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Evolution Toy, da qualche tempo, fa la gioia dei fan robotici italiani proponendo moltissimi soggetti, più o meno ricercati, centrando sempre il bersaglio. Nonostante la strategia aggressiva che vede una produzione intensa e frequente di soggetti particolarmente cari al pubblico italiano, a volte i collezionisti criticano i loro prezzi giudicati troppo alti rispetto alla qualità dei prodotti stessi.
Nel suo ormai vasto catalogo troviamo quindi l’oggetto di questo articolo, la testa del Grande Mazinga e il Brain Condor. Diciamo subito che, per quanto inizialmente possa essere sembrato una sorta di completamento a quanto rimasto incompleto nella linea PX di Bandai, questo prodotto non può esserne affiancato, per via delle dimensioni decisamente più ridotte, per cui di fatto si tratta di una linea che gode di vita propria.
Nella confezione, molto ben realizzata esteticamente con il Condor che spicca in primo piano sulla facciata principale, troviamo la testa del Grande Mazinga, realizzata in plastica, e il mezzo volante di Tetsuya Tsurugi, composto quasi del tutto di metallo, che può essere agganciato o esposto separatamente secondo il gusto personale, oltre al manuale e ai tappini delle viti del condor.
Lo sculpt della testa è superbo: ET ancora una volta non si smentisce sotto questo aspetto, rendendo onore a uno dei robot più apprezzati in Italia e nel mondo dalle vecchie e nuove generazioni. Purtroppo non si discosta dalla sua nomea per quanto riguarda i materiali utilizzati: questa testa, infatti, è leggerissima e molto delicata, con l’uso di plastiche sottili che danno la sensazione di grande fragilità.
La verniciatura non è esente da pecche, mostrando qualche impurità, probabilmente dovuta anche alla confezione troppo morbida che non la protegge abbastanza.
Ottima invece la resa degli occhi, del tutto trasparenti dotati di una placca dorata (probabilmente carta colorata) incollata all’interno che crea un effetto quasi “luminoso”.
Altra caratteristica non eccelsa è il vuoto interno che compare subito anche solo guardando dall’alto la testa, giustificato solo in parte dal fatto che il muso del Brian Condor si inoltra abbondantemente all’interno della testa stessa.
Per fortuna dal canto suo il Brian Condor soddisfa in fatto di solidità e pesantezza, grazie alla presenza abbondante di metallo e alla buona verniciatura particolarmente lucida.
I motori posteriori sono anch’essi abbastanza dettagliati e la forma appiattita consente una base d’appoggio stabile al veicolo.
La calotta trasparente mostra il pilota all’interno e, nonostante le dimensioni molto ridotte, fa una degna figura.
Apprezzabilissimo il sistema a bilancino che mantiene il cockpit in asse orizzontale, ottenendo di fatto l’effetto visto nell’anime in cui in fase di agganciamento alla testa la postazione di Tetsuia ruota per riallinearsi orizzontalmente.
Nella confezione sono inclusi anche i “fuochi” emessi dallo scarico del Condor in fase di agganciamento, che permettono di esporre il tutto come nella scena del cartone. La loro qualità è però discutibile, dato che l’innesto è particolarmente precario e di conseguenza l’equilibrio della navetta che, per via della prominente pinna, tende a cadere in avanti, ma anche per via della resa estetica nel complesso non entusiasmante.
Fortunatamente, una volta che il Brian Condor viene agganciato completamente alla testa semplicemente appongiandolo senza nessun incastro di sicurezza, la resa generale è ottima e di fatto in questa condizione ci troviamo davanti ad un pezzo davvero notevole sotto il punta di vista estetico. Ancora una volta consigliamo di maneggiare con cura, perchè la differenza di peso tra la navicella e la testa è alta, ancor più enfatizzata dalla pinna sporgente che poco ci mette a far crollare tutto in avanti se non si presta la massima attenzione durante le fasi di spostamento e posizionamento del modello.
Per quanto riguarda le dimensioni non possiamo che mettere a confronto il tutto con il GX-02 Grande Mazinga (con ali del GX-02R) di Bandai e il PX-01 Hover Pilder:
In conclusione possiamo affermare che si tratta di un prodotto discreto, eccelso dal punto di vista estetico ma penalizzato da pecche tecniche, come i materiali utilizzati sulla testa o l’effetto propolusori non propriamente riuscito. Per gli appassionati nagaiani può essere un buon acquisto, o per chi gradisce la presenza in collezione di un discreto e metalloso Brian Condor.
Nome: Brian Condor – Metal Action
Produzione: Evolution Toy
Scala: non in scala
Anno di pubblicazione: 2014
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 8270 jpy
Pro:
– sculpt eccezionale;
– un massiccio Brian Condor.Contro:
– testa troppo leggera e delicata;
– rapporto qualità/prezzo esasperato;
– effetto propulsori non propriamente riuscito.
Voto Finale: 7/10