A fine agosto viene pubblicata da Kotobukiya la prima statica dedicata alla nuova saga Shining Ark, videogioco SEGA contraddistinto dall’inconfondibile design stilistico di Tony Taka.
Il primo personaggio scelto dalla ditta nipponica è la dolce Panis Angelicus, proposta in una piacevole e delicata scala 1/8, come la maggior parte delle pubblicazioni Shining che ci ha offerto in questi anni.

La figure è confezionata in un ampio box predominato da un incantevole azzurro e che riprende lo stile delle precedenti pubblicazioni, con una finestra frontale e sul retro un’immagine intera che ritrae il prodotto stesso.
Panis è protetta nel suo blister di plastica, dove sono appoggiate le 3 ali e il secondo busto intercambiabile, tutte parti extra riposte e avvolte in plastiche protettive.
La base invece è già fissata al piede della fanciulla, come capita spesso coi prodotti Kotobukiya. Pertanto, una volta sfilata dalla confezione, la figure richiede solo il montaggio delle ali.

Autore dell’opera è il rinomato Suzu (Atomic Bomb), specializzato per lo più in garage kit in resina, specialmente di Evangelion, ma che negli ultimi tempi sta prendendo piede nella produzione di statiche in PVC, come ad esempio la recente Kuroneko 1/7, sempre di Kotobukiya.
La scultura è semplice e raffinata, impreziosita dai classici merletti morbidi che Tony Taka realizza nella maggior parte dei suoi disegni; la posa scelta, aiutata dalla particolare base e di conseguenza le ali, riesce a trasmettere una sensazione di leggerezza, grazie anche ai colori delicati che contraddistinguono il personaggio.

Nella confezione sono incluse 3 ali, 2 bianche e una nera, che rendono la statica sicuramente un prodotto che accontenta e incontra diversi gusti, grazie alla possibilità di esporla in 4 modi differenti.
Troviamo due fori sulla schiena nel busto primario già fissato alla figure, permettendoci quindi di esporla con 2 ali, mentre il secondo busto intercambiabile ne ha solamente uno.
Il materiale usato per le ali è plastica abbastanza leggera e poco malleabile, in modo da non appesantire il corpo principale, creando problemi di inclinazione col tempo; la scultura è molto netta e precisa, contraddistinta da una minuziosa cura per le piume, come avevamo visto anche con Rufina.

L’abitino che indossa Panis risulta molto morbido, grazie anche alla scultura e all’uso di materiali semitrasparenti.
La leggerezza che trasmette è in sintonia con la posa e il personaggio stesso, donando un aspetto sicuramente angelico e puro, che gioca su pochissimi colori, principalmente neutri.
Questa delicata sovrapposizione di veli viene ripresa anche nelle maniche che le ricoprono le braccia, dove troviamo delle decorazioni azzurre, abbinate alla gemma legata al collo e ai suoi deliziosi occhi.
La fanciulla a piedi nudi poggia su una base molto particolare, che emerge dalla classica base circolare bianca usata nelle precedenti pubblicazioni.
Qui però le viene applicata una rifinitura perlata da dove spicca un vortice bianco su cui poggia Panis, che avvolge anche delle piume bianche in una scultura che rende bene il movimento.
Il materiale usato per questo rialzo è sempre in plastica semitrasparente, che ben si presta a eleganti giochi di luce.

Il volto completa egregiamente questa dolce opera, grazie a un piccolo caschetto morbido, scolpito a ciocche e rifinito con una colorazione semiperlata dal colore quasi argenteo.
Come piccola nota di colore, troviamo un grazioso fermaglio dorato a lato, sempre abbinato alle piccole decorazioni e gioielli dell’abito.
La scultura è abbastanza precisa, in linea con le produzioni della ditta; sono presenti alcune crosticine, forse dovute alla consistenza corposa della pittura usata per questa lucente rifinitura.
Spiccano i grandi occhi azzurro-mare, molto fedeli al design dell’artista nipponico; le pupille godono di una rifinitura lucida, ma in questo caso la colorazione è meno corposa / pastosa del solito.

Con le foto promozionali, Kotobukiya mostrava che Panis poteva esser esposta anche con una sola ala e, per consentire questo passaggio,ha deciso di inserire un secondo busto intercambiabile  come spiegato precedentemente , in modo da evitare di esporrla con un foro inutilizzato nella schiena.
Scelta sicuramente apprezzabile, anche se il busto non combacia perfettamente al pezzo sottostante, specialmente sulla schiena (almeno in questa copia).
Per inserire il busto opzionale bisogna rimuovere la testa e le braccia dal primo, inserendoli poi nell’altro con una buonva facilità, grazie alle sagome-guida.
L’inserimento di queste parti non dà problemi, denotando che si è prestata molta attenzione nella preparazione degli stampi; spesso capita infatti che alcune parti intercambiabili minori non si inseriscano perfettamente al corpo principale.
Una volta completata l’operazione, si potrà inserire l’ala all’unico foro presente sulla schiena; vista la varietà delle combinazioni, si potrà scegliere di esporre Panis anche con l’ala bianca singola.

Panis Angelicus di Kotobukiya è sicuramente una delle produzioni dedicate alle saghe Shining che non passa facilmente inosservata, grazie alla posa, alla cromia delicata e alla dolcezza del personaggio.
La ditta impreziosisce il prodotto con sofisticate rifiniture, donando un aspetto maggiormente angelico alla piccola Panis; l’aggiunta inoltre di diverse ali, con la sapiente scelta di un doppio busto, rendono il prodotto sicuramente interessante, anche a chi non si è mai avvicinato a questa serie.
Di certo non ci troviamo ai massimi livelli di produzione, ma la manifattura rimane comunque buona e di certo vincente per i vari molteplici aspetti sopracitati, che ci fanno chiudere un occhio su qualche imperfezione.
Panis di Kotobukiya si può definire quindi un’elegante aggiunta alla nostra collezione, rimanendo comunque speciale nella sua semplicità.

Nome: Panis Angelicus
Produzione: Kotobukiya (Japan)
Scala: 1/8
Anno di pubblicazione: 2013 (27 Agosto)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 8190 Yen

Pro:
– scultura dinamica e fedele al character-design originale;
– colorazione corposa e impreziosita da diverse rifiniture;
– uso di materiali differenti, consoni alle varie parti;
– aggiunta di parti intercambiabili, studiate nel modo più appropriato.

Contro:
– qualche piccola imperfezione (crosticine, segni di stampo);
– entrambi i busti non combaciano perfettamente al resto del corpo.

Voto Finale: 8/10