L’uscita di “Shin Megami Tensei V” su Nintendo Switch ha segnato indubbiamente un punto di svolta per la console ibrida della grande N. Senza mezzi termini ci troviamo davanti ad uno dei migliori titoli disponibili nel panorama odierno di Nintendo. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio quali sono i punti di forza di questo ultimo titolo di casa Atlus.
Probabilmente i giocatori più casual avranno avuto modo di conoscere la serie Atlus tramite Persona che, grazie al 5° capitolo, ha raggiunto una popolarità prima mai raggiunta per la casa di produzione Giapponese. Tuttavia la saga SMT ha sempre rappresentato uno zoccolo duro per gli amanti dei JRPG, grazie all’ottimo capitolo Nocturne (recentemente rimasterizzato) ed il 4° capitolo che ha visto la luce su 3DS. Come nella serie Persona anche in questo caso tuttavia non preoccupatevi, potete giocare SMTV senza aver giocato i titoli precedenti e potrete godervi la storia senza problemi.
La trama ci vede nei panni di un liceale (senza nome come tradizione vuole) al centro di una vicenda che lo porterà a dover fronteggiare la predominante minaccia demoniaca nelle lande desolate del Da’at (L’aldilà). Ma come può un semplice liceale fronteggiare qualcosa di così potente e misterioso come l’entità demoniache? Verrà in nostro aiuto una figura misteriosa, Aogami, che ci permetterà di fonderci con lui per creare un nuovo essere e personaggio che andremo ad utilizzare nel gioco: il Nahobino.
Come sempre evitiamo di entrare nel dettaglio della storia, d’altronde stiamo parlando di un titolo dalle circa 90 ore di gioco. Tuttavia è giusto marcare che sotto il profilo narrativo questo 5° capitolo non brilla come i precedenti, seppur presentando una storia interessante e dai buoni risvolti, presenta toni un po’ più leggeri e meno marcati degli altri capitoli della saga.
Ma parliamo di Gameplay. Il sistema a turni di SMTV risulterà indubbiamente familiare a chi ha giocato i precedenti capitoli o ha avuto modo di mettere mano alla serie Persona (le similitudini sono tante) ma specifichiamo che ci troviamo di fronte ad un titolo tutt’altro che semplice, dove le meccaniche specifiche di gioco (che vedremo poco più avanti) andranno padroneggiate e masterate per non soccombere contro l’orda demoniaca che ci troveremo di fronte nell’Aldilà.
Negli scontri a turni utilizzeremo il Nahobino, capace di sferrare colpi fisici o magici (mediati dalla tipica barra MP) oltre che la nuova abilità Magatsuhi che ci permetterà di ottenere sensibili potenziamenti per noi e il nostro party.
Il sistema di gioco si basa su un sistema di debolezze e resistenze da parte dei nemici, utilizzando magie o abilità a cui i nostri avversari sono deboli, il quale ci permetterà di ottenere movimenti extra in combattimento e permettendoci di risolvere i combattimenti portandoli a nostro vantaggio. Chiaramente queste debolezze andranno scoperte, portando ad una sorta di “trial & error” le prime volte che incontreremo un nuovo avversario.
Gli stessi avversari potranno sfruttare le nostre stesse abilità, potranno far breccia nelle nostre debolezze ed utilizzare le abilità Magatsuhi, chiudendo lo scontro in loro favore o mettendoci seriamente in difficoltà. In questi momenti si sottolinea la difficoltà del titolo che non andrà mai preso alla leggera negli scontri perché un errore di calcolo ci potrebbe mettere seriamente in svantaggio nel corso delle battaglie.
Ma poco prima parlavamo di Party. Sì il Nahobino non sarà da solo, durante il viaggio nell’Aldilà non saremo chiamati solo a fronteggiare i demoni ma potremo anche scendere a patti e negoziazioni con alcuni di essi per aggiungerli alla nostra schiera. Potremo portarne fino a 3 in battaglia, ognuno con differenti abilità, punti di forza ed ovviamente debolezze.
I reclutamenti si svolgeranno tramite sequenze di dialogo in cui saremo chiamati ad assecondare le strane richieste dei demoni e negoziare con loro, a seconda della loro natura e del loro carattere. Potremo far leva sull’arroganza o sulla compassione, ma una volta convinto un demone rimarrà al nostro fianco ed ognuno di loro si rivelerà essere un prezioso alleato.
Esiste però anche un altro modo per ottenere nuovi demoni, ovvero la Fusione. Potremo infatti fondere tra loro due o più demoni in nostro possesso per creare un’entità nuova e più potente che ci permetterà di avanzare nel corso dell’avventura. Oltretutto ogni demone con cui stringeremo un patto sarà registrato nel compendio di gioco e potrà essere richiamato in qualsiasi momento utilizzando la moneta dell’aldilà, il Macca. Quindi sì amanti del completismo state pronti, perché completare il Compendio dei Demoni sarà una cosa da cui difficilmente riuscirete ad astenervi.
Prima di chiudere sul Gameplay parliamo dell’esplorazione. Rispetto i claustrofobici “dungeon” dei precedenti titoli in questo 5° capitolo saremo chiamati in ampie mappe dal feeling Open World, dove potremo esplorare liberamente utilizzando la gran velocità di movimento del Nahobino e la sua capacità di saltare ed aggrapparsi a determinati appigli. Decisamente un bel cambio di rotta per la serie e che permetterà di esplorare gli ambienti desolati del Da’at con ampia libertà. Ovviamente sempre facendo attenzione ai demoni che si celano dietro ogni angolo.
Sotto il profilo tecnico il gioco viaggia intorno ai 25/30 fps, con alcuni cali nei momenti più concitati e purtroppo in alcune cutscene. Chiaramente niente che va ad inficiare la fruibilità del titolo che mostra splendide animazioni ed effetti in fase di combattimento, il vero core del gioco. Le lande desolate del Da’at anche ben si adattano alle limitazioni della console Nintendo, permettendo ambienti sufficientemente dettagliati in fase di esplorazione.
Il nostro consiglio è ovviamente di tuffarvi nel mondo di Shin Megami Tensei V se siete amanti dei JRPG. Si tratta di un’avventura tosta, capace di darvi tantissime soddisfazioni dal punto di vista del gameplay e veramente un’aggiunta obbligatoria se siete appassionati del genere, si tratta (ribadiamo) di uno dei migliori esponenti del genere su Nintendo Switch e Atlus è maestra del settore.
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