Metal Build è la linea con cui Bandai ha introdotto sul mercato una nuova concezione dei modelli robotici, combinando un frame metallico molto a vista con una corazza in plastica molto dettagliata e una posabilità da far impallidire un’action figure. Tutte queste caratteristiche non si adattano facilmente a qualunque mecha design, così solo alcuni robot possono essere adatti a questa linea: il primo ad essere prodotto è lo 00 Gundam Seven Sword, il cui mecha design è ideale e a ruota lo hanno seguito il Freedom Gundam, l’Exia e il Destiny Gundam (quest’ultimi due recensiti su itakon).

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Quando pensavamo che la linea fosse nata per realizzare soltanto Gundam, ecco invece che la quinta uscita è una svolta: l’ARX-8 Laevatein tratto dalla serie Full Metal Panic! Il mecha ha tutte le caratteristiche necessarie a far si che il robot entri nella lista. Analizziamone quindi in questo articolo la realizzazione.

La confezione è già una novità: spessore insolito, ben più consistente e disegno sul fronte piuttosto che la solita foto del modello, in perfetto stile model-kit con colori molto vivaci. All’interno il packaging è invece il solito: un blocco di polistirolo ospita il robot e gli accessori più ingombranti e delicati, tutti protetti da sacchetti di plastica, mentre un blister contiene una serie infinita di accessori.

Immediatamente, come sempre, estraiamo il protagonista della scatola e ne “tastiamo” subito le caratteristiche: quì si può storcere leggermente il naso, visto che il peso avvertito è decisamente meno importante dei metal build precedenti, segno che il frame in metallo è meno invasivo in questo Laevatein. Il dettaglio rimane però come sempre ai massimi livelli, tra pannellature, decals, spoiler, ecc. Altrettanto possiamo dire della verniciatura, ancora una volta praticamente perfetta al micron, ma ancora una volta molto delicata per via della sua opacità.

Non ci resta che cominciare a muovere tutti i punti di snodo per capire fin dove possiamo spingerci con la fantasia delle pose più estreme: il modello non delude come sempre, la posabilità è elevatissima e i punti stessi sono innumerevoli (tutti ad attrito): doppio snodo sul collo; spalle ad estrazione con copri spalla indipendenti; bicipite ruotabile e gomito a doppia piega; polso snodato per permettere agevoli prese delle armi; busto a triplo snodo estraibile; anche movibili in tutte le direzioni; cosce ruotabili; ginocchia a doppio snodo; caviglie a sfera e, infine, piede snodato (tallone-pianta).

Possiamo quindi sbizzarrirci ai massimi livelli e inventare le pose più estreme, anche se, va detto, i metal build precedenti hanno delle escursioni maggiori un pò ovunque, soprattutto alle anche che sul Laevatein sono un po’ limitate nel momento in cui si vogliono allargare le gambe. Da segnalare, almeno nella copia recensita, l’attrito delle caviglie non proprio resistentissimo, problema che aveva già afflitto il Destiny Gundam. Per fortuna niente di grave, basta trovare il giusto equilibrio.

La corazza nasconde diversi pannelli apribili che mostrano armi e accessori vari.

Il collo si apre sul retro per mostrare il cockpit in cui può essere inserito il pilota in dotazione (realizzato solo a metà busto e non colorato). Nella foto si vede la testa.

Tra il petto e la spalla può essere applicato un gancio a presa.

Il copri-spalla nasconde il manico di un’arma.

L’avambraccio si apre per lanciare un ulteriore gancio.

Lo stinco ha un pannello estraibile a scatto, basta schiacciare la parte rossa interna.

Sulla testa può essere applicata la caratteristica coda, anche se la sua resa non colpisce particolarmente.

Anche gli scudi possono essere estesi.

Naturalmente troviamo tutte le coppie di mani necessarie e reggere le varie armi, più i pugni chiusi e le mani completamente aperte.

Troviamo due tipi di pugnali, di uno dei quali si può simulare l’estrazione dal ginocchio, grazie all’ennesimo pannello apribile.

 

Il piccolo fucile è molto ben realizzato e il robot lo impugna in una presa molto realistica. Può essere anche agganciato sul fianco o sul retro e sono presenti due caricatori aggiuntivi che possono anche essere combinati insieme, mentre il mega-fucile si ripiega per essere riposto su una delle spalle oppure viene tenuto da entrambe le mani grazie alla doppia impugnatura.

Infine delle piccole bombe a mano molto ben realizzate, nonostante la dimensione ridotta.

Novità assoluta di questa edizione è lo stand espositivo che, a differenza degli altri metal build, finalmente quì viene realizzato per contenere tutti gli accessori, un po’ come succede nei Soul of Chogokin. E’ inclusa anche una pinzetta in plastica che serve all’inserimento del pilota nel suo alloggio dietro la testa.

Ennesima novità è la presenza della miniatura di Sosuke Sagara (il pilota) e un tecnico della manutenzione, in scala con il robot e in versione model-kit da assemblare e colorare.

In definitiva questo Metal Build ARX-8 Laevatein non tradisce le aspettative e mantiene alto il livello della linea, di sicuro per quello che riguarda il dettaglio e la precisione delle rifiniture, mentre un tantino sotto la media per posabilità, ma è proprio come cercare il pelo nell’uovo dato che si parla di pochi gradi in meno di escursione su alcuni snodi.

Diverso il discorso peso/quantità di metallo, che si avverte in quantità leggermente inferiore rispetto alle uscite precedenti. Resta comunque l’ennesimo piccolo capolavoro di casa Bandai, ben progettato, fedele e ricchissimo di accessori, che finalmente possono essere contenuti nel comodo stand espositivo; quest’ultimo non ha il classico braccio estendibile per tenere in volo il robot, ma c’è solo un’asta in metallo che ne permette delle pose dinamiche senza necessariamente doverlo poggiare sul piano e questo si giustifica anche per il fatto che nella serie il mecha era progettato per un utilizzo in superficie.

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Nome: ARX-8 Laevatein – Metal Build
Produzione: Bandai
Scala: non in scala
Anno di pubblicazione: 2014
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 18.360 jpy

Pro:
– curatissimo nei dettagli;
– verniciatura perfetta;
– posabilità ottima;
– molto accessoriato;
– finalmente c’è anche lo stand che contiene gli accessori

Contro:
– poco meno metalloso dei precedenti MB;

Voto Finale: 9/10