Rimanendo sulla scia delle serie TV robotiche degli anni ’70, Bandai aggiunge un nuovo modello alla linea Soul of Chogokin: si tratta questa volta di uno degli avversari contro cui dovrà scontrarsi il Daitetsujin 17 a partire dal’episodio 22, il Daitetsujin 18, codificato come GX-101X.

Confezionato esattamente come il precedente GX-101, l’unico blister che contiene il modello e i suoi accessori è protetto da un cartone rigido; la solita figura intera del robot è raffigurata sulla parte frontale, mentre sul retro possiamo apprezzarne la posabilità e le caratteristiche.

Il Daitetsujin 18 ha la stessa altezza del Daitetsujin 17, per cui si attesta intorno ai 18 cm; al tatto appare molto solido, grazie alla stabilità degli snodi, ma allo stesso tempo troppo leggero a causa della poca percentuale di metallo presente; sembra che solo i piedi siano realizzati in diecast.

Per gli amanti del metallo non abbiamo dunque buone notizie, ma, in compenso, l’aspetto realizzativo è tecnicamente eccelso sotto tutti i punti di vista: il robot è cosparso di dettagli e la verniciatura è praticamente perfetta; la colorazione argentea è opaca e restituisce un senso di vero metallo alla vista; anche gli snodi a vista offrono una sensazione metallica anche qui grazie alla colorazione; la perfezione dei dettagli raggiunge l’apice sulla testa scolpita in maniera strepitosa e sull’addome, ricco di particolari tecnologici; l’apertura dei pannelli pettorali mostra una serie di cannoni e di circuiti interni, ancora una volta eccelsi e senza alcuna sbavatura.

La posabilità è di ottimo livello: buona la rotazione della testa che può essere estratta leggermente per ottenere una piega più spinta nella posa di volo; le spalle, a scatto, ruotano a 360 gradi, ma devono confrontarsi con la limitazione delle spalline, curiosamente poco mobili; il gomito, ad attrito, ruota liberamente e si piega fino a 90 gradi se viene utilizzato anche quì il sistema ad estrazione; il busto offre una discreta piega e una buona rotazione ad attrito, assecondato dalla rotazione a scatto 360 gradi della vita; gli arti inferiori permettono una grande mobilità, ancora una volta grazie al sistema ad estrazione sulle anche e alla piega estrema offerta dal doppio snodo a scatto delle ginocchia fino a 180 gradi; buona ma non eccelsa invece la rotazione ad attrito delle caviglie che non riescono a seguire le pieghe estreme delle gambe.

Pochi gli accessori in dotazione: troviamo giusto un paio di mani aperte e due paia di ali (chiuse e aperte) da agganciare alla schiena; infine, un accessorio che si aggancia alla testa del Daitetsujin 17, realizzato in plastica, che nella serie aveva una funzionalità magnetica che inibiva le azioni del robot.

In definitiva questo Bandai Soul of Chogokin GX-101X Daitetsujin 18 rappresenta in maniera più che fedele ed eccelsa il robot visto in TV, grazie al suo sculpt praticamente perfetto e alla verniciatura e ai dettagli di altissimo livello, nonostante la semplicità del design; delude certamente la statura, giustamente in linea con il precedente Daitetsujin 17, ma certamente troppo ridotta; anche la presenza del metallo, riconducibile ai soli piedi, non gratifica gli amanti del genere, e probabilmente ne giustifica la denominazione GX-101X piuttosto che GX-102, collocando il prodotto come un accessorio del GX-101 piuttosto che come un nuovo GX. Non è presente alcun effetto audio-visivo.

Nome: GX-101X Daitetsujin 18 – Soul of Chogokin
Produzione: Bandai
Scala: non in scala
Anno di pubblicazione: 2022
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 10.500 yen

Pro:
– fedele all’originale;
– solido e stabile;
– vernici e dettagli incredibili;
– ottima posabilità;

Contro:
– poco metallo
– costoso, viste le dimensioni


Estetica: 9.5
Posabilità/Articolazioni: 9
Accessori: 6
Voto Finale: 8/10