy che offriranno le loro figures.
A tutti gli effetti, infatti, questo non porterà alla scomparsa delle figures marchiate Orchid Seed fuori dal Giappone, bensì ne complicherà le meccaniche, poichè verranno trattate come prodotti di ditte che producono edizioni limitate ed esclusive quali Native, Hobby-Japan e tutte le linee sponsorizzate da Dengeki e simili destinate al mercato nipponico.
Trattandosi poi, punto di notevole importanza, di articoli già costosi alla fonte, il prezzo del “servizio proxy per l’esportazione” renderà indubbiamente maggiore la spesa da sostenere per poter acquistare un prodotto Orchid Seed.
Queste ovviamente sono solo le nostre conclusioni, condivisibili o meno, ma siamo ben consapevoli delle meccaniche di esportazione dei prodotti exclusive, e pertanto la notizia diviene negativa soprattutto se teniamo presente che la ditta negli ultimi mesi ha presentato numerosi prototipi nel corso degli eventi, generando grande aspettativa da parte degli appassionati di tutto il mondo.
In attesa di conferma o smentita (naturalmente si spera nella seconda ipotesi), sappiamo che le prenotazioni presso gli store ufficiali effettuate prima di Ottobre non dovrebbero essere a rischio (specialmente se fatte a ridosso della data d’apertura preordini), mentre da una decina di giorni a questa parte molti negozi hanno già interrotto e cancellato numerose richieste di ordinazioni, anche riguardanti prodotti già in lista di pubblicazione nell’immediato futuro.
Nel caso si rendessero disponibili ulteriori informazioni provvederemo a notificarle tempestivamente.