Torniamo a trattare il delicato argomento delle contraffazioni prenendo in esame uno dei prodotti di maggior successo degli ultimi anni: Saber Lily “Distant Avalon” prodotta in scala 1/7 da Good Smile Company:
Pubblicata per la prima volta nel Settembre 2009, la statica ha ricevuto notevole attenzione dagli appassionati di tutto il mondo, tanto da spingere il colosso nipponico a programmare una ristampa, con relativa pubblicazione risalente al 12 Gennaio 2012.
Purtroppo oltre ai fedeli sostenitori delle produzioni genuine giapponesi anche i falsificatori non hanno esitato a dimostrare interesse nella presente statica, producendone una versione bootleg diffusa pochi mesi dopo la prima uscita del prodotto ufficiale.
Qui di seguito andiamo ad analizzare alcuni dettagli che possono aiutare il collezionista nell’identificazione del prodotto originale e della sua controparte falsificata:
Il primo dettaglio al quale prestare attenzione è il box, realizzato in cartonato rigido e dalle dimensioni particolarmente generose.
Se la forma del box è stata riprodotta egregiamente, lo stesso non si può dire di alcuni dettagli (nello specifico lo sticker di originalità e il logo Good Smile Quality, presenti sulla confezione originale a sinistra). Questo è il primo degli elementi che può aiutare nell’identificazione del prodotto contraffatto.
Molte delle pubblicazioni di fascia superiore (in particolar modo produzioni Max Factory, Good Smile Company o Alter) possiedono lo sticker olografico “JP official product“, applicato sia sulle confezioni destinate al commercio nazionale che su quelle destinate all’esportazione tramite distributori affiliati.
Questo sticker è un altro elemento importante, specie per prodotti di valore molto alto.
Sebbene la confezione contraffatta sia stata ben realizzata, si può notare come lo sticker manchi nella parte inferiore del retro. Inoltre la qualità della stampa è indubbiamente inferiore, il chè è un valido aiuto se messa a confronto con la confezione originale, ma poco visibile nel caso in cui ci si trovi davanti ad un solo esemplare.
Andando ad analizzare il prodotto effettivo notiamo subito come il perno che andrà a sostenere la custodia della spada Excalibur è realizzato in plastica trasparente nel prodotto originale, mentre è di colore nero nel bootleg. Questo è uno dei primi elementi che può aiutare nel caso in cui il venditore stia offrendo una statica sprovvista di box (o la cui confezione sia stata intenzionalmente scambiata con una originale).
Il volto di Saber Lily è divinamente scolpito, e guarda in avanti in modo da permettere all’osservatore di apprezzarne la qualità della lavorazione, grazie anche alla frangia che non copre gli occhi dell’eroina.
Nel bootleg notiamo come il capo sia leggermente rivolto in avanti. Inoltre alcune ciocche della chioma vanno a coprire la visibilità del volto da alcune angolazioni, fornendo ulteriori elementi d’identificazione del prodotto contraffatto.
Infine la bellissima base di Saber Lily riporta il logo “Fate/Unlimited Codes” in rilievo, elemento assente nella versione bootleg.
Si nota inoltre come il lavoro di decorazione mostri dei brutti aloni in corrispondenza delle zone più scure, a dimostrazione di un lavoro ben più approssimativo rispetto al prodotto originale.
N.B. le ultime riproduzioni illegali di questa statica presentano anch’esse il logo “Fate/Unlimited Codes”, essendo stato per molto tempo il principale oggetto d’identificazione dei bootleg. Pertanto al momento risulta essere un dettaglio potenzialmente poco affidabile, quindi da tenere in considerazione solo se affiancabile agli altri elementi elencati.
Anche oggi vi abbiamo fornito alcune indicazioni per non incappare nella rete dei venditori di prodotti non originali. V’invitiamo a segnalarci eventuali nuove scoperte e a seguirci per i prossimi focus della nostra Rubrica AntiBootleg!