Quando si parla di statue da collezione di alta qualità tratte da Berserk purtroppo siamo spesso di fronte a complicazioni di vario genere: che siano vendute a prezzi esorbitanti o che non soddisfino le esigenze dei collezionisti, c’è sempre un motivo che ne rende difficoltoso l’acquisto, quasi a simulare le vicende tormentate del protagonista nel manga di Kentaro Miura. Nell’ultimo periodo, probabilmente grazie ai nuovi film usciti al cinema, questa tendenza sta pian piano cambiando (ma nemmeno troppo), soprattutto per quello che concerne le action figures snodabili di cui abbiamo diverse scelte ma ad oggi, una statua che impersona Guts in maniera impeccabile ed acquistabile a prezzi umani, ancora non c’era.

L’azienda giapponese Gecco prova a spodestare questo trono con la statua di Guts The Black Swordsman in scala 1/6 tratta dai capitoli “Retribution Arc: Chapter of the Lost Childern”, particolarmente oscuri e tetri dopo i tragici accadimenti dell’eclissi. A nostro parere, Gecco c’è riuscita. Andiamo ad analizzare nel dettaglio questa eccellente statua in PVC.

La scatola, a differenza di Raiden da Metal Gear Rising, non ha nessuna finestra, quindi non è possibile vedere la figure all’interno. Completamente nera, sul fronte abbiamo l’immagine di Guts mascherato dalla silhouette della spada, con il logo di Berserk e le scritte del caso. Ai lati troviamo interessanti informazioni sulla statua e su chi ha lavorato al progetto: Shinya Akao / Headlong è lo scultore mentre Norifumi Dohi / Franken è l’addetto alla colorazione. Sul retro invece vediamo stampata color seppia una foto della statua intera, molto suggestiva. Aprendo il box possiamo estrarre il blister dove sono riposti i pezzi, con un vano secondario alle spalle con dentro il mantello.

All’interno troviamo la statua con la base già attaccata (non c’è possibilità di toglierla), la spada ammazzadraghi, la seconda testa e il mantello. L’assemblaggio di per se è semplice, anche se per noi è stato un po’ ostico il primo inserimento del mantello dotato di due perni in PVC che facevano resistenza; dopo qualche minuto sono però entrati nei fori sulle spalle, senza particolari problemi. Successivamente basta infilare la spada grazie a due perni situati nel manico e subito dopo la testa nell’apposito foro. Consigliamo però molta attenzione nel montaggio per evitare rotture, come spiegato tra l’altro nelle istruzioni all’interno della scatola. Dopo qualche minuto, Guts è pronto ad uccidere qualche apostolo.

La posa è statica e viene raffigurato con la spada poggiata sulla spalla così come capita spesso nel manga. Avremmo gradito una variante più dinamica o più originale (magnifica ad esempio la versione costosissima di Max Factory), ma Gecco ci ha abituato ormai a pose museum, per citare Bowen. Le proporzioni della poderosa stazza e la resa della muscolatura massiccia sono ben calcolate in una statua che dal primo momento impressiona. Oltre alla certosina lavorazione che analizzeremo, a colpire subito è l’altezza di 38cm, superando la media dei personaggi in scala 1/6, proprio per rendere l’idea della sua massa. Nonostante sia per lo più in PVC, è abbastanza pesante.

Gecco ha deciso di disporre la statua di due visi: uno serio e uno con l’espressione che vediamo solitamente subito prima o durante i combattimenti. Entrambi riescono a catturare perfettamente l’animo del personaggio e la somiglianza è ottima. Molto espressive e realistiche, le due teste sono scolpite in maniera eccelsa e colorate con grande precisione e senza errori, con molte sfumature e dettagli. ll primo sculpt trasmette calma e determinazione, mentre il secondo follia e rabbia.

In entrambi i casi l’unico occhio rimasto all’eroe è vivido e lucido e la pelle è segnata da tagli e ferite, ma nel secondo ne troviamo di più. Dietro al collo è presente il marchio sacrificale, nella seconda testa lo vediamo sanguinante.

Se guardiamo la statua e cambiamo punto di vista, grazie al gioco di luci e spessori il viso cambia enormemente espressione ma in tutte riconosciamo il Guts del manga con sicurezza, confermando l’ottimo lavoro di scultura di Headlong. Abbiamo cercato di coglierle tutte con le foto sotto, ma suggeriamo di vedere dal vivo questa statua per carpirne tutte le sfumature.

