Lucca Comics & Games 2019 si è distinta per la presenza di molti ospiti d’onore tra cui il maestro Noboru Rokuda, autore dello storico manga umoristico/sportivo Dash Kappei, divenuto famoso in Italia come Gigi la Trottola grazie all’anime pubblicato durante i gloriosi anni ’80.

Dobbiamo ringraziare Entertainment Hobby Shop JUNGLE, la catena di negozi giapponesi di collezionismo, Anime Import e Edizioni Star Comics per aver portato un fumettista di tale portata direttamente dal Giappone. In quest’occasione inoltre, Jungle ha prodotto l’unica statuetta su licenza ufficiale di Kappei in esclusiva per l’evento toscano, dando la possibilità ai fan di incontrare il Maestro ed avere un suo disegno.

Oltre alle sessioni di autografi, il fumettista ha partecipato nel giorno di venerdì 1 novembre 2019 ad una conferenza su di lui, dove la platea ha avuto modo di ascoltarlo e conoscerlo meglio.

In questo frangente itakon.it non poteva che essere presente ed approfittare dell’occasione per incontrare Rokuda-san grazie al supporto e alla collaborazione di Jungle, che ringraziamo.

Prima della conferenza, abbiamo avuto la fortuna di incontrare l’autore a porte chiuse per fargli qualche domanda, che vi riportiamo di seguito.

Itakon: Buongiorno Maesto Rokuda e benvenuto a Lucca Comics & Games 2019!

Rokuda: Buongiorno, grazie mille! E’ fantastico essere qui in Italia. 

I: Com’è nata la collaborazione con Jungle?

R: E’ stata una cosa improvvisa. E’ nato tutto da un contatto che ho avuto tramite la casa editrice Shogakukan. Jungle aveva avuto l’idea di creare una statua di Dash Kappei e tramite Shogakukan mi hanno contattato. Alla fine siamo riusciti a fare la statuetta e ad organizzare questa presenza a Lucca.

I: è soddisfatto della statuetta finale di Kappei prodotta da Jungle?

R: RIcreare il personaggio in tre dimensioni non era semplice ma è venuta davvero benissimo. Ho 67 anni ed ho 3 nipoti… è strabiliante quanto la statua ricalchi davvero molto anche le fattezze del mio terzo nipote! (ride)

I: E’ la prima volta che viene in italia?

R: No, circa 25 anni fa sono venuto a Firenze per la prima volta e sono rimasto estasiato dalle opere dei maestri italiani del rinascimento e dalla bellezza della città.
Quella volta approfittai per studiare e documentarmi sulle opere di Leonardo da Vinci, visto che stavo lavorando a Raion wa nemuranai (il leone non dorme mai, la storia di Leonardo da Vinci in chiave umoristica ndr).

I: Conosceva Lucca Comics? Cosa ne pensa dell’evento?

R: Chiedo scusa perchè non lo sapevo prima ma non immaginavo che Lucca Comics fosse un evento di così grande portata. Mi ha stupito tantissimo ed è veramente una grande emozione per me essere qui.

I: Personalmente ho conosciuto Dash Kappei grazie al fumetto edito da Star Comics ma la maggior parte degli italiani lo hanno conosciuto come Gigi la trottola grazie alla trasposizione anime. Cosa ha provato quando ha visto l’anime per la prima volta?

R: Anime e manga sono due media qualitativamente e di valore intrinseco molto diverso. Gli anime sono molto vicini ai film mentre i manga sono molto più accostabili a dei dipinti. Inoltre il tempo delle storie viene scandito molto diversamente.

Quando ho visto per la prima volta gli elementi trasposti dal manga all’anime, qualitativamente mi sembrava un buon lavoro, ma la sceneggiatura era diversa da quella del manga e la cosa mi ha dato un po’ di disagio. Si trattava di uno studio molto importante per l’epoca, la Tatsunoko production, però non è stato un bellissimo primo impatto

I: Era cosciente del successo che stava avendo in italia?

R: Non ne sapevo assolutamente niente! Ormai sono passati più o meno 40 anni… visto che è passato così tanto per me è stranissimo e quasi inspiegabile che ancora gli appassionati leggano le mie opere dopo tutto questo tempo. Per me è straordinario che ci siano così tante persone affezionate alle mie opere in Italia. Scoprire tutto questo è stato un shock abbastanza strepitoso, ovviamente in senso positivo!

I: Quali sono state le ispirazioni per creare Dash Kappei?

R: Quando mi sono messo a disegnare non ho avuto riferimenti specifici o influenze particolari. E’ un manga che è venuto in maniera completamente naturale. E’ la mia opera di esordio ed è grazie ad essa che sono riuscito a diventare un fumettista di professione.

Venivo da un paese di campagna e nessuno credeva in me perchè il mestiere di fumettista non era ancora ben visto, ma nonostante questo ho voluto rischiare e sono andato a vivere in città per lavoro, poichè ero convinto delle mie capacità.

Forse è per questo che all’inizio volevo fare un fumetto sportivo più serio con gli atleti in grado di superare sempre gli ostacoli con determinazione e fatica. In questo contesto mi è venuto naturale creare il personaggio di Kappei che ha alleggerito i toni rendendo il fumetto più divertente. Comunque sia per me era importante che lui fosse determinato e motivato a raggiungere i propri obiettivi con tutto se stesso.

I: Personalmente amo le opere umoristiche come questa perchè riescono a far sorridere anche in momenti difficili, regalando al lettore un momento di spensieratezza e serenità. Volevo ringraziarla per aver avuto il coraggio di intraprendere la strada del fumettista e il talento di creare un fumetto così!

R: Sono molto felice di saperlo, soprattutto perchè Dash Kappei è un’opera che ho voluto scrivere proprio per sostenere in primo luogo me stesso.

I: Grazie mille e un saluto dal team di itakon e dai fan italiani di Dash Kappei!

R: Grazie a voi per il lavoro che fate. A presto!

Ringraziamo ancora una volta Jungle per l’opportunità! Alla prossima!