Andiamo oggi a presentarvi un titolo diverso dal solito, che possiamo definire come uno degli spin-off di Zelda più originali. Abbiamo avuto modo di provarlo grazie agli amici di Nintendo Italia che ce lo hanno gentilmente fornito.

Cadence of Hyrule: Crypt of the NecroDancer Featuring The Legend of Zelda fu annunciato un po’ a sorpresa durante un non troppo lontano Direct di Nintendo e la curiosità di giocarlo fu stata per noi subito tanta. Chi ha avuto modo di passare qualche ora sul titolo Crypt of the NecroDancer saprà sicuramente di cosa stiamo parlando. Crypt of the NecroDancer uscì nel 2015 e fu un pluripremiato rhythm game roguelike con visuale isometrica. Il gameplay prevedeva la possibilità di muoversi e fare altre azioni seguendo il ritmo della musica. Molto interessante era la possibilità di utilizzare anche le proprie tracce mp3.

Prima di analizzare quella che è stata la nostra esperienza di gioco con Cadence of Hyrule, vogliamo soffermarci proprio sull’aspetto musicale, caratteristica fondamentale nonchè parte integrante del gameplay. Grazie alle doti del compositore Danny Baranowsky, noto per le sue produzioni elettroniche (di cui vi lasciamo il link di Spotify nel caso vogliate ascoltarlo), possiamo ascoltare una colonna sonora davvero di alto livello con una serie di tracce che lasciano il segno (già, dopo poco tempo ci si ritrova a canticchiarle).

Dal punto di vista grafico invece, appare colorato e in grado di offrire agli occhi dello spettatore una buona varietà artistica, riproposta come nei mitici titoli a 16 bit. Ottimo il lavoro eseguito dallo studio di produzione, che ha creato una serie di ambientazioni in grado di riportare il giocatore alla mente ad alcuni grandi del passato “Zeldiani”.

Questo videogioco è una sorta di mashup. Il gameplay è infatti un connubio tra le dinamiche presenti in Crypt of the NecroDancer e quelle vissute nel mondo del nostro tanto amato Link. La trama è abbastanza classica: dobbiamo salvare il regno di Hyrule sotto le grinfie del malvagio Okatvo. I protagonisti, Link e Zelda, sono stati stregati da un incantesimo che li ha portati in uno stato di sonno eterno. Cadence riuscirà ad infrangere il maleficio, dando inizio all’avventura.

Avremo modo di utilizzare più personaggi durante la nostra avventura. Inizieremo dunque a muovere i primi passi utilizzando Cadence, per poi passare alla possibilità di utilizzare Link e Zelda. Sfruttando ogni abilità in nostro possesso, dovremo dunque destreggiarci all’interno di quadri di gioco ricchi di nemici, che andranno ovviamente sconfitti per avere la possibilità di proseguire.

A tal proposito, segnaliamo come quest’ultimi siano particolarmente variegati e dotati differenti caratteristiche che ci obbligheranno ad attacchi di diversa natura a seconda del soggetto che avremo davanti. Questa caratteristica rende a nostro avviso ancor più dinamico il gameplay.

Si passerà da momenti concitati in cui la velocità è tutto, fino a momenti in cui un approccio più tattico sarà necessario. Fondamentalmente sarà essenziale muovere il protagonista all’interno di un’ipotetica scacchiera virtuale; per farlo sarà necessario tenere sotto controllo la barra (simil metronono) che indica il beat. Il ritmo, quindi, è tutto!

Rispetto al titolo Crypt of the NecroDancer, in Cadence of Hyrule una volta uccisi gli avversari sarà possibile esplorare l’area liberamente nel tipico stile Zelda e inoltre, in caso di morte, non verranno persi tutti gli oggetti ma si avrà la possibilità di salvarne alcuni all’interno dell’inventario, rendendo l’esperienza di gioco leggermente facilitata.

Circa la difficoltà ci sono diverse opzioni disponibili, utili a chi è meno avezzo a questo genere di gioco, in grado di rendere il tutto alla portata di qualsiasi giocatore. Ad esempio la possibilità di eliminare in qualsiasi momento l’obbligo di seguire il tempo, trasformando di fatto il gioco. L’altro lato della medaglia è l’opzione “necrodancer” che abilità tutte caratteristiche che hanno reso l’omonimo titolo di grande successo, come l’impossibilità di muovere il personaggio se non perfettamente a tempo con il beat.

In conclusione ci siamo trovati tra le mani un titolo a nostro avviso molto interessante, ottimo per chi ama i giochi musicali ma particolarmente stimolante anche per tutti gli appassionati della saga di Zelda. La miscela di queste due componenti è ben amalgamata, creando un titolo unico e divertente. Cadence of Hyrule: Crypt of the NecroDancer Featuring The Legend of Zelda  è in grado di offrire tante ore di sano divertimento, anche grazie alla possibilità di utilizzare più personaggi, rendendolo di fatto ampiamente rigiocabile.

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