Dopo avervi recentemente presentato alcune delle più belle opere realizzate da alcuni builder italiani con i mattoncini LEGO, come ad esempio il diorama Simpsons o l’immensa stazione spaziale, oggi siamo qui per parlarvi di una MOC che ha dell’incredibile.

Anzi, abbiamo fatto di più, perché sarà proprio il builder Dario Tiezzi a parlarci della sua costruzione:

“Mi chiamo Dario Tiezzi, ho 46 anni e vivo a Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo. Sono impiegato in una concessionaria e convivo con Annalisa Dei, anch’essa appassionata di LEGO. Mi sono avvicinato al mondo LEGO nel 2014 con l’acquisto dei primi set e successivamente con la costruzione delle prime piccole moc. La passione si è evoluta fino a quando nel 2015 ho costruito la mia prima opera importante: un castello in stile horror alto 1.65 mt che abbiamo proposto in alcune esposizioni in giro per l’Italia.

L’anno successivo ci siamo cimentati nella nostra seconda opera proponendo un “concept” assolutamente diverso dal precedente: più sognante, onirico,  poetico e pacifista. L’opera, che abbiamo intitolato “Skies of Arcadia” ispirandoci ad un vecchio videogames molto simile come tema, è stata completata in 6 mesi, da Ottobre 2016 a Marzo 2017.

Non sappiamo quanti mattoncini sono stati utilizzati ma presupponiamo alcune decine di migliaia. L’intenzione era quella di costruire un palazzo volante, che fluttuasse sopra un mare di nuvole, con tante eliche, giostre e altri gingilli in movimento che dessero l’idea della leggerezza, del viaggio e di un mondo parallelo in cui i soldati, invece di guerreggiare, si divertono sui caroselli.

La gestione dei movimenti è stata piuttosto complicata; essendo completamente all’oscuro di “technic”, gli inizi non sono stati molto incoraggianti. Con perseveranza e l’aiuto di qualche amico più esperto, ho inziato a padroneggiare qualche semplice tecnica costruittiva con motori, assi, ingranaggi, ripartitori e attenuatori tutti rigorosamente LEGO Technic. Ci sono 13 motori di diverse misure sparsi in tutto il palazzo e adeguatamente nascosti; ognuno di essi gestisce 3-4 movimenti e tutti sono comandati (velocità, senso di rotazione on/off) mediante telecomando IR (quello dei treni Lego). L’opera è composta da 8 moduli ed è agevolmente trasportabile mediante appositi scatoloni adeguatamente sagomati.

Un ringraziamento speciale va ad Annalisa che mi supportato con preziosi consigli di carattere scenografico e coreografico, proponendo idee che poi ho cercato di implementare (anche se non è sempre facile stare dietro alla sfrenata fantasia di Annalisa) e mi ha incoraggiato nei passaggi più complicati e aiutato in tutta la fase di creazione in questa realizzazione .”.

Concludiamo ringraziando Dario per aver condiviso con noi, e con tutti voi, la sua opera e vi invitiamo a iscrivervi, se ancora non lo avete fatto, al canale YouTube AnkTales per non perdervi i prossimi video.