L’episodio 3 di The Last of Us racconta una bellissima storia incentrata su Frank e Bill, una storia che probabilmente rimarrà nel cuore di molti. Durante i suoi 75 minuti di durata, l’episodio presenta anche molti dettagli nascosti, riferimenti e easter egg riguardanti il ​​​​gioco originale e la storia dei personaggi.

Joel commemora la perdita di Tess

La scena di apertura dell’episodio 3 di The Last of Us affronta le conseguenze della morte di Tess e offre al pubblico qualcosa che non si vedeva nel gioco originale. L’ episodio si apre con Joel che costruisce un tumulo per Tess. Sin dai tempi antichi, i tumuli sono stati spesso usati come monumenti funebri, un piccolo e semplice momento che Joel decide di dedicare in ricordo dalla compagna scomparsa.

HBO fa riferimento all’ingenuità di Ellie come nel gioco

Questa scena fa direttamente riferimento al gioco originale. Questo viene fatto tramite Ellie, che commenta parola per parola come nel gioco. Ellie afferma: “Non sono mai stata nei boschi. Ci sono più insetti di quanto pensassi”. Ciò evidenzia l’ingenuità di Ellie essendo nata dopo lo scoppio dell’infezione da funghi Cordyceps , questa battuta dell’attrice e riportata esattamente come quella vista nel videogioco.

Il gioco di Mortal Kombat

Durante il viaggio Joel ed Ellie si fermano in un edificio abbandonato in cui Joel aveva nascosto alcune provviste anni prima. Entrando nell’edificio, Ellie si precipita verso un cabinato arcade di Mortal Kombat II. Questa scena fa riferimento a Riley un personaggio  nel gioco The Last of Us. Nello spettacolo, Ellie afferma che la sua amica le ha parlato di Mortal Kombat, e sebbene non usi mai il suo nome, è chiaro che si riferisca a lei poiché nel gioco è presente un poster di Mortal Kombat II proprio nella camera da letto della ragazzina.

The Last Of Us Show utilizza la spiegazione Cordyceps del gioco originale

Un’altra scena dell’episodio 3 di The Last of Us ha un easter egg preso direttamente dal gioco ufficiale, precisamente quando Joel spiega l’epidemia di Cordyceps a Ellie. Joel afferma che i funghi mutati sono stati trasmessi agli esseri umani attraverso ingredienti alimentari come farina e zucchero. Ciò ha causato l’infezione in tutto il mondo e la rapida diffusione in pochi giorni. La spiegazione nel gioco può essere trovata in un giornale a casa di Joel e Sarah ma con un leggero cambio geografico sull’inizio di tutto dall’Asia attraverso Giacarta, in Indonesia, al continente sudamericano nella serie.

La città di Bill è la stessa del gioco di The Last Of Us

Uno dei riferimenti meno evidenti al gioco nell’episodio 3 di The Last of Us arriva dalla città di Bill. In entrambe le versioni della storia, la città di Bill si chiama Lincoln. Nel gioco, Joel, Ellie e Bill visitano una scuola con un cartello che la indica proprio come Lincoln High School. Durante l’episodio, molte scene confermano che lo show della HBO usa lo stesso nome della città di Bill e Frank basato sulla vera Lincoln, nel Massachusetts.

La maschera antigas di Bill fa riferimento alle spore del gioco

In The Last of Us del 2013 , i personaggi spesso dovevano indossare maschere antigas per evitare le spore, la versione trasmessa per via aerea del Cordyceps. È stato confermato prima che l’episodio 1 andasse in onda, che le spore sarebbero state sostituite con viticci. A tal proposito spunta un easter egg proprio con la maschera antigas di Bill, il quale la usa per uscire dal suo nascondiglio sottolineando la natura paranoica di Bill. Nonostante la maschera non serva nella serie di HBO, questo è un chiaro riferimento al videogioco.

Le trappole di Bill sono simili alle sue trappole del gioco

Nel gioco originale, viene mostrato che Bill ha attrezzato l’intera città con trappole per tenere lontani sia gli infetti che i banditi. Queste trappole sono ovviamente letali per chiunque le attivi. Le stesse sono anche adattate in The Last of Us della HBO , con Frank che viene catturato facilmente proprio da uno dei fossati creati da Bill.