Come abbiamo visto in un articolo dedicato, la statua di Guts è composta da 130 parti in PVC e 16 in metallo e tutto ciò si nota guardando attentamente l’armatura: cuciture, armi, cinghie, borsette, fibbie e catene aumentano l’impatto scenico e richiamano con maestria l’armatura del guerriero. Oltre alla lavorazione di scultura, anche qui dobbiamo lodare la colorazione che efficacemente simula i materiali come il ferro, la pelle, la corda e svariati tessuti, il tutto senza imprecisioni alcune. Sono stati utilizzati anche degli anelli in vero metallo sulla cintura per tenere le cinghie sul petto.

Alle spalle, sotto al mantello, Guts nasconde la balestra automatica, fissata sulla cintura e non è possibile staccarla. Il braccio sinistro mozzato è stato sostituito dal braccio/cannone, anche qui arricchito da una colorazione verosimile al ferro con piccole sfumature metallizzate per aumentarne l’effetto e sul gomito la molla che, a detta del manuale, è molto fragile quindi da maneggiare con cura.

Chicca che farà impazzire i fan è la possibilità di aprire la borsetta agganciata sul fianco destro in cui all’interno troveremo il piccolo elfo Pak mentre abbraccia il Bejelit, l’uovo del re conquistatore. La borsa è in PVC morbido, ma rimane comunque abbastanza rigido e non rimane aperto se si lascia andare la presa (per questo tra le foto vedrete la nostra mano). Si aggancia grazie a un semplice perno a forma di T. Abbiamo fotografato Guts di spalle senza mantello per mostrarvi il retro, ma è sconsigliabile esporlo così poichè la spada non si appoggerebbe alla spalla, oltre che lasciare evidenti i due fori.

“Era un oggetto troppo grande per chiamarlo spada. Troppo spesso, troppo pesante e grezzo. Non era altro che un enorme blocco di ferro.”

Questo è quello che ha pensato Guts quando ha visto per la prima volta la sua Ammazzadraghi, l’immensa spada con la quale affronta i nemici. Viene impugnata e poggiata sulla sua spalla destra attraverso un piccolo canale scavato nel mantello. E’ tutta in PVC rigido, se non la catena sul manico che è in metallo. Gecco ha deciso di riprodurla sporca di sangue in particolare nella parte superiore, e anche qui rimaniamo basiti di fronte alla colorazione che riesce a far sembrare realistico il sangue incrostato. Con un po’ di attenzione è possibile vedere delle sfumature di rosso dall’alto verso il basso, facendoci credere che sia stata appena usata per spazzare via qualche bestia immonda (magari proprio l’apostolo della base).

Il mantello inizia avvolto attorno alla testa e cade piegato sulle spalle di Gatsu. E’ nero con sfumature grigie e i movimenti ondulatori ricordano lo stile di disegno di Kentaro Miura. Attaccata all’interno troviamo la catena in metallo che scende fin sotto ai piedi intervallata da un pezzo di PVC marrone che emula il fodero in pelle utilizzato per poggiare la spada alle spalle.

Menzione speciale va alla base, che va a completare l’opera di Gecco. Completamente in plastica, è vuota all’interno e quindi abbastanza leggera, ma visibilmente resistente. Raffigura la tipica ambientazione di Berserk di quei capitoli, con un tronco e delle radici dove si poggiano la testa tagliata e un corpo smembrato di due Apostoli: le interiora sparse per la base e gli occhi fuori dalle orbite sono in perfetto stile splatter che ha contraddistinto la saga, quindi un punto in più a favore della scelta.

A questo punto vi lasciamo ad una scarica di foto per poi dare il nostro voto all’opera.

Alcuni confronti per mostrarvi le dimensioni:

Tutti i fan di Berserk possono finalmente gioire per l’arrivo di una statua di Guts di grandi dimensioni, di egregia fattura e ad un prezzo più che corretto considerandone le caratteristiche e soprattutto le alternative proposte dalle altre aziende. Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo ci sarebbe piaciuto vedere una posa più originale, ma è comunque una delle immagini più caratteristiche di Guts ed effettivamente il risultato in scala 1/6 è eccezionale. Una statua che onora brillantemente il lavoro di Miura e che ci fa sperare di vedere il prima possibile nuovi personaggi su questa amata licenza.

Nome: Guts The Black Swordsman
Produzione: Gecco
Scala: 1/6
Anno di pubblicazione: 2015 (Ottobre)
Tiratura: Regular
Prezzo di listino: US$339.00 / 39800 Yen

Pro:
– Altezza e stazza gratificanti;
– Scultura e composizione eccellenti;
– Colorazione precisa e dettagli maniacali.

Contro:
– Niente da segnalare.

Voto Finale: 9.5 su 10