Illustrata dall’amatissimo Tony Taka e scolpita dalle mani sapienti di Hide, collaboratore della ditta ormai da diverso tempo, Kirika Towa Alma è una delle principali eroine tratta dal videogioco “Shining Resonance” e prende vita in questa pubblicazione in scala 1/8 edita di Kotobukiya. Uscita ufficialmente il 10 febbraio 2016 al prezzo di 12960 Yen, la ditta ha recentemente proposto una variante, Akayougoromo ver., che differisce nella colorazione pur mantenendo la stessa scultura e sarà venduta esclusivamente durante diversi eventi nel mese di Luglio, tra i quali spicca il Wonder Festival 2016 Summer.
Kirika arriva in un box di modeste dimensioni, 28 cm x 21 cm x 19 cm, che presenta delle sfumature azzurre per finire al bianco con sopra stampato un motivo damascato. La grossa finestra frontale permette di dare una prima occhiata al suo prezioso contenuto; le due laterali sono intagliate a forma di farfalla, perfettamente in linea con il personaggio. Sul retro è presente una fotografia del prodotto contenuto e parte dell’illustrazione di Tony Taka. All’interno è incluso un foglio con le illustrazioni di montaggio e la statica confezionata nelle plastiche protettive e posta accuratamente nel blister.
Ormai come da tradizione da parte della ditta, Kirika arriva già posizionata sulla sua base tramite una vite metallica posta sotto il supporto dello zoccolo. Tuttavia, per poter rimuovere le plastiche protettive, è necessario rimuovere il busto come illustrato nelle istruzioni; non solo, è anche possibile rimuovere la testa e la gonna, dando vita ad una seconda variante espositiva come verrà mostrato in seguito.
Procedendo ad una valutazione per gradi diversi, rimosse le plastiche protettive per ora è possibile ammirare Kirika Towa Alma pronta all’esposizione.
La base, circolare e rialzata, ripropone un pavimento di pietra senza grosse pretese da parte di Kotobukiya. Colorata di un grigio uniforme e senza sfumature, l’unica eccezione è bordo rialzato che presenta una finitura leggermente perlata; gli intagli delle pietre sono semplicemente scolpite in modo realistico, lasciando che sia quest’ultima a creare delle naturali ombreggiature all’interno delle linee.
La lavorazione dei capelli Kirika è molto semplice fin da una prima occhiata; realizzati in PVC morbido e colorati di biondo, presentano una finitura lucida e parlata molto suggestiva che richiama la colorazione dell’artwork di origine. Legati in una lunga coda da cavallo tramite un fermaglio a forma di farfalla trasparente, molto bello e realizzato in maniera eccellente senza particolari difetti, presenta una leggera sfumatura blu e qualche lieve sbavatura nei contorni neri, dovuti anche alle piccole dimensioni del pezzo. I capelli sono scolpiti ciocca per ciocca in modo ordinato e pulito, restando fedeli e risaltando al meglio il tratto pulito di Tony Taka.
Il volto è molto somigliante al character-design originale con alcune riserve alla colorazione della bocca, forse di una tonalità fin troppo accesa rispetto al prototipo mostrato in fase di preordine. Le lunghe orecchie da elfo sono visibile oltre le due ciocche laterali, con attaccato due orecchini a triangolo bianchi e verdi, ben realizzati nonostante le minute dimensioni.
L’immensa gonna è scolpita egregiamente in ogni singolo risvolto, accompagnando dolcemente il movimento in modo coerente con la posa complessiva della figure. Colorata di blu, presenta molte sfumature eccellenti nelle pieghe che ricalcano fedelmente la scultura di ogni singola piega. Purtroppo la parte superiore dell’abito è soggetta ed episodi di paint transfers dovuti allo sfregamento della manica; le macchie risultano inoltre di difficile rimozione, ma con abbastanza pazienza ed attenzione è possibile rimuoverle delicatamente con delle semplici salviette igienizzanti.
Il vestito presenta diversi particolari, molto semplici ma ben realizzati; soddisfacenti son le decorazioni della gonna nonostante la loro colorazione uniforme; anche i campanellini, nonostante le loro piccolissime dimensioni, son ben realizzati e colorati con una finitura dorata.
I risvolti presenti sulle maniche sono molto semplici, pur soffrendo di qualche segno di stampa e alcune sbavature lungo le linee sul retro. I fiocchi presentano una colorazione uniforme e molto semplice, andando a completare la figure arricchendola di particolari ben apprezzati, senza soffrire di particolari difetti di produzione.
Come già accennato in precedenza, è possibile rimuovere l’ampissima gonna di Kirika per dar vita ad una seconda variante in intimo dell’eroina.
Purtroppo la fascia sotto il seno non nasconde in modo eccelso l’attaccatura del busto, risultando abbastanza innaturale. È possibile in ogni caso vedere alcuni dettagli che altrimenti sarebbero nascosti dall’ampia gonna; partendo dall’intimo molto semplice ma ben realizzato, alle lunghe parigine che coprono le gambe lunghe e snelle di Kirika. Su di esse sono applicate leggere sfumature grigie per evidenziare le pieghe sulle ginocchia e sulle caviglie.
Ai piedi porta dei sandali tipici della tradizione culturale giapponese, molto semplici ma ben realizzati; al centro è realizzata una piccolissima conchiglia colorata di oro, che spezza la colorazione uniforme delle calzature e la stringa celeste.
Molto somigliante al character design disegnato da Tony Taka, Kirika rappresenta un’ottima aggiunta alla collezione per i fan dell’amatissima serie “Shining”, andando ad arricchire le fila delle innumerevoli produzioni già presenti sul mercato dello stesso brand. Kotobukiya ha dimostrato di saper portare un prodotto tuttavia di qualità senza lasciare insoddisfatti nonostante la semplicità della produzione nonostante alcuni difetti di produzione. La seconda variante espositiva in intimo tuttavia poteva essere sicuramente migliorata.
Nome: Kirika Towa Alma
Produzione: Kotobukiya
Scala: 1/8
Anno di pubblicazione: 2016 (Febbraio)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 12960 Yen
Pro:
– Ricalca in modo soddisfacente il chara-design di Tony Taka;
– scultura e colorazione molto semplice e pulita;
– scultura ricca di particolari ben realizzati.Contro:
– La bocca poteva essere lavorata meglio;
– episodi di paint transfers sulla gonna;
– qualche sbavatura e segni di stampa;
– visibile il perno di congiunzione del busto nella variante espositiva senza gonna.
Voto Finale: 8 su 10