Testo di “Long Long Time” Riferimento Bill & Frank

Un dettaglio nascosto nell’episodio 3 di The Last of Us viene dalla scena di Bill e Frank al pianoforte. Il duo suona a turno “Long Long Time” di Linda Ronstadt, una canzone che ha significati nascosti per entrambi i loro sentimenti. Dal riferimento alla solitudine di Bill che vive a Lincoln alla difficoltà di essere gay in un’epoca in cui il matrimonio non era legalizzato attraverso testi come “l’amore resisterà… nessuno al mio fianco… ama le ferite invisibili”, queste parole uniscono Frank e Bill per la prima volta, dando vita alla loro relazione presentata magnificamente dallo showrunner.

La lettera di Bill

L’intera storia che circonda Bill e Frank nell’episodio 3 è essa stessa un riferimento al videogioco, nonostante sia una drastica differenza rispetto a The Last of Us. Nel gioco Frank è morto da tempo prima che Joel ed Ellie raggiungano Lincoln, ma Bill è ancora vivo. Durante il loro viaggio, i tre trovano il corpo di Frank appeso in una casa a Lincoln e un biglietto che accenna alla precedente relazione tra lui e Bill. Questa lettera è stata trasformata nella premessa trainante di tutto l’episodio 3.

Il suicidio di Frank nello show di The Last Of Us è molto diverso dal gioco

Il suicidio di Frank differisce notevolmente dal gioco originale, in cui quest’ultimo nel gioco si impicca dopo essere stato morso da un infetto. Questo è stato cambiato per dare a Frank e Bill una storia molto più profonda e che serva anche al pubblico uno motivo per affezionarsi alla coppia.

L’importanza dell’ultimo pasto di Bill e Frank

Forse non ci avete fatto caso, ma la cena finale è la stessa del primo pasto che Bill ha cucinato a Frank 20 anni prima. Questo è un bell’easter egg, poiché la natura poetica dell’ultimo pasto di entrambi gli uomini è quello che li ha riuniti, un bel riferimento agli eventi precedenti dell’episodio.

Joel ed Ellie indossano gli iconici costumi

Dopo che Joel ed Ellie trovano Bill e Frank morti, fanno la doccia e prendono dei vestiti nuovi. Sebbene apparentemente irrilevanti, questi vestiti sono un riferimento significativo al gioco originale in un dettaglio nascosto per i giocatori di the Last of Us. L’outfit di Joel è la camicia a quadri verde che è diventata sinonimo del suo personaggio del gioco, lo stesso per la camicia bordeaux con maniche blu di Ellie.

Le regole di Joel per Ellie sono state mantenute le stesse

Durante la parte finale dell’episodio, Joel impartisce a Ellie delle regole da rispettare nel loro viaggio, come non parlare delle rispettive storie, non dire a nessuno dell’immunità di Ellie e obbedire a ogni ordine di Joel. Queste regole sono prese quasi parola per parola dal gioco.

Joel crea una batteria

Quando Joel ed Ellie arrivano a casa di Bill, trovano finalmente l’auto e la batteria che Joel stava cercando disperatamente. Poiché niente nella vita è mai facile per Joel, la batteria non funziona e deve trovare un modo per ripararla. Questo è un sottile omaggio a Joel che crea costantemente nei giochi di The Last of Us. I giocatori sono costantemente alla ricerca di un tavolo da lavoro, in modo da poter aggiornare la loro pistola, il coltello o creare nuovi pacchetti sanitari. Facendo costruire a Joel una batteria, lo showrunner sottolinea la creatività di Joel.

La scena del camion

Infine, la sequenza finale dell’episodio 3 di The Last of Us presenta molti easter egg del gioco originale. Il furgone che prendono dal garage di Bill è dello stesso modello e colore di quello che quest’ultimo regala a Joel nel gioco originale. Il secondo è la cassetta musicale che Ellie trova, una canzone fantastica che piace a Joel e chiede di lasciarla. Questa scena accade anche nel gioco, anche se con una canzone diversa.

La scena della finestra

La scena finale della puntata, in cui viene inquadrata la finestra aperta della camera di Bill e Frank, è esattamente la finestra di inizio che si vede non appena avviamo il gioco originale.

